domenica 8 dicembre 2019

Domenica 8 Dicembre 2019; Convertitevi: il regno dei cieli è vicino.


2.a Avvento Mt 3,1-12
Vieni, Signore, re di giustizia e di pace.


Mt 3,1-12

VIVERE LA PAROLA
Non ripetere affrettatamente tutto quello che ascolti. Informati prima della verità. Se è falsità, cerca di smentire. Se è verità, lo stesso non ripeterla. Se non puoi arrivare all’evidenza, sta zitto. La carità consiste nel saper tacere i difetti altrui, come tu desideri che gli altri facciano con i tuoi. Sii prudente: il silenzio è […]





PRIMA LETTURA
Giudicherà con giustizia i poveri.
Dal libro del profeta Isaia 11,1-10
In quel giorno, un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e d'intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore. Si compiacerà del timore del Signore. Non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire; ma giudicherà con giustizia i miseri e prenderà decisioni eque per gli umili della terra. Percuoterà il violento con la verga della sua bocca, con il soffio delle sue labbra ucciderà l'empio. La giustizia sarà fascia dei suoi lombi e la fedeltà cintura dei suoi fianchi. Il lupo dimorerà insieme con l'agnello; il leopardo si sdraierà accanto al capretto; il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un piccolo fanciullo li guiderà. La mucca e l'orsa pascoleranno insieme; i loro piccoli si sdraieranno insieme. Il leone si ciberà di paglia, come il bue. Il lattante si trastullerà sulla buca della vipera; il bambino metterà la mano nel covo del serpente velenoso. Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno in tutto il mio santo monte, perché la conoscenza del Signore riempirà la terra come le acque ricoprono il mare. In quel giorno avverrà che la radice di Iesse si leverà a vessillo per i popoli. Le nazioni la cercheranno con ansia. La sua dimora sarà gloriosa.
Parola di Dio.





CANTO AL VANGELO (Lc 3,4.6)
Alleluia, alleluia.
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!
Alleluia.


VANGELO
Convertitevi: il regno dei cieli è vicino!
+ Dal Vangelo secondo Matteo 3,1-12
In quei giorni, venne Giovanni il Battista e predicava nel deserto della Giudea dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!». Egli infatti è colui del quale aveva parlato il profeta Isaia quando disse: «Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!». E lui, Giovanni, portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano cavallette e miele selvatico. Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la zona lungo il Giordano accorrevano a lui e si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all'ira imminente? Fate dunque un frutto degno della conversione, e non crediate di poter dire dentro di voi: "Abbiamo Abramo per padre!". Perché io vi dico che da queste pietre Dio può suscitare figli ad Abramo. Già la scure è posta alla radice degli alberi; perciò ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Io vi battezzo nell'acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala e pulirà la sua aia e raccoglierà il suo frumento nel granaio, ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».
Parola del Signore.




SECONDA LETTURA
Gesù Cristo salva tutti gli uomini.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani 15,4-9
Fratelli, tutto ciò che è stato scritto prima di noi, è stato scritto per nostra istruzione, perché, in virtù della perseveranza e della consolazione che provengono dalle Scritture, teniamo viva la speranza. E il Dio della perseveranza e della consolazione vi conceda di avere gli uni verso gli altri gli stessi sentimenti, sull'esempio di Cristo Gesù, perché con un solo animo e una voce sola rendiate gloria a Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo. Accoglietevi perciò gli uni gli altri come anche Cristo accolse voi, per la gloria di Dio. Dico infatti che Cristo è diventato servitore dei circoncisi per mostrare la fedeltà di Dio nel compiere le promesse dei padri; le genti invece glorificano Dio per la sua misericordia, come sta scritto: «Per questo ti loderò fra le genti e canterò inni al tuo nome».
Parola di Dio.

Meditazione sul Vangelo di Mt 3,1-12

L’attrattiva della bellezza.

La liturgia introduce il secondo personaggio che domina la scena dell’Avvento, Giovanni Battista. Egli arriva con l’irruenza del profeta e la provocazione di chi annuncia cose definitive. Non rimane altro tempo per la conversione. La forma fisica della sua figura, il vestito, il cibo, la voce, la riva del fiume sono lo sfondo nel quale risuona un appello ultimativo. Il suo invito e il suo annuncio raccolgono tutta l’urgenza dell’Antico Testamento e ci fanno volgere lo sguardo e il passo verso Cristo.

La scena descritta nel Vangelo si pone in un vivo contrasto con la descrizione del Messia venturo che viene proposta nella prima lettura. Il Vangelo fa risuonare l’urgenza della conversione con la voce irruente del Battista e la minaccia del suo richiamo. Arriverà il Messia a distruggere il male, a tagliare le piante sterili e a bruciarla nel fuoco. La prospettiva è quella di un mondo che finisce, non attraverso la misericordia che anticipa e sollecita la conversione, ma attraverso lo sradicamento repentino e violento del male. La prima lettura è – per così dire – più evangelica. Il profeta Isaia non minaccia lo sradicamento dell’albero, ma una nuova fioritura dal vecchio tronco di Iesse. Il Messia è ripieno dello Spirito del Signore e di tutti i suoi doni e farà un’azione di giustizia per i poveri e gli oppressi; basteranno la sua parola e il soffio delle sue labbra a eliminare il violento e l’empio. Ne uscirà un mondo nuovo di pace e bellezza, descritto con immagini ideali che rimarranno nei secoli. A quale delle due descrizioni corrisponde Gesù, quella presentata da Isaia o quella del Battista? Sono ambedue immagini estreme, che si ritrovano solo parzialmente nel Messia di Nazaret. Certamente Gesù giudica e toglie il male, come dice il Battista. Certamente costruisce un mondo nuovo, come descrive Isaia. Gesù aggiunge di suo la novità inimmaginabile del suo personale coinvolgimento. La violenza del male va a scaricarsi su di Lui, conducendolo al sacrificio della croce. La bellezza del mondo nuovo riappare nella sua benevolenza verso i peccatori e i malati, e nello splendore della risurrezione. Gesù ci attrae con la sua bellezza. Come dice di Lui Jacopone da Todi: «Tanto è bello che me trae tutto».




1 Vedete quale amore ci ha manifestato il Padre, dandoci di essere chiamati figli di Dio! E tali siamo. Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui. Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è stato ancora manifestato ciò che saremo. Sappiamo che quand'egli sarà manifestato saremo simili a lui, perché lo vedremo com'egli è.

Vi ho scritto queste cose perché sappiate che avete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figlio di Dio. 1Giovanni 5:13


Nel Nome di Dio’ Pace & Bene.




venerdì 29 novembre 2019

Dal Vangelo secondo Matteo - Mt 8,18-22 - Seguimi.


Chi accetta di seguire Gesù lo deve fare senza condizioni.

 Dal Vangelo Mt 8,18-22 

In quel tempo, vedendo la folla attorno a sé, Gesù ordinò di passare all’altra riva.
Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, ti seguirò dovunque tu vada». Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».
E un altro dei suoi discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Ma Gesù gli rispose: «Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti».

Parola del Signore


Riflessione
Come inizio non c'è male!!... Gesù inizia il Vangelo di oggi chiedendoci una cosa particolare, anzi, a dire il vero è un ordine e per molti anche impegnativo: “passare all’altra riva”... , ossia cambiare la nostra vita... Chi accetta di seguire Gesù lo deve fare senza condizioni.
Di primo acchito le risposte che Gesù da ai due discepoli che gli chiedono del “tempo” prima di seguirlo, lasciano un po' perplessi: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo» e «Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti».
Dobbiamo però comprendere queste affermazioni in un senso più profondo. Seppellire un parente è una cosa giusta e tutti lo facciamo, ma Gesù non si riferisce certo alla morte fisica o ai cimiteri. Gesù chiama ognuno di noi e ci chiede di avere uno sguardo non verso le cose materiali, ma verso quelle del cielo. La nuova vita deve iniziare infatti con Lui e Lui al primo posto. Se dovessimo seguire il Signore solo dopo aver risolto tutte le nostre questioni, mi sa che non troveremmo mai il tempo o, come succede molto spesso, daremmo al buon Dio solo le briciole. 
La risposta di Gesù non è quindi un no, ma è un avvertimento.
Al secondo discepolo però, Gesù dice una parolina in più: “seguimi”. Perché questa differenza di trattamento? Forse, perché a ognuno di noi il Signore dà dei talenti diversi e chiede di farli fruttare. Alcuni li chiama alla vocazione matrimoniale, altri a lavorare nel sociale, altri alla vita religiosa o consacrata... Insomma, a ognuno chiede qualcosa, tutti sono modi diversi di seguire il Signore. Basta che si faccia con verità. Non dobbiamo neanche essere invidiosi dei talenti degli altri. Non dobbiamo giudicare una persona solo perché ha deciso di seguire Dio in modo esclusivo o, magari, perché non vuole fare “comunella” con gruppetti impegnati in critiche e pettegolezzi. Amare i fratelli non significa frequentare le “brutte compagnie”; e per brutte compagnie non si intendono solo i ladri, ma tutte le persone che in qualche modo vogliono stare con un piede verso il cielo e l'altro verso la terra. Certo però, non si può dire che non sono persone atletiche... la spaccata è il loro pane quotidiano!!! Queste persone non aiutano a camminare dritti verso Dio, ma sono di intralcio, intasano le strade rendendo difficile avvicinarsi a Gesù, e la cosa singolare è che pensano di essere dei "giusti". Può un cieco accompagnare un altro cieco?
Certo che il primo discepolo è stato un pochetto presuntuoso... «Maestro, ti seguirò dovunque tu vada». Quante volte partiamo in quarta pensando che tutto sarà facile, tutto sarà bello, tutti saranno buoni e belli... e poi, alla prima difficoltà, le cose cambiano e tutto diventa difficile, brutto, impossibile...? Come mai all'inizio tanto fervore e poi tutto si sbriciola? Forse perché la fede non è così salda e profonda come sarebbe richiesto... si vuole fare, ma non fare, si vuole andare da Gesù, ma quando ho tempo, si vuole pregare, ma adesso ho altro da pensare... L'iniziativa del primo discepolo è anche lodevole, ma dobbiamo imparare a ponderare... e, come nella parabola della costruzione della torre, dobbiamo metterci a tavolino prima di iniziare l'avventura con il Signore, dobbiamo essere coscienti delle difficoltà a cui andremo incontro se non vogliamo battere ritirata e prendere il primo treno.
Chiediamo al Signore di darci più fede e di aiutarci ad andare da Lui senza mettere dei paletti, perché, non c'è niente di più bello e di prezioso che l'amore di Gesù. Con Lui abbiamo tutto. Evitiamo di aggrapparci con forza alle cose del mondo e, una volta che abbiamo deciso di seguirLo, cerchiamo di essere delle persone credibili, perché ne va della reputazione del Signore. Chi non è autentico infatti, non glorifica Dio... chi pensa di essere giusto, non glorifica Dio... chi giudica senza conoscere un fratello, non glorifica Dio... chi cita due versetti della Bibbia per giustificare il proprio comportamento stolto, non glorifica Dio... chi fa il caruccio per mettersi in mostra, non glorifica Dio, e per quanto uno si sforzi di essere ciò che non è, prima o poi, uscirà fuori il suo vero valore. Come si dice: tutti i nodi vengono al pettine!!! Allora, proviamo a seguire Dio non con sentimenti umani, ma consapevoli che non avremo nulla dal mondo e tutto da Dio... sapendo in anticipo che, come il figlio dell'uomo, non avremmo un posto dove posare il capo... insomma, non avremmo un attimo di tregua. Ma, come diceva bene San Giovanni della Croce: tutto è salute! Perché le prove ci aiutano a guarire da tante malattie spirituali.

Pace e bene nel Nome di Gesù.