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domenica 26 maggio 2019

Vangelo di Domenica 26 Maggio 2019

La Parola di Domenica 26 Maggio 2019
S. Filippo Neri (m); S. Lamberto di Vence
6.a di Pasqua
At 15,1-2.22-29; Sal 66;
Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti.


PREGHIERA DEL MATTINO 
Signore, mio Dio, ti ringrazio di questa nuova mattina che mi offri. Sono curioso di sapere cosa mi porterà e impaziente di conoscere le tue nuove intenzioni nei miei confronti. Concedimi il tuo Spirito perché io sia capace di affrontare come tu desideri tutte le cose che mi aspettano. In questa domenica, vorrei particolarmente ascoltare cosa dice tuo Figlio. Fa' che la sua parola diventi in me una fonte che zampilla, affinché possa trasmettere agli altri un po' del tuo amore e della tua provvidenza. Esulto di questa giornata. Amen. 

PRIMA LETTURA  
E' parso bene, allo Spirito Santo e a noi, di non imporvi altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie. 
Dagli Atti degli Apostoli 15,1-2.22-29
In quei giorni, alcuni, venuti dalla Giudea, insegnavano ai fratelli: "Se non vi fate circoncidere secondo l'usanza di Mosè, non potete essere salvati". Poiché Paolo e Barnaba dissentivano e discutevano animatamente contro costoro, fu stabilito che Paolo e Barnaba e alcuni altri di loro salissero a Gerusalemme dagli apostoli e dagli anziani per tale questione. Agli apostoli e agli anziani, con tutta la Chiesa, parve bene allora di scegliere alcuni di loro e di inviarli ad Antiòchia insieme a Paolo e Bàrnaba: Giuda, chiamato Barsabba, e Sila, uomini di grande autorità tra i fratelli. E inviarono tramite loro questo scritto: «Gli apostoli e gli anziani, vostri fratelli, ai fratelli di Antiòchia, di Siria e di Cilìcia, che provengono dai pagani, salute! Abbiamo saputo che alcuni di noi, ai quali non avevamo dato nessun incarico, sono venuti a turbarvi con discorsi che hanno sconvolto i vostri animi. Ci è parso bene perciò, tutti d'accordo, di scegliere alcune persone e inviarle a voi insieme ai nostri carissimi Bàrnaba e Paolo, uomini che hanno rischiato la loro vita per il nome del nostro Signore Gesù Cristo. Abbiamo dunque mandato Giuda e Sila, che vi riferiranno anch'essi, a voce, queste stesse cose. È parso bene, infatti, allo Spirito Santo e a noi, di non imporvi altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie: astenersi dalle carni offerte agli idoli, dal sangue, dagli animali soffocati e dalle unioni illegittime. Farete cosa buona a stare lontani da queste cose. State bene!». 
Parola di Dio. 



SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 65) 
R: Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti. 
Dio abbia pietà di noi e ci benedica, 
su di noi faccia splendere il suo volto; 
perché si conosca sulla terra la tua via, 
la tua salvezza fra tutte le genti. R.
Gioiscano le nazioni e si rallegrino, 
perché tu giudichi i popoli con rettitudine, 
governi le nazioni sulla terra. R.
Ti lodino i popoli, o Dio, 
ti lodino i popoli tutti. 
Ci benedica Dio e lo temano 
tutti i confini della terra. R.


SECONDA LETTURA  
L'angelo mi mostrò la città santa che scende dal cielo. 
Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo 21,10-14.22-23
L'angelo mi trasportò in spirito su di un monte grande e alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scende dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio. Il suo splendore è simile a quello di una gemma preziosissima, come pietra di diaspro cristallino. È cinta da grandi e alte mura con dodici porte: sopra queste porte stanno dodici angeli e nomi scritti, i nomi delle dodici tribù dei figli d'Israele. A oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte e a occidente tre porte. Le mura della città poggiano su dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell'Agnello. In essa non vidi alcun tempio: il Signore Dio, l'Onnipotente, e l'Agnello sono il suo tempio. La città non ha bisogno della luce del sole, né della luce della luna: la gloria di Dio la illumina e la sua lampada è l'Agnello. 
Parola di Dio. 



CANTO AL VANGELO (Gv 14,23) 
Alleluia, alleluia. 
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore, 
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui. 
Alleluia. 

VANGELO 
Lo Spirito Santo vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. 
+ Dal Vangelo secondo Giovanni 14,23-29
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: "Vado e tornerò da voi". Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l'ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate». 
Parola del Signore. 

MEDITAZIONE 
"Il regno di Dio è in mezzo a voi" dice il Signore (Lc 17,21). Volgi dunque tutto il tuo cuore a Dio, dimentica questo mondo, e la tua anima troverà pace! Impara a rivolgerti innanzi tutto al cuore e vedrai venire a te il regno di Dio! Poiché il regno di Dio "è pace e gioia nello Spirito Santo" (Rm 14,17). Questa verrà a te, e ti farà sentire la sua consolazione, se tu hai preparato in te una dimora degna di lui. "Tutta la sua gloria e la sua bontà vengono dall'intimo" (Sal 45,14). È là che egli desidera abitare. All'intimo dell'uomo Dio riserva visite frequenti, la sua compagnia e la sua consolazione, una grande pace e una familiarità che confondono. Andiamo, preparati, affinché egli si degni di venire ad abitare in te! Poiché, "se uno mi ama - ha detto -, osserverà la mia parola, e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui" (Gv 14,23). Fai dunque posto a Cristo e chiudi la porta a tutti gli altri, tranne a lui! Possedendo Cristo tu sei ricco, e lui solo ti è sufficiente. È lui che veglierà per te e provvederà a tutto, in modo che tu non debba sempre ricorrere agli uomini. Poiché gli uomini cambiano spesso e tutt'a un tratto vengono meno, mentre Cristo rimane in eterno, e ci assiste instancabilmente sino alla fine. Non porre dunque la tua fiducia nell'uomo che è fragile, mortale, anche quando ci è utile e assai caro. Non intristirti se qualcuno si oppone a te e ti contraddice. Coloro che oggi sono con te potranno domani esserti contro, e viceversa! Poiché essi cambiano come il vento! Tu riponi dunque la tua fiducia in Dio! Egli sia il tuo timore e il tuo amore. "Poiché Dio è amore" (Gv 4,16).
Dalla IMITAZIONE DI CRISTO


giovedì 23 maggio 2019

Il Vangelo di Oggi: Venerdì 24 Maggio 2019



Venerdì 24 Maggio 2019
B.V. Maria Ausiliatrice; S. Vincenzo di Lerins; S. Servulo
5.a di Pasqua
At 15,22-31; Sal 56; Gv 15,12-17
Ti loderò fra i popoli, Signore.




PREGHIERA DEL MATTINO 
Dio di infinita maestà, creatore dell'universo e di ogni singola anima, tuo Figlio ha rivelato agli apostoli il tuo disegno sull'umanità. Attraverso gli apostoli e i loro successori, il collegio dei vescovi, guidaci verso la sola verità che può renderci liberi e uniti in Cristo, che vive e regna nei secoli dei secoli. 

PRIMA LETTURA  
E' parso bene, allo Spirito Santo e a noi, di non imporvi altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie. 
Dagli Atti degli Apostoli 15,22-31
In quei giorni, agli apostoli e agli anziani, con tutta la Chiesa, parve bene di scegliere alcuni di loro e di inviarli ad Antiòchia insieme a Paolo e Bàrnaba: Giuda, chiamato Barsabba, e Sila, uomini di grande autorità tra i fratelli. E inviarono tramite loro questo scritto: «Gli apostoli e gli anziani, vostri fratelli, ai fratelli di Antiòchia, di Siria e di Cilìcia, che provengono dai pagani, salute! Abbiamo saputo che alcuni di noi, ai quali non avevamo dato nessun incarico, sono venuti a turbarvi con discorsi che hanno sconvolto i vostri animi. Ci è parso bene perciò, tutti d'accordo, di scegliere alcune persone e inviarle a voi insieme ai nostri carissimi Bàrnaba e Paolo, uomini che hanno rischiato la loro vita per il nome del nostro Signore Gesù Cristo. Abbiamo dunque mandato Giuda e Sila, che vi riferiranno anch'essi, a voce, queste stesse cose. È parso bene, infatti, allo Spirito Santo e a noi, di non imporvi altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie: astenersi dalle carni offerte agli idoli, dal sangue, dagli animali soffocati e dalle unioni illegittime. Farete cosa buona a stare lontani da queste cose. State! bene!». Quelli allora si congedarono e scesero ad Antiòchia; riunita l'assemblea, consegnarono la lettera. Quando l'ebbero letta, si rallegrarono per l'incoraggiamento che infondeva. 
Parola del Signore





SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 56) 

R. Ti loderò fra i popoli, Signore. 
Saldo è il mio cuore, o Dio, 
saldo è il mio cuore. 
Voglio cantare, voglio inneggiare: 
svégliati, mio cuore, 
svegliatevi, arpa e cetra, 
voglio svegliare l'aurora. R. 
Ti loderò fra i popoli, Signore, 
a te canterò inni fra le nazioni: 
grande fino ai cieli è il tuo amore 
e fino alle nubi la tua fedeltà. 
Innàlzati sopra il cielo, o Dio, 
su tutta la terra la tua gloria. R. 

CANTO AL VANGELO (Gv 15,15) 
R. Alleluia, alleluia. 
Vi ho chiamato amici, dice il Signore, 
perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio 
l'ho fatto conoscere a voi. 
R. Alleluia


VANGELO 
Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri 
+ Dal Vangelo secondo Giovanni 15,12-17
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l'ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri». 
Parola del Signore. 

PREGHIERA DELLA SERA 
Signore Gesù Cristo, dopo l'ultima Cena hai chiamato "amici" i tuoi discepoli più cari, perché tu avevi fatto conoscere loro tutto ciò che avevi sentito dal Padre e avevi loro comandato di amarsi gli uni gli altri come tu li avevi amati. Concedici di rafforzarci nella fede apostolica della Chiesa e di poter realizzare così il tuo comandamento dell'amore, ora e per sempre.





Una proposta per ..."vivere"... la Parola!
Puoi chiudere le porte del tuo cuore a Dio.
Ciò nonostante, simile a un ostinato raggio di sole, lui non smetterà di bussare ogni mattina ai vetri della tua finestra.
Perché non lasciarlo entrare?
Basta unicamente lo sforzo di aprire la finestra del tuo mondo interiore.
Una pillola di saggezza al giorno! La tua cura quotidiana per lo spirito