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domenica 17 novembre 2019

Dal Vangelo di Oggi: 17 Novembre 2019; Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita.

33.a Domenica del Tempo Ordinario – Anno C
Il Signore giudicherà il mondo con giustizia.
Lc 21,5-19





PREGHIERA DEL MATTINO 
 Signore Gesù, nel Vangelo di oggi tu ci riveli il significato originario del mondo e della Chiesa. Meditando sui venti secoli della sua esistenza, io constato come le tue predizioni si realizzino in maniera misteriosa. Nonostante le persecuzioni, la Chiesa perdura, si sviluppa e dà testimonianza di te. Le persecuzioni approfondiscono la sua fede, le sofferenze rafforzano la speranza di quelli che ti amano e attendono la tua venuta. La fede nella tua vittoria finale mi permette di sopportare questi tempi difficili. Dammi i tuoi occhi, perché, attraverso essi, io possa guardare i cambiamenti che avvengono nel vecchio mondo e possa percepire la nascita di nuovi cieli e di una terra nuova. 




 PRIMA LETTURA  
 Sorgerà per voi il sole di giustizia. 
 Dal libro del profeta Malachia 3,19-20a
 Ecco: sta per venire il giorno rovente come un forno. Allora tutti i superbi e tutti coloro che commettono ingiustizia saranno come paglia; quel giorno, venendo, li brucerà – dice il Signore degli eserciti – fino a non lasciar loro né radice né germoglio. Per voi, che avete timore del mio nome, sorgerà con raggi benefici il sole di giustizia. 
 Parola di Dio. 




 (Dal Salmo 97) 
 R: Il Signore giudicherà il mondo con giustizia. 
 Cantate inni al Signore con la cetra, 
 con la cetra e al suono di strumenti a corde; 
 con le trombe e al suono del corno 
 acclamate davanti al re, il Signore. R.
 Risuoni il mare e quanto racchiude, 
 il mondo e i suoi abitanti. 
 I fiumi battano le mani, 
 esultino insieme le montagne 
 davanti al Signore che viene a giudicare la terra. R.
 Giudicherà il mondo con giustizia 
 e i popoli con rettitudine. R.


 SECONDA LETTURA  
 Chi non vuole lavorare, neppure mangi. 
 Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi 2Ts 3,7-12
 Fratelli, sapete in che modo dovete prenderci a modello: noi infatti non siamo rimasti oziosi in mezzo a voi, né abbiamo mangiato gratuitamente il pane di alcuno, ma abbiamo lavorato duramente, notte e giorno, per non essere di peso ad alcuno di voi. Non che non ne avessimo diritto, ma per darci a voi come modello da imitare. E infatti quando eravamo presso di voi, vi abbiamo sempre dato questa regola: chi non vuole lavorare, neppure mangi. Sentiamo infatti che alcuni fra voi vivono una vita disordinata, senza fare nulla e sempre in agitazione. A questi tali, esortandoli nel Signore Gesù Cristo, ordiniamo di guadagnarsi il pane lavorando con tranquillità. 
 Parola di Dio. 







CANTO AL VANGELO (Lc 21,28) 
 Alleluia, alleluia. 
 Risollevatevi e alzate il capo, 
 perché la vostra liberazione è vicina. 
 Alleluia.

 


 VANGELO  
 Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita. 
 + Dal Vangelo secondo Luca 21,5-19
 In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta». Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: "Sono io", e: "Il tempo è vicino". Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine». Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo. Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita». 
 Parola del Signore. 




OMELIA 
 Capita anche ai nostri giorni di soffermarsi dinanzi ai nostri templi per ammirarne le belle pietre, i doni votivi, e di godere per quello che per noi rappresentano. Si era formato un gruppo dinanzi al tempio di Gerusalemme, orgoglio del popolo d'Israele, costruito dal re Salomone per volere di Dio. Non mancavano davvero i motivi per restarne ammirati e stupìti dinanzi a tanta bellezza. La maestosità e la solidità di quel tempio dava l'idea di una costruzione destinata a sfidare i secoli. Ed invece ecco l'intervento di Gesù: «Verranno giorni in cui, di tutto quello che ammirate, non resterà pietra su pietra che non venga distrutta». Non ci viene riferita la reazione degli astanti, ma possiamo ben supporre lo sgomento che li ha assaliti e forse anche la vibrata protesta contro il Cristo che appariva loro come profeta di sventura. Gesù prende l'occasione per parlare di un'altra fine e dei difficili tempi che stanno per sopraggiungere. «Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno, e vi saranno di luogo in luogo terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandi dal cielo». Tutto ciò riguarda le inevitabili ricorrenti guerre e fenomeni naturali avversi e catastrofici. Non meno grave è quanto viene preannunciato per i suoi discepoli: «Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome. Questo vi darà occasione di render testimonianza». Quanto preannunciato è già in gran parte puntualmente accaduto. La Chiesa fino ai nostri giorni ha sofferto persecuzioni e il numero dei martiri è praticamente una schiera che nessuno può contare. Non dobbiamo mettere l'accento sugli aspetti minacciosi che il testo evangelico potrebbe contenere. Il Signore non vuole spaventarci, ma al contrario garantirci la sua costante ed efficace protezione in tutte le vicende che possono accaderci. È interessante infatti la conclusione a cui Gesù vuole condurci: lo Spirito Santo si ergerà a nostro difensore nei tribunali degli uomini e poi aggiunge: «Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e metteranno a morte alcuni di voi; sarete odiati da tutti per causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo perirà. Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime». Dobbiamo perciò guardarci da coloro che interpretando a modo proprio questo vangelo, vanno facendo terrorismo religioso, passando di casa in casa ingenerando immotivate paure. Non ricordano le altre consolanti parole del maestro divino: «Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l'anima e il corpo nella Geènna». (Padri Silvestrini) 


 MEDITAZIONE 
 Dio onnipotente ci ha risuscitati per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore, secondo la sua promessa infallibile, e con noi tutti quelli che sono morti sin dal principio. Ci farà risorgere proprio come siamo adesso, ma senza più difetti, senza più brutture, poiché risorgeremo incorruttibili, eterni. Anche se perdiamo la nostra vita in mare, se siamo sepolti e dispersi nella terra, se siamo dilaniati da bestie feroci o da rapaci, egli ci risusciterà grazie alla sua potenza, poiché tutto l'universo è nelle mani di Dio: "Nemmeno un capello del vostro capo perirà". E ci esorta anche in quest'altro modo: "Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime". A proposito della risurrezione dai morti e della ricompensa destinata ai martiri, Gabriele dice a Daniele: "Molti di quelli che dormono nella polvere della terra si risveglieranno: gli uni alla vita eterna e gli altri alla vergogna e per l'infamia eterna. I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento; coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle per sempre". 
COSTITUZIONI APOSTOLICHE 




 Domenica – 33.a Tempo Ordinario

Meditazione sul Vangelo di Lc 21,5-19

La storia e la fine della storia.

Siamo alla penultima domenica del ciclo liturgico. La liturgia della Parola è incentrata sulla storia e sulla fine della storia. Ci sono vicende stori che terribili, come la distruzione del tempio, i falsi messia, le guerre e le persecuzioni. Questi sono segni dei tempi, non della fine dei tempi. Il giorno del Signore, preannunziato da Malachia, arriverà con segni spaventosi sulla terra e nel cielo, ma il quando non ci è noto.

La storia è il “luogo” dove si decide l’aldilà della storia. Se guardiamo gli uomini, la storia resta avvolta da una certa ambiguità perché è sempre in gioco la libertà umana. Nel Vangelo Gesù parla di alcune vicende storiche, che si svolgeranno nei decenni seguenti alla sua esistenza terrena: la distruzione del tempio di Gerusalemme – un vero scandalo per i Giudei che lo ascoltavano -, l’apparizione di falsi messia che predicano la fine del mondo, ai quali non bisogna credere, le guerre e le loro conseguenze sulla popolazione, la persecuzione dei cristiani e le loro tribolazioni a causa della fede. Tutte queste vicende sono segni dei tempi, e dovremo leggerli con attenzione e lungimiranza, ma non sono segni dell’ultimo giorno, della fine dei tempi, «perché non sarà subito la fine». Il Signore ci invita a far buon uso della nostra libertà, consapevoli che da essa dipende il percorso della storia per il male o per il bene. Riguardo alla fine della storia e ai tempi, Gesù continua a insistere che non importa sapere il “quando” – lo sa Iddio ed è sufficiente – quanto piuttosto “cosa” avverrà con la fine, cioè il giudizio di Dio. Esso sarà rovente come un «forno per i superbi e gli ingiusti, ma sole di giustizia per il cultori del mio nome». Non è importante conoscere il futuro per dominarlo, ma vivere il presente per ordinare il futuro secondo il piano di Dio; guardare nel presente i messaggi di Dio attraverso le vicende storiche per capire il futuro e viverlo saggiamente. Il pensiero della fine dei tempi non dovrà essere motivo per dimenticare il presente, l’unico tesoro che abbiamo in mano e che possiamo mettere a frutto per la vita eterna. La via della libertà attraversa la storia umana e penetra nell’ aldilà, dove la libertà ha termine. Per questo Paolo esorta i Tessalonicesi a “non essere oziosi”, a costruire la storia con le loro mani. Lavorando da uomo libero il cristiano costruisce la sua dimora eterna.





VIVERE LA PAROLA DI OGGI


Allontana dal tuo spirito tutti i ricordi tristi. Forse ritornando sugli sbagli passati arriverai a
correggere il male che già è avvenuto?
No!
Quanto più rimescolerai nel tuo cuore le tristezze del passato, tanto più soffrirai, senza risultato
alcuno.
Dirigi la tua mente ai ricordi gioiosi, ai momenti felici, agli avvenimenti piacevoli del passato.
Accendi la luce, perché spariscano le tenebre.


Nel Nome di Dio’ Pace & Bene.

sabato 24 agosto 2019

Il Vangelo di Oggi: Domenica «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.


Il Vangelo di Oggi:Domenica 25 Agosto 2019 
21.a di Tempo Ordinario -
 Lc 13,22-30
Tutti i popoli vedranno la gloria del Signore.

PRIMA LETTURA  
Ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutte le genti. 
Dal libro del profeta Isaia 66,18b-21
Così dice il Signore: "Io verrò a radunare tutte le genti e tutte le lingue; essi verranno e vedranno la mia gloria. Io porrò in essi un segno e manderò i loro superstiti alle popolazioni di Tarsis, Put, Lud, Mesec, Ros, Tubal e Iavan, alle isole lontane che non hanno udito parlare di me e non hanno visto la mia gloria; essi annunceranno la mia gloria alle genti. Ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutte le genti come offerta al Signore, su cavalli, su carri, su portantine, su muli, su dromedari, al mio santo monte di Gerusalemme – dice il Signore –, come i figli d'Israele portano l'offerta in vasi puri nel tempio del Signore. Anche tra loro mi prenderò sacerdoti leviti, dice il Signore. 
Parola di Dio. 





(Dal Salmo 116) 
R: Tutti i popoli vedranno la gloria del Signore. 
Genti tutte, lodate il Signore, 
popoli tutti, cantate la sua lode. R.
Perché forte è il suo amore per noi 
e la fedeltà del Signore dura per sempre. R.


SECONDA LETTURA  
Il Signore corregge colui che egli ama. 
Dalla lettera agli Ebrei 12,5-7.11-13
Fratelli, avete già dimenticato l'esortazione a voi rivolta come a figli: "Figlio mio, non disprezzare la correzione del Signore e non ti perdere d'animo quando sei ripreso da lui; perché il Signore corregge colui che egli ama e percuote chiunque riconosce come figlio". È per la vostra correzione che voi soffrite! Dio vi tratta come figli; e qual è il figlio che non viene corretto dal padre? Certo, sul momento, ogni correzione non sembra causa di gioia, ma di tristezza; dopo, però, arreca un frutto di pace e di giustizia a quelli che per suo mezzo sono stati addestrati. Perciò, rinfrancate le mani inerti e le ginocchia fiacche e camminate diritti con i vostri piedi, perché il piede che zoppica non abbia a storpiarsi, ma piuttosto a guarire. 
Parola di Dio. 




CANTO AL VANGELO (cf. Gv 14,6) 
Alleluia, alleluia. 
Io sono la via, la verità e a vita, dice il Signore; 
nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. 
Alleluia. 



VANGELO 
Verranno da oriente e da occidente e siederanno a mensa nel regno di Dio. 
+ Dal Vangelo secondo Luca 13,22-30
In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: "Signore, aprici!". Ma egli vi risponderà: "Non so di dove siete". Allora comincerete a dire: "Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze". Ma egli vi dichiarerà: "Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!". Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori. Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi». 
Parola del Signore. 



MEDITAZIONE 
Il nostro Salvatore dice: "Sforzatevi di entrare per la porta stretta". Ciò deve essere interpretato con molta prudenza. Tutto il contenuto delle Sacre Scritture ci porta a credere che la sua verità non sarà accolta calorosamente da molti uomini, perché va contro l'opinione diffusa e i comuni sentimenti dell'uomo e del mondo; quando anche essa sarà accolta da un uomo, sarà rifiutata da quanto resta in lui della vecchia natura, così come è rifiutata da tutti gli altri che non l'hanno accolta. Simbolo della vera religione è "la luce che brilla nelle tenebre". Anche se, senza dubbio, vi sono periodi in cui scoppia un entusiasmo repentino per la verità..., la popolarità della verità dura poco, appare all'improvviso e scompare subito, non cresce regolarmente e nemmeno costantemente. Solo l'errore cresce ed è accolto calorosamente da molti... La verità ha in sé un potere tale da obbligare l'uomo a proclamarla a parole, ma, quando l'uomo si appresta ad agire, invece di obbedire alla verità, la sostituisce con qualche idolo. Di conseguenza, quando in un paese si parla molto di religione, quando si è contenti che tutti se ne preoccupino, uno spirito saggio si preoccuperà di sapere se non si onora di fatto qualche sostituto al suo posto, se sono davvero le verità della parola di Dio e non le illusioni dell'uomo ad essere divenute popolari, se la forma accolta non ha in sé solo quanto della verità può essere accettato dalla ragione e dalla coscienza, insomma se, ad attirare molti discepoli, è Satana trasformato in angelo di luce invece che la luce stessa. 
Card. JOHN HENRY NEWMAN, 1801-1890.





mercoledì 12 giugno 2019

Dal Vangelo secondo Matteo 5,17-19 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

Non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento.



PRIMA LETTURA 
Ci ha resi capaci di essere ministri di una nuova alleanza, non della lettera, ma dello Spirito. 
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi 2Cor 3,4-11
Fratelli, proprio questa è la fiducia che abbiamo per mezzo di Cristo, davanti a Dio. Non che da noi stessi siamo capaci di pensare qualcosa come proveniente da noi, ma la nostra capacità viene da Dio, il quale anche ci ha resi capaci di essere ministri di una nuova alleanza, non della lettera, ma dello Spirito; perché la lettera uccide, lo Spirito invece dà vita. Se il ministero della morte, inciso in lettere su pietre, fu avvolto di gloria al punto che i figli d'Israele non potevano fissare il volto di Mosè a causa dello splendore effimero del suo volto, quanto più sarà glorioso il ministero dello Spirito? Se già il ministero che porta alla condanna fu glorioso, molto di più abbonda di gloria il ministero che porta alla giustizia. Anzi, ciò che fu glorioso sotto quell'aspetto, non lo è più, a causa di questa gloria incomparabile. Se dunque cià che era effimero fu glorioso, molto più lo sarà ciò che è duraturo. 
Parola di Dio. 



Tu sei santo, Signore, nostro Dio.
Il Signore è mia luce e mia salvezza,
di chi avrò paura?
Il Signore è difesa della mia vita,
di chi avrò timore?
Proprio coloro che mi fanno del male
inciampano e cadono.




VANGELO 
Non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. 
+ In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
 "Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli". 
Parola del Signore. 



OMELIA 
Non è facile seguire Gesù. Per lui (e quindi per noi) la legge è stata stabilita per la nostra felicità. Ciò non piace agli uomini d'oggi, che credono di sapere meglio del loro Creatore ciò che è bene per loro. Come i malati, che si credono più informati del loro medico sul trattamento più adatto al loro caso, o i bambini, che pensano di avere più esperienza educativa dei loro genitori. Tanto Gesù è tenero verso i peccatori, quanto è intransigente verso il peccato. È quello che ci ricorda senza sosta il papa Giovanni Paolo II, percorrendo il mondo. In ogni tempo gli uomini hanno voluto rimodellare il Vangelo secondo i loro desideri. E di qui il proliferare di sette. Si elimina tutto ciò che 
dà fastidio. Rileggiamo per esempio il discorso che tenne Paolo al governatore romano Felice(At 24,24-25). Felice mandò a chiamare Paolo per udirlo parlare della fede in Gesù Cristo. Ma siccome Paolo parlava di giustizia, di temperanza, di giudizio finale, Felice ebbe paura, e lo mandò via promettendo di richiamarlo più tardi, cosa che, naturalmente, si guardò bene dal fare. Così molte persone sono infastidite quando un discorso tocca gli argomenti della continenza, del digiuno, del perdono, della giustizia o altro ancora. Essi lasciano la chiesa e trovano mille scuse per non rimettervi più piede. Ma in fondo a se stessi, nel profondo della loro solitudine, non hanno paura? Siamo obiettivi: non c'è un Vangelo per i padroni e un altro per gli schiavi, un Vangelo per i ricchi e un altro per i poveri. Come non potranno mai esserci molti soli a brillare secondo le esigenze di ognuno. Certamente non è facile seguire Cristo. Eppure, egli ci ha detto: "Prendete il mio giogo sopra di voi... Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero" (Mt 11,29-30). Se il Signore l'ha pesato, fidiamoci di lui. Egli conosce i limiti delle nostre forze. Inoltre, tutti quelli che hanno seguito la sua legge con amore sono stati felici quaggiù... e "lassù"... 


PREGHIERA 
Da una colonna di nubi, tu parlavi a Mosè. 
E questa sera mi ricordo che tu mi hai parlato all'alba nelle tenebre come nella sua ammirabile luce, tu mi hai parlato ad ogni ora del giorno, in ogni attimo della mia vita, tu mi hai parlato come alla fanciulla del Cantico. 
Ma spesso non sono stato là dove tu mi aspettavi: ero altrove. 
Perdonami di essere così poco invaghito di un innamorato così paziente, così pronto a offrirsi senza aspettarsi nulla in cambio.

Il Signore è mia roccia e mia fortezza: è lui, il mio Dio, che mi libera e mi aiuta.

Pace & Bene





sabato 1 giugno 2019

Il Granellino del Santo Vangelo venerdì 31 maggio


IL GRANELLINO
Santo Vangelo venerdì 31 maggio.
Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente: ha innalzato gli umili.
Dal Vangelo secondo Luca.
(Lc 1,39-56)


Quando il cuore è pieno dello Spirito Santo, si corre subito per portare aiuto. Maria è ricolma di Spirito Santo; perciò, in fretta e con gioia, si reca da sua cugina Elisabetta. Il viaggio è faticoso e lungo, ma l'amore non ha ostacoli. L'amore è forza soprannaturale che supera brillantemente ogni ostacolo. Chi non ama trova ogni scusa per non dare o donarsi. L'amore si scomoda per fare stare comodo l’altro. Amare poi non è tanto dare cose all'altro quanto dare la propria vita, come c'insegna Gesù.
Maria, nell'entrare nella casa di Elisabetta, comunica lo Spirito Santo. E tu cosa comunichi quando entri nella casa di un amico o di un parente, o nel luogo dove lavori? Voglio sperare che tu comunichi lo Spirito Santo. Maria, con la sua presenza, riempie di gioia grande tutta la casa di Elisabetta.
Se sei triste, depresso e angosciato rimani a casa tua; non andare in giro a portare il tuo spirito di tristezza. Ti consiglio però di andare in chiesa a pregare e per chiedere perdono per i tuoi peccati. La causa della tristezza è sempre una situazione di peccato. Maria è piena di grazia, per questo motivo ella, ovunque si rechi, porta il profumo della presenza di Dio. Quando si vive con Il Signore, non si entra in casa di un parente o amico per sparlare del prossimo. Dalla bocca di chi è pieno dello Spirito Santo escono sempre parole di grazia e benedizione.
Maria è una benedizione per Elisabetta, per il futuro Giovanni Battista e per Zaccaria. Tutti noi cristiani siamo chiamati ad essere una benedizione per il prossimo, persino per il prossimo che ci maledice. Infatti Gesù ci comanda: "Benedite coloro che vi maledicono".
Imita Maria nel benedire e lodare il Signore per quello che Egli ha compiuto nella sua vita. Che anche tu possa dire in ogni tempo e casa: "Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente!". ALLELUIA. ALLELUIA.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)




PS: Dal profondo del cuore ringrazio tutti quelli che ieri, anniversario della mia ordinazione sacerdotale, hanno pregato per me perché io diventi santo.


       


Cantico di Maria
1S 2:1-10
46 E Maria disse:
«L'anima mia magnifica il Signore,
47 e lo spirito mio esulta in Dio, mio Salvatore,
48 perché egli ha guardato alla bassezza della sua serva.
Da ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata,
49 perché grandi cose mi ha fatte il Potente.
Santo è il suo nome;
50 e la sua misericordia si estende di generazione in generazione
su quelli che lo temono.
51 Egli ha operato potentemente con il suo braccio;
ha disperso quelli che erano superbi nei pensieri del loro cuore;
52 ha detronizzato i potenti,
e ha innalzato gli umili;
53 ha colmato di beni gli affamati,
e ha rimandato a mani vuote i ricchi.
54 Ha soccorso Israele, suo servitore,
ricordandosi della misericordia,
55 di cui aveva parlato ai nostri padri,
verso Abraamo e verso la sua discendenza per sempre».
56 Maria rimase con Elisabetta circa tre mesi; poi se ne tornò a casa sua.

Parola del Signore