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giovedì 13 febbraio 2020

Il Vangelo S. Martiniano; S. Benigno; B. Giordano di Sassonia I cagnolini sotto la tavola mangiano delle briciole dei figli.

Ricòrdati di noi, Signore, per amore del tuo popoloMc 7,24-30


PRIMA LETTURA
Il Signore si sdegnò con Salomone.
Dal primo libro dei Re 1 Re 11, 4-13
Quando Salomone fu vecchio, le sue donne gli fecero deviare il cuore per seguire altri dèi e il suo cuore non restò integro con il Signore, suo Dio, come il cuore di Davide, suo padre. Salomone seguì Astarte, dea di quelli di Sidòne, e Milcom, obbrobrio degli Ammoniti. Salomone commise il male agli occhi del Signore e non seguì pienamente il Signore come Davide, suo padre. Salomone costruì un'altura per Camos, obbrobrio dei Moabiti, sul monte che è di fronte a Gerusalemme, e anche per Moloc, obbrobrio degli Ammoniti. Allo stesso modo fece per tutte le sue donne straniere, che offrivano incenso e sacrifici ai loro dèi. Il Signore, perciò, si sdegnò con Salomone, perché aveva deviato il suo cuore dal Signore, Dio d'Israele, che gli era apparso due volte e gli aveva comandato di non seguire altri dèi, ma Salomone non osservò quanto gli aveva comandato il Signore. Allora disse a Salomone: «Poiché ti sei comportato così e non hai osservato la mia alleanza né le leggi che ti avevo dato, ti strapperò via il regno e lo consegnerò a un tuo servo. Tuttavia non lo farò durante la tua vita, per amore di Davide, tuo padre; lo strapperò dalla mano di tuo figlio. Ma non gli strapperò tutto il regno; una tribù la darò a tuo figlio, per amore di Davide, mio servo, e per amore di Gerusalemme, che ho scelto».
Parola di Dio.


CANTO AL VANGELO
R. Alleluia, alleluia.
Accogliete con docilità la Parola che è stata piantata in voi
e può portarvi alla saggezza.
R. Alleluia.



VANGELO
I cagnolini sotto la tavola mangiano delle briciole dei figli.
+ Dal Vangelo secondo Marco 7,24-30
In quel tempo, Gesù andò nella regione di Tiro. Entrato in una casa, non voleva che alcuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto. Una donna, la cui figlioletta era posseduta da uno spirito impuro, appena seppe di lui, andò e si gettò ai suoi piedi. Questa donna era di lingua greca e di origine siro-fenicia. Ella lo supplicava di scacciare il demonio da sua figlia. Ed egli le rispondeva: «Lascia prima che si sazino i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». Ma lei gli replicò: «Signore, anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli». Allora le disse: «Per questa tua parola, va': il demonio è uscito da tua figlia». Tornata a casa sua, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n'era andato.
Parola del Signore.




Meditazione sul Vangelo di Mc 7,24-30

Pregare con perseveranza e con fede.
L’atteggiamento del Signore descritto nel Vangelo di oggi sembrerebbe dipingere la figura del Maestro come insensibile alle suppliche di una madre angosciata per la sorte di sua figlia. In realtà, tutto ciò che Gesù dice ed opera è sempre finalizzato al nostro bene. In questo caso, Egli è guidato da un intento pedagogico: promuovere la crescita della fede della donna. Anche le annotazioni geografiche riportate dall’evangelista non sono casuali: il miracolo di Gesù si compie fuori della Terra Santa, nell’attuale Libano, a favore di una donna non-ebrea, perché, al contrario di quanto credevano gli Ebrei, la salvezza è offerta a tutti gli uomini. Tra fede e preghiera c’è un rapporto virtuoso: l’una fa crescere l’altra. Se ho fede, prego, e quando prego la mia fede cresce. Il dialogo tra la donna siro-fenicia e Gesù ci mostra un mirabile esempio di perseveranza nella preghiera da parte di questa persona che, alla fine, non solo “strappa” la grazia della guarigione per sua figlia ma, soprattutto, merita un lusinghiero elogio di Gesù per la solidità della sua fede, maturata nella confidenza e nell’assiduità della sua preghiera. Spesso chiediamo al Signore, per l’intercessione della Madonna e dei santi, di ottenere dei favori spirituali e materiali per noi e per le persone a noi care. Questa supplica ha valore e va compiuta.  Spesso otteniamo ciò che neppure osavamo sperare. San Pio da Pietrelcina affermava: “Il mezzo per costringere Iddio a venire in nostro aiuto è la preghiera confidente. A questa dimostrazione è impossibile che Iddio non faccia buon viso, che non ceda, non si arrenda, che non venga in nostro aiuto”. E, nell’innalzare con perseveranza a Dio le nostre implorazioni, cresciamo nella fede. Scriveva ancora sant’Agostino: «Egli vuole che nella preghiera si eserciti il nostro desiderio, in modo che diventiamo capaci di ricevere ciò che Egli è pronto a darci». Pregando con perseveranza, maturiamo la consapevolezza della nostra identità e della nostra dignità: siamo figli del Padre e a Lui possiamo sempre rivolgerci. Tutte le nostre preghiere sono raccolte da Cristo, il suo Figlio, e diventano anzi la preghiera di Cristo al Padre. Egli è il nostro Sommo Sacerdote che prega per noi e prega in noi. Ecco perché non ci stanchiamo mai di pregare.




PREGHIERA

Signore, come è dolce la tua parola! Come si sente rafforzato colui che la medita notte e giorno! Riempi di essa il mio sonno, te ne prego, come si versa il grano nella macina per raccogliere il fiore del frumento. Come ci rende forti il pane delle tue labbra! Tu mi mostri il nuovo Adamo addormentato sull'albero della croce: dal suo costato aperto nasce la Chiesa, come una nuova
Eva. Beato colui che "mormora" la tua parola giorno e notte: come un albero piantato sulle rive di un fiume, non diventerà mai secco.





Ah, gli amici Coloro, uomini e donne, accanto ai quali possiamo essere noi stessi, senza nascondere quello che siamo.
Se possiedi molti amici, ringraziane il Signore e prega per loro.
Se non ne hai ancora, ricorda che la miglior maniera di averne è essere uno di loro.
«Un amico è un tesoro», 
ci dice la Bibbia nel libro dell’Ecclesiastico.

"Nel Nome di Dio"




giovedì 4 aprile 2019

La Parola Signore, per amore del tuo popolo


La Parola del Giorno
Giovedì 4 Aprile 2019
S. Isidoro; B. Francesco Marto; S. Gateano Catanoso
4.a di Quaresima
Ricordati di noi, Signore, per amore del tuo popolo.






CANTO AL VANGELO (Gv 3,16)
Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!
Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito;
chiunque crede in lui ha la vita eterna.
Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!




VANGELO 


Vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni 5,31-47
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «Se fossi io a testimoniare di me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera. C'è un altro che dà testimonianza di me, e so che la testimonianza che egli dà di me è vera. Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce. Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato. E anche il Padre, che mi ha mandato, ha dato testimonianza di me. Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto il suo volto, e la sua parola non rimane in voi; infatti non credete a colui che egli ha mandato. Voi scrutate le Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna: sono proprio esse che danno testimonianza di me. Ma voi non volete venire a me per avere vita. Io non ricevo gloria dagli uomini. Ma vi conosco: non avete in voi l'amore di Dio. Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi accogliete; se un altro venisse nel proprio nome, lo accogliereste. E come potete credere, voi che ricevete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene dall'unico Dio? Non crediate che sarò io ad accusarvi davanti al Padre; vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza. Se infatti credeste a Mosè, credereste anche a me; perché egli ha scritto di me. Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?».



PREGHIERA DEL MATTINO

Parola del Signore.Padre nostro che sei nei cieli, ti ringrazio di averci dato tuo figlio, Gesù Cristo. Ti ringrazio di aver mandato i profeti che l'hanno annunciato, e gli apostoli che hanno testimoniato di lui. Ti prego, Signore, rendi salda la mia fede e concedimi occhi capaci di vedere la tua verità. Aiutami a cercare la tua volontà e non la gloria umana. Non permettere che io mi allontani da te.



PRIMA LETTURA

Desisti dall'ardore della tua ira.
Dal libro dell'Esodo 32,7-14
In quei giorni, il Signore disse a Mosè: «Va', scendi, perché il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra d'Egitto, si è pervertito. Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro indicato! Si sono fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostràti dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: "Ecco il tuo Dio, Israele, colui che ti ha fatto uscire dalla terra d'Egitto"». Il Signore disse inoltre a Mosè: «Ho osservato questo popolo: ecco, è un popolo dalla dura cervìce. Ora lascia che la mia ira si accenda contro di loro e li divori. Di te invece farò una grande nazione». Mosè allora supplicò il Signore, suo Dio, e disse: «Perché, Signore, si accenderà la tua ira contro il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra d'Egitto con grande forza e con mano potente? Perché dovranno dire gli Egiziani: "Con malizia li ha fatti uscire, per farli perire tra le montagne e farli sparire dalla terra"? Desisti dall'ardore della tua ira e abbandona il proposito di fare del male al tuo popolo. Ricòrdati di Abramo, di Isacco, di Israele, tuoi servi, ai quali hai giurato per te stesso e hai detto: "Renderò la vostra posterità numerosa come le stelle del cielo, e tutta questa terra, di cui ho parlato, la darò ai tuoi discendenti e la possederanno per sempre"». Il Signore si pentì del male che aveva minacciato di fare al suo popolo.
Parola di Dio. 


SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 105)
R: Ricordati di noi, Signore, per amore del tuo popolo.
Si fabbricarono un vitello sull'Oreb,
si prostrarono a una statua di metallo;
scambiarono la loro gloria
con la figura di un toro che mangia erba. R.
Dimenticarono Dio che li aveva salvati,
che aveva operato in Egitto cose grandi,
meraviglie nella terra di Cam,
cose terribili presso il Mar Rosso. R.
Ed egli li avrebbe sterminati,
se Mosè, il suo eletto,
non si fosse posto sulla breccia davanti a lui
per impedire alla sua collera di distruggerli. R.






PREGHIERA DELLA SERA

Signore Gesù Cristo, perdona a tutti noi che non ti ascoltiamo che in parte, e che in parte cerchiamo i nostri interessi, le nostre idee e la nostra gloria. Perdona a tutti coloro che, volontariamente, si allontanano da te. Ritrova, Signore, coloro ai quali abbiamo presentato
un'immagine terrificante di te, non essendo stati testimoni del tutto credibili. Resta sempre con noi.




Proverbi dal mondo:Venerdì, S. Vincenzo Ferrer; S. Irene
«Un uomo buono trova amichevole tutto il mondo (India)»


Una proposta per ..."vivere"... la Parola!

Dio si trova in ogni luogo allo stesso tempo, attorno a te e dentro di te!
Non sei mai abbandonato.
Non sei mai solo.
Non permettere che l'amarezza ti turbi: cerca di mantenerti calmo, per udire la voce silenziosa di Dio dentro di te.
Così potrai superare tutte le difficoltà che per caso apparissero nel tuo cammino, e scoprirai la Verità che si trova in tutte le cose e in tutte le persone.


Accadde oggi: (1998) - Inaugurato in Giappone il ponte sospeso più lungo del mondo