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lunedì 18 maggio 2020

Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre

Lunedì della VI settimana di Pasqua

Il Vangelo del giorno




Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 15,26-27.16,1-4a.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza;
e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio.
Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi.
Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, verrà l'ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio.
E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me.
Ma io vi ho detto queste cose perché, quando giungerà la loro ora, ricordiate che ve ne ho parlato».

Traduzione liturgica della Bibbia

Sant'Ireneo di Lione (ca130-ca 208)
vescovo, teologo e martire


"Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre" (Gv 14,16)
Lo Spirito promesso dai profeti è disceso sul Figlio di Dio divenuto Figlio dell'uomo (Mt 3,16): da quel momento, con lui, prendeva ad abitare nel genere umano, a riposare sugli uomini, a risiedere nell'opera fatta da Dio. E realizzava in loro la volontà del Padre e li rinnovava facendoli passare dalla loro vecchia realtà alla novità di Cristo.  




E' questo Spirito che Davide aveva chiesto per il genere umano, dicendo: "E col tuo Spirito che ci guida sostienimi" (Sal 51,14). E' ancora questo Spirito di cui Luca dice che dopo l'ascensione del Signore è disceso sui discepoli, il giorno di Pentecoste, col potere su tutte le nazioni per introdurle nella vita e offrire loro il Nuovo Testamento. Animati dallo stesso sentimento i discepoli celebravano le lodi di Dio in tutte le lingue mentre lo Spirito riportava all'unità i popoli divisi e offriva al Padre le primizie di tutte le nazioni (At 2). 

Ecco anche perché il Signore aveva promesso di inviarci un  Paraclito che ci avrebbe riunito a Dio. Poiché, come dalla farina secca non si può fare senza acqua una sola pasta e un solo pane, così noi che eravamo una moltitudine non potevamo diventare uno in Cristo Gesù (1Co 10,17) senza l'Acqua venuta dal cielo. E come la terra arida non dà frutto a meno di ricevere l'acqua, così noi che eravamo legno secco non avremmo mai portato frutto senza la Pioggia abbondante venuta dall'alto. Infatti i nostri corpi, per il bagno del battesimo, hanno ricevuto l'unione all'incorruttibilità, mentre le anime l'hanno ricevuta dallo Spirito. Ecco perché l'uno e l'altro sono necessari, perché l'uno e l'altro contribuiscono a dare la vita in Dio.






Gesù si fermò in mezzo ai suoi discepoli e disse loro:
Pace a voi. Alleluia. (Gv 20,19)

Guarda con bontà, o Signore, il tuo popolo,
che hai rinnovato con i sacramenti pasquali,
e guidalo alla gloria incorruttibile della risurrezione.
Per Cristo nostro Signore.















sabato 1 giugno 2019

Dal Vangelo secondo Giovanni 16,23b-28 Il Padre vi ama, perché voi avete amato me e avete creduto.


La Parola di Sabato 1 Giugno 2019
S. Giustino; S. Annibale M. Di Francia; B. Giovanni B. Scalabrini
6.a di Pasqua
At 18,23-28; Sal 46; Gv 16,23b-28
Dio è Re di tutta la terra



PREGHIERA DEL MATTINO 
Padre Nostro! Voglio vivere questo giorno come tuo vero figlio. Perché so che tu sei mio Padre, e che mi ami; guardami e amami come il tuo proprio Figlio. Il tuo amore cambierà il mio cuore, lo renderà più simile a quello del tuo Figlio unigenito e tu potrai amare in me quello che ami in lui. Con lui, per lui, ed in lui voglio darti tutto l'onore, la lode e la riconoscenza che tu meriti. Il tuo Figlio mi ispira questa preghiera all'alba di questo nuovo giorno. Sono sicuro che sarà ascoltata perché Gesù te la presenta e tu stesso mi conosci e mi ami. 



PRIMA LETTURA  
Apollo dimostrava attraverso le Scritture che Gesù è il Cristo. 
Dagli Atti degli Apostoli 18,23-28
Trascorso ad Antiòchia un po' di tempo, Paolo partì: percorreva di seguito la regione della Galàzia e la Frìgia, confermando tutti i discepoli. Arrivò a Èfeso un Giudeo, di nome Apollo, nativo di Alessandria, uomo colto, esperto nelle Scritture. Questi era stato istruito nella via del Signore e, con animo ispirato, parlava e insegnava con accuratezza ciò che si riferiva a Gesù, sebbene conoscesse soltanto il battesimo di Giovanni. Egli cominciò a parlare con franchezza nella sinagoga. Priscilla e Aquila lo ascoltarono, poi lo presero con sé e gli esposero con maggiore accuratezza la via di Dio. Poiché egli desiderava passare in Acàia, i fratelli lo incoraggiarono e scrissero ai discepoli di fargli buona accoglienza. Giunto là, fu molto utile a quelli che, per opera della grazia, erano divenuti credenti. Confutava infatti vigorosamente i Giudei, dimostrando pubblicamente attraverso le Scritture che Gesù è il Cristo. 
Parola di Dio. 




VANGELO 
Il Padre vi ama, perché voi avete amato me e avete creduto. 
+ Dal Vangelo secondo Giovanni 16,23b-28
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: “In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena. Queste cose ve le ho dette in modo velato, ma viene l'ora in cui non vi parlerò più in modo velato e apertamente vi parlerò del Padre. In quel giorno chiederete nel mio nome e non vi dico che pregherò il Padre per voi: il Padre stesso infatti vi ama, perché voi avete amato me e avete creduto che io sono uscito da Dio. Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo e vado al Padre”. 
Parola del Signore. 


OMELIA 
Un giorno gli Apostoli, dopo essere stati ripetutamente testimoni delle preghiere che Gesù faceva spesso durante intere notti, chiesero al loro maestro: “Signore insegnaci a pregare”. Fu allora che sgorgò dal cuore di Cristo la più bella preghiera che mai si sia potuta recitare sulla terra. Più e più volte Gesù tornerà sul tema della preghiera fino a dire di pregare sempre, senza stancarsi. Oggi l'insegnamento di Cristo ci indica in "nome" di chi dobbiamo rivolgere le nostre richieste al Padre nostro che è nei cieli. “In verità, in verità vi dico: Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà”. Egli è il nostro mediatore presso Dio, “abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo, giusto. Egli è vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo”. Il nome di Cristo sarà usato anche come strumento d'inganno: “Molti verranno nel mio nome, dicendo: Io sono il Cristo, e trarranno molti in inganno”. Quello stesso nome però darà valore anche alle nostre azioni apparentemente insignificanti: “Chiunque vi darà da bere un bicchiere d'acqua nel mio nome perché siete di Cristo, vi dico in verità che non perderà la sua ricompensa”. I suoi sacramenti saranno amministrati nel nome di Gesù: “Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati; dopo riceverete il dono dello Spirito Santo”. L'annuncio del Vangelo e i prodigi che l'accompagnano avverranno sempre nello stesso nome: “Pietro gli disse: 'Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina!”. La chiesa di oggi prosegue ancora la sua missione evangelizzatrice nel mondo traendo forza dal nome di Cristo. Le nostre preghiere e le nostre azioni ne traggono efficacia e motivo di santificazione. Non mancano purtroppo coloro che bestemmiano e profanano quel nome santo e benedetto. Saremo noi, davanti al Santo Volto, a riparare questi peccati. Santo Volto di Gesù guardaci con misericordia. (Padri Silvestrini) 

PREGHIERA DELLA SERA 
Tutte le volte che oggi ti ho trattato come Padre e ho trattato gli altri come fratelli, mi sono sentito felice. Grazie. Perdonami di averlo spesso dimenticato: non ho avuto fiducia nella tua bontà di Padre tra le sofferenze e la tristezza di questo giorno, ho avuto paura e mi sono sentito solo; ho perso la pace e non ho visto il tuo volto nei miei fratelli. Più che come fratello, talvolta ho vissuto come uno straniero. Perdonami. Grazie, Padre, perché so che malgrado tutto tu aspetti la mia preghiera della sera e la ascolti con amore. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore.


Allora Maria disse:
«L'anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».

Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

Parola del Signore