sabato 9 gennaio 2021

Dal Vangelo di Oggi: Videro Gesù camminare sul mare.

VANGELO SECONDO MARCO

( 6,45-52 )

Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra


PREGHIERA DEL MATTINO

Signore, fa' che l'amore che hai manifestato ai pastori e ai Magi, ai poveri d'Israele e alle nazioni pagane, raggiunga in noi la perfezione, trasparenza perfetta alla perfetta innocenza di Dio, al più puro dei suoi irraggiamenti, adesione totale, aderenza completa, che in ebraico si esprime con la parola "Amen". Come il Figlio è l'Amen del Padre, fa' che noi diveniamo l'Amen del Figlio. Allora, in questa intimità assoluta con l'intimo del Padre e dello Spirito, nella familiarità che ci viene offerta nella Trinità, sapremo che l'amore perfetto scaccia il timore.



PRIMA LETTURA

Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo 1Gv 4,11-18

Carissimi, se Dio ci ha amati così, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri. Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l'amore di lui è perfetto in noi. In questo si conosce che noi rimaniamo in lui ed egli in noi: egli ci ha donato il suo Spirito. E noi stessi abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figlio come salvatore del mondo. Chiunque confessa che Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio.  noi abbiamo conosciuto e creduto l'amore che Dio ha in noi. Dio è amore; chi rimane nell'amore rimane in Dio e Dio rimane in lui. In questo l'amore ha raggiunto tra noi la sua perfezione; che abbiamo fiducia nel giorno del giudizio, perché come è lui, così siamo anche noi, in questo mondo. Nell'amore non c'è timore, al contrario l'amore perfetto scaccia il timore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto nell'amore.

Parola di Dio.





 

CANTO AL VANGELO 

(cf. 1Tm 3,16)


Alleluia, alleluia.

Gloria a te, o Cristo, annunciato fra le genti,

gloria a te, o Cristo, creduto nel mondo.

Alleluia.


 




VANGELO

Videro Gesù camminare sul mare.

+ Dal Vangelo secondo Marco 6,45-52

[Dopo che i cinquemila uomini furono saziati], Gesù subito costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca e precederlo sull'altra riva, a Betsaida, finché non avesse congedato la folla. Quando li ebbe congedati, andò sul monte a pregare. Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed egli, da solo, a terra. Vedendoli però affaticati nel remare, perché avevano il vento contrario, sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli. Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: "È un fantasma!", e si misero a gridare, perché tutti lo avevano visto e ne erano rimasti sconvolti. Ma egli subito parlò loro e disse: "Coraggio, sono io, non abbiate paura!". E salì sulla barca con loro e il vento cessò. E dentro di sé erano fortemente meravigliati, perché non avevano compreso il fatto dei pani: il loro cuore era indurito.

Parola del Signore.



OMELIA

Nella traversata della vita capita frequentemente di dover affrontare le tempeste, suscitate dalla suscettibilità, dalle incomprensioni, da contrasti della vita, da sventure... che ci fanno tremare e ci agitano come succedeva ai discepoli mentre traversavano il lago. Per loro buona fortuna, quando sono ormai sfiniti e quasi vinti dalla fatica, interviene Gesù... Al loro primitivo turbamento e spavento, subentra la meraviglia... quasi incredula. E' il Maestro buono che viene in loro soccorso invitandoli a non aver paura... E una volta accolto sulla barca, il vento cessa, le acque si calmano... Rimane in loro lo stupore che l'evangelista tenta di giustificare "perché non avevano capito il fatto dei pani...". Volesse il cielo che nelle nostre tempeste personali, familiari, comunitarie ci rifugiassimo nel Signore Gesù, lo accogliessimo nella barca della nostra povera vita! Il Padre celeste non si lascerà invocare invano... anzi, come ci dice Giovanni, vuole rimanere in noi, dimorare e vivere in noi, manifestandoci tutto il suo amore nella donazione del suo Figlio come Salvatore. Egli è amore! Vivere nell'amore di Dio e del prossimo costituisce la garanzia più valida di vittoria nelle prove, nelle tentazioni, nelle tempeste dalle quali nessun uomo sarà risparmiato come non sono stati risparmiati Gesù, Maria, Giuseppe, i profeti... e tutti i santi. Giovanni ci ripete: "Nell'amore non c'è timore, al contrario l'amor perfetto scaccia il timore...". Abbandonarci alla volontà del Signore come un bambino si abbandona fra le braccia della mamma costituisce motivo di pace e di serenità in qualsiasi situazione della vita. (Padri Silvestrini)



PREGHIERA DELLA SERA

I Magi ripartirono senza ritornare a inchinarsi davanti ai re della terra perché avevano adorato il Re dei cieli, il Signore dei signori. Signore, ridona a noi, discepoli del Cristo, il senso dei valori evangelici. Fa' che nessuna paura contraria all'amore di Cristo nei suoi poveri che sono il tesoro della Chiesa ci spinga a venerare le vie umane e a preferire le comodità materiali e spirituali alla verità che è l'espressione stessa dell'amore incarnato. 



Sabato – 2a dopo Natale

Meditazione sul Vangelo di Mc 6,45-52

Coraggio, sono io, non temete.

Ci inoltriamo sempre dipiù nella conoscenza del “mistero nascosto per secoli e ora rivelato” come descrisse san Paolo l’evento della venuta di Cristo al mondo. L’apostolo Giovanni ci fa capire che da questa esperienza deriva la nostra capacità di amare. Il Vangelo ci proietta nella scena sul lago di Galilea, dove Gesù sorprende ancora i suoi, camminando sul mare. E’ un segno della grandezza di Dio in mezzo a noi, che ci invita a non temere.

In questa parte della sua lettera Giovanni ci invita ad entrare sempre di più nella conoscenza di Gesù Cristo, che è manifestazione dell’amore di Dio e, proprio a partire da questa esperienza, saper amare veramente i nostri fratelli. Partecipiamo ancora di quell’atmosfera serena e gioiosa che ci è stata trasmessa attraverso la celebrazione del mistero della nascita di Gesù e dei suoi primi passi, affidato alla custodia e protezione di Giuseppe e Maria. Sotto questa luce dobbiamo vedere l’episodio scelto per il giorno di oggi: è anche questa una manifestazione di Dio al mondo; Gesù la compie in modo eccezionale, camminando sulla superficie delle acque. Il mare, con la sua estensione e forza misteriosa, nella concezione biblica è spesso considerato come l’insieme degli elementi del male in combattimento con l’uomo, che possono sopraffarlo. Il camminare di Gesù sul mare significa innanzitutto il dominio su queste forze, che è una prerogativa divina. Gli apostoli, com’è ovvio, si spaventano. Ma Gesù li incoraggia ad essere aperti anche a questo, anche alle maggiori manifestazioni della potenza divina sulla terra. Li incoraggia a non temere. Infatti: “nell’amore non  c’è timore; al contrario l’amore perfetto scaccia il timore… “, dirà poi Giovanni nella sua lettera. Gesù lo dice ai suoi con quelle parole che hanno consolato tanti cuori nel corso della storia: «Sono io; non abbiate  paura!». Tutti ricordiamo con affetto queste parole ripetute con ardore dal Papa Giovanni Paolo II, fin dall’inizio del suo ministero di successore di Pietro. Anche lui, in effetti, aveva sperimentato la consolazione di Dio in mezzo a tante difficoltà della sua vita e della sua gente in Polonia, in un periodo tra i più difficili della storia recente dell’umanità. Gesù ci incoraggia oggi a conoscerlo meglio, a lasciarci conquistare dalla sua persona, fino a comprendere che Lui è la manifestazione dell’amore di Dio sulla terra. Solo questa consapevolezza ci dà la forza per corrispondere all’amore con l’amore, per donarci senza limiti ai nostri fratelli.