mercoledì 6 ottobre 2021

Vangelo di Oggi: 07 Ottobre 2021 - Chiedete e vi sarà dato.

Giovedì 7 Ottobre 2021   
S. Giustina; S. Augusto
Beata V. Maria del Rosario (m)
Beato l’uomo che confida nel Signore


Lc 11,5-13


PREGHIERA DEL MATTINO




O Dio, nostro Creatore, tu ci hai chiamati all'esistenza perché il tuo Figlio unigenito voleva avere molti fratelli. Egli ci ha rivelato che tu sei anche nostro Padre. Tu ci hai mostrato il tuo amore quando l'hai offerto in sacrificio, consegnandolo alla morte per noi e quando ci hai mandato lo Spirito Santo. È lo Spirito Santo che fa di noi il tuo santuario e che prega in noi: "Abbà, Padre amato". La Pentecoste permanga sempre in me e crescano i frutti dello Spirito: amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé (Gal 5,22). Aiutami a riconoscere il tuo Spirito distinguendolo dagli altri spiriti che agiscono nel mondo.





 PRIMA LETTURA


Ecco, sta per venire il giorno rovente come un forno.

Dal libro del profeta Malachia 3,13-20a

Duri sono i vostri discorsi contro di me – dice il Signore – e voi andate dicendo: «Che cosa abbiamo detto contro di te?». Avete affermato: «È inutile servire Dio: che vantaggio abbiamo ricevuto dall'aver osservato i suoi comandamenti o dall'aver camminato in lutto davanti al Signore degli eserciti? Dobbiamo invece proclamare beati i superbi che, pur facendo il male, si moltiplicano e, pur provocando Dio, restano impuniti». Allora parlarono tra loro i timorati di Dio. Il Signore porse l'orecchio e li ascoltò: un libro di memorie fu scritto davanti a lui per coloro che lo temono e che onorano il suo nome. Essi diverranno – dice il Signore degli eserciti – la mia proprietà particolare nel giorno che io preparo. Avrò cura di loro come il padre ha cura del figlio che lo serve. Voi allora di nuovo vedrete la differenza fra il giusto e il malvagio, fra chi serve Dio e chi non lo serve. Ecco infatti: sta per venire il giorno rovente come un forno. Allora tutti i superbi e tutti coloro che commettono ingiustizia saranno come paglia; quel giorno, venendo, li brucerà – dice il Signore degli eserciti – fino a non lasciar loro né radice né germoglio. Per voi, che avete timore del mio nome, sorgerà con raggi benefici il sole di giustizia.

Parola di Dio.

 


(Dal Salmo 1)


R. Beato l'uomo che confida nel Signore.

Beato l'uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,

non resta nella via dei peccatori

e non siede in compagnia degli arroganti,

ma nella legge del Signore trova la sua gioia,

la sua legge medita giorno e notte. 

È come albero piantato lungo corsi d'acqua,

che dà frutto a suo tempo:

le sue foglie non appassiscono

e tutto quello che fa, riesce bene. 

Non così, non così i malvagi,

ma come pula che il vento disperde;

poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti,

mentre la via dei malvagi va in rovina. 






 

CANTO AL VANGELO (cf. At 16,14)


R. Alleluia, alleluia.

Apri, Signore, il nostro cuore

e accoglieremo le parole del Figlio tuo.

R. Alleluia.





 

VANGELO


Chiedete e vi sarà dato.

+ Dal Vangelo secondo Luca 11,5-13

In quel tempo, Gesù disse ai discepoli: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: "Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli", e se quello dall'interno gli risponde: "Non m'importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani", vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono. Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».

Parola del Signore.

 


OMELIA


Molti cristiani, che non hanno un concetto esatto delle finalità della preghiera, finiscono per credere che troppo spesso il nostro Dio è sordo o, come afferma un salmista, "muto e inerte". Alcuni pensatori oggi sono arrivati a proclamare il silenzio e l'assenza di Dio dalle vicende del mondo. Quando poi la nostra storia assume connotati di più intensa tragicità, di particolare violenza e di conclamate ingiustizie, il grido verso Dio giunge fino a diventare orrenda bestemmia: lo si accusa di essere Lui il responsabile delle umane atrocità e ciò perché non ci sarebbero da parte sua quelle risposte, che a noi sembrerebbero così logiche e soprattutto così urgenti. Ancora una volta il processo a cui vorremmo sottoporre il buon Dio è guidato da considerazioni e razionalità solo umane e non dalla luce della fede. È allarmante che tutto ciò accada anche nell'ambito della preghiera cristiana. Dio ascolta, con amore di Padre, le nostre suppliche, interviene nella nostra storia personale e sociale, ma essenzialmente egli si erge a difensore della nostra libertà ed esige giustamente che la nostra preghiera miri prima di tutto a compiere in noi e nel mondo la sua santissima volontà. Richiede la perseveranza nella preghiera perché questa ci mette in sintonia con Lui e ci rende capaci di vedere, alla luce della fede e del mistero della croce, le "verità" su ciò che ci accade e sui misteriosi, ma reali interventi che egli opera, anche e soprattutto, nel trarre il bene migliore anche dalle vicende più assurde e atroci della nostra storia, di cui noi siamo gli unici responsabili. (Padri Silvestrini)

 


PREGHIERA DELLA SERA


Signore Gesù Cristo, tu ci hai rivelato tutto quello che hai udito dal Padre, e ci hai chiamati tuoi amici. Avere in te un amico ed essere tuo amico, è molto di più che chiedere ed essere esauditi. Oggi, io non chiederò nulla, ma, stupito, mediterò su questo pensiero: chi trova un amico trova un tesoro, un vero e proprio sollievo per la vita. Che cosa succede e che cosa ottiene l'uomo che, come Abramo, Mosè e gli apostoli, ha trovato in Dio un amico? Mi ricordo la sola condizione da te posta: voi siete amici di Dio e miei amici, se farete ciò che vi ho comandato.




Giovedì – 27.a Tempo Ordinario – 

-- BEATA VERGINE MARIA DEL ROSARIO

Meditazione sul Vangelo di Lc 11,5-13

Non sempre è bene ciò che desidero.

Il Vangelo di oggi segue direttamente quello di ieri, nel quale Gesù aveva insegnato ai discepoli il Padre nostro. Ora Gesù si sofferma sulla preghiera di domanda. Sono inserite nel testo due parabole – una all’inizio ed una alla fine – che fanno da cornice alle tre affermazioni su quanto ottiene chi prega: “ gli sarà dato”, “troverà” e “gli sarà aperto”. Mentre la parabola iniziale è positiva, quella conclusiva mostra per paradosso il negativo.

Oggi pochi aprirebbero ad un amico che bussasse a notte fonda, chiedendo qualcosa da mangiare per altri suoi amici, rientrati affamati da un viaggio. Magari ci ritroveremmo a considerare se non sia giunto il momento di rompere una tale amicizia! I fatti di cronaca, poi, non sembrano dare ragione a Gesù neanche riguardo alla parabola finale. “Caro Gesù – ci verrebbe da dire -, oggi sentiamo attraverso i giornali delle cose terribili, e non ci sembra così scontato che noi, che siamo cattivi, diamo comunque cose buone ai nostri figli. Anzi…!”. C’è certamente da ridire sulla frase: «Chiedete e vi sarà dato». Caro Gesù, avremmo da dire anche in questo caso, non ci sembra proprio, che tu ci stia a sentire – neanche quando chiediamo cose che, tutto sommato, sono più che ragionevoli. Quante volte, infatti, ci chiediamo perché tu non fai nulla, nonostante tutte le nostre preghiere! Forse, però, dobbiamo comprendere meglio queste parabole. Se il figlio chiede un pesce, non gli daremo una serpe. Ma cosa gli diamo noi? Tutto quello che vuole? No, se siamo genitori ragionevoli, non gli daremo ciò che gli fa male. Anche se ce lo chiede con insistenza. A volte, dietro a un “bene” si cela un pericolo. Ma i figli spesso non riescono a vedere dietro le apparenze. Loro chiedono e i genitori responsabili, che li amano e si preoccupano realmente di loro, si assumono anche l’onere di dire “no”. Ma anche ai genitori fa piacere quando i figli chiedono qualcosa. “Papà, posso prendere la tua macchina?”. E’ bello se chiedono. Mostrano rispetto per il ruolo dei genitori e per le cose che non sono loro. Sanno che il padre, se potrà, dirà “sì”, perché li ama. Forse Gesù vuol dirci che anche a Dio piace se chiediamo. Se ci rendiamo conto che dobbiamo tutto a lui e che è giusto ricordarlo a noi stessi, domandandogli anche le cose quotidiane – perfino il pane necessario per la nostra vita. E quando poi dice “no”, dobbiamo aspettare e cercare di comprendere. Egli ci ama e non fa nulla che sia male per noi. Anche se noi non sempre riusciamo a comprendere cosa è veramente “bene” per noi. I padri “terreni” possono sbagliare, ma il Padre celeste no. E’ bello sapere che abbiamo un Padre che, quando sa che è il caso e noi glielo chiediamo, ci darà tutto, anche se stesso.


VIVERE LA PAROLA DI OGGI

Vivi la tua vita interiore con più intensità, perché Dio sta 
permanentemente dentro di te, nonostante
le imperfezioni e i difetti.
Il Padre abita in tutte le cose create, chiamando tutte le 
creature al cammino della giustizia della virtù
e dell’amore.
Nessuno può distruggere questa verità: Dio sta dentro di te.
Sappi scoprirlo e avrai conquistato la felicità.