domenica 28 aprile 2019

Lunedi' 29 Aprile : Santa Caterina da Siena, patrona d'Italia e d'Europa

Santa Caterina da Siena, patrona d'Italia e d'Europa - Preghiere e vita.


Ieri si è conclusa la Novena alla Santa (20/28-Aprile)

 Preghiera a Santa Caterina da Siena

O sposa del Cristo, fiore della patria nostra. Angelo della Chiesa sii benedetta.

Tu amasti le anime redente dal Divino tuo Sposo: come Lui spargesti lacrime sulla Patria diletta; per la Chiesa e per il Papa consumasti la fiamma di tua vita.

Quando la peste mieteva vittime ed infuriava la discordia, tu passavi Angelo buono di Carità e di pace. Contro il disordine morale, che ovunque regnava, chiamasti virilmente a raccolta la buona volontà di tutti i fedeli.
Morente tu invocasti sopra le anime, sopra l'Italia e l'Europa, sopra la Chiesa il Sangue prezioso dell'Agnello.
O Caterina Santa, dolce sorella patrona Nostra, vinci l'errore, custodisci la fede, infiamma, raduna le anime intorno al Pastore.
La Patria nostra, benedetta da Dio, eletta da Cristo, sia per la tua intercessione vera immagine della Celeste nella carità nella prosperità, nella pace.
Per te la Chiesa si estenda quanto il Salvatore ha desiderato, per te il Pontefice sia amato e cercato come il Padre il consigliere di tutti.
E le anime nostre siano per te illuminate, fedeli al dovere verso L'Italia, l'Europa e verso la Chiesa, tese sempre verso il cielo, ne Regno di Dio dove il Padre, il Verbo il Divino amore irradiano sopra ogni spirito eterna luce, perfetta letizia. Amen.

Preghiera di Santa Caterina per la Chiesa

O Padre eterno,
i servi tuoi chiamano a te misericordia:
rispondi loro dunque.
lo so bene che la misericordia ti è propria,

e non la puoi togliere a chi te la domanda.
Essi bussano alla porta della Verità tua, l'Unigenito tuo Figlio.
Dunque apri, disserra e spezza i cuori induriti delle tue creature;
non per loro che non bussano, ma fallo per la tua infinita bontà
e per amore dei servi tuoi che bussano a te per loro.
E che cosa chiedono?
Il sangue di Cristo, porta e Verità tua;
perché nel sangue tu hai lavato le iniquità del peccato di Adamo.
Il sangue è nostro perché ce ne hai fatto bagno;
onde non puoi né vuoi disdire a chi te lo domanda.
Da' dunque il frutto del sangue alle tue creature,
poni nella bilancia il prezzo del sangue del tuo Figliolo,
affinché i demoni infernali non rubino le tue pecorelle.¢/font>
Oh! tu sei pastore buono,
che ci desti il Pastore vero, l’unigenito tuo Figliolo,
e del sangue ci fece bagno.
Questi è quel sangue che ti domandano come affamati i servi tuoi,
per quel sangue domandano che tu faccia misericordia al mondo
e rifiorisca la santa Chiesa tua di fiori odoriferi,
di buoni e di santi pastori.

Preghiera a Santa Caterina da Siena di PIO XII 

O Caterina santa, giglio di verginità e rosa di carità che ornasti il giardino domenicano, eroina di cristiano zelo che fosti eletta al pari di Francesco singolare Patrona d'Italia, a te noi fiduciosi ricorriamo, invocando la tua potente protezione sopra di noi e sopra tutta la Chiesa di Cristo, tuo diletto, nel cui cuore bevesti inesauribile fonte di ogni grazia e di ogni pace per te e per il mondo.
Da quel cuore divino tu derivasti l'acqua viva di virtù e concordia nelle famiglie, di onesto tratto nella gioventù, di riunione fra i popoli discordi, di rinnovazione del costume pubblico e dell'amore fraterno, compassionevole e benefico verso gl'infelici e i sofferenti, e insegnasti con l'esempio tuo a congiungere l'unione di Cristo con l'amore di patria. Se ami l'Italia e il popolo a te affidato, se la pietà verso di noi ti muove, se ti è cara la tomba in cui Roma venera e onora la tua spoglia verginale, allora, rivolgi benigna il tuo sguardo e il tuo favore sulla nostra pena e sulla nostra preghiera e compi i nostri voti.
Difendi, soccorri e conforta la tua patria e il mondo. Sotto il tuo presidio e tutela siano i figli e le figlie d'Italia, i nostri cuori e le anime nostre, i nostri travagli e le nostre speranze, la nostra fede e il nostro amore: quell'amore e quella fede che furono la tua vita e ti fecero immagine di Cristo crocifisso nello zelo intrepido per la sposa di lui, la santa Chiesa.
O eroica e santa messaggera di unione e di pace per la Chiesa di Cristo, che restituisci al seggio apostolico romano nel suo splendore di autorità e di magistero il Successore di Pietro, proteggilo e consolalo nella sua paterna universale sollecitudine, nei suoi affanni e nei suoi consigli per la salvezza e la pace dei popoli; e ravviva, conserva e accresci in noi e in tutti i fedeli cristiani, o celeste Patrona, l'affetto e la sottomissione che tu nutrivi per lui e per l'ovile di Cristo, nella tranquillità del mondo. Amen.

Preghiera a Santa Caterina da Siena

O Caterina irresistibile Santa , alla tua parola, non resistevano i cuori dei peccatori, e neppure il Cielo alla tua fede ardente e alle tue insistenti preghiere. Come allora, anche oggi facci sentire il potere della tua intercessione, confermare la pace tra gli uomini, liberare gli oppressi dalle ingiustizie o avversità d'ogni genere, confortare e sanare i malati dell'anima e del corpo. Prega per la pace di tutto il mondo per l'unità e la fedeltà del popolo di Dio al supremo Pastore e per il bene della patria nostra. E ricordati di me, che ti invoco con fiducia sapendo che non abbandoni nelle difficoltà coloro che ti considerano come Madre e Maestra.

Padre Nostro :

Padre Nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo Regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

Ave Maria :  

Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te, tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.

Gloria al Padre :

Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, come era nel principio, ora e sempre nei secoli, nei secoli. Amen.





sabato 27 aprile 2019

La Parola.. Sabato 27 Aprile fra l'Ottava di Pasqua


Ottava di Pasqua - Sabato Messale 
Vangelo del Giorno 27 Aprile
 fra l'Ottava di Pasqua





« Signore, da chi andremo ? 

Padre Nostro

Padre nostro, che sei nei cieli, 
sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

 e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori,e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.

Antifona d'Ingresso  Sal 104,43 

Il Signore ha liberato il suo popolo,





Commento del giorno : Papa Francesco

"Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura”

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 16,9-15.
Risuscitato al mattino nel primo giorno dopo il sabato, apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva cacciato sette demòni.
Questa andò ad annunziarlo ai suoi seguaci che erano in lutto e in pianto.
Ma essi, udito che era vivo ed era stato visto da lei, non vollero credere.
Dopo ciò, apparve a due di loro sotto altro aspetto, mentre erano in cammino verso la campagna.
Anch'essi ritornarono ad annunziarlo agli altri; ma neanche a loro vollero credere.
Alla fine apparve agli undici, mentre stavano a mensa, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risuscitato.
Gesù disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura.»
Traduzione liturgica della Bibbia

Tu hai parole di vita eterna » Gv 6,68
Colletta
O Padre, che nella tua immensa bontà estendi a tutti i popoli il dono della fede, guarda i tuoi figli di elezione, perché coloro che sono rinati nel Battesimo ricevano la veste candida della vita immortale. Per il nostro Signore...


LITURGIA DELLA PAROLA 

Prima Lettura   At 4, 13-21 
Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato.

Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, i capi, gli anziani e gli scribi, vedendo la franchezza di Pietro e di Giovanni e rendendosi conto che erano persone semplici e senza istruzione, rimanevano stupiti e li riconoscevano come quelli che erano stati con Gesù. Vedendo poi in piedi, vicino a loro, l’uomo che era stato guarito, non sapevano che cosa replicare.
Li fecero uscire dal sinedrio e si misero a consultarsi fra loro dicendo: «Che cosa dobbiamo fare a questi uomini? Un segno evidente è avvenuto per opera loro; esso è diventato talmente noto a tutti gli abitanti di Gerusalemme che non possiamo negarlo. Ma perché non si divulghi maggiormente tra il popolo, proibiamo loro con minacce di parlare ancora ad alcuno in quel nome».
Li richiamarono e ordinarono loro di non parlare in alcun modo né di insegnare nel nome di Gesù. Ma Pietro e Giovanni replicarono: «Se sia giusto dinanzi a Dio obbedire a voi invece che a Dio, giudicatelo voi. Noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato».
Quelli allora, dopo averli ulteriormente minacciati, non trovando in che modo poterli punire, li lasciarono andare a causa del popolo, perché tutti glorificavano Dio per l’accaduto.

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 117 
Ti rendo grazie, Signore, perché mi hai risposto.
Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Mia forza e mio canto è il Signore,
egli è stato la mia salvezza.
Grida di giubilo e di vittoria nelle tende dei giusti:
la destra del Signore ha fatto prodezze.

La destra del Signore si è innalzata,
la destra del Signore ha fatto prodezze.
Non morirò, ma resterò in vita
e annuncerò le opere del Signore.
Il Signore mi ha castigato duramente,
ma non mi ha consegnato alla morte.

Apritemi le porte della giustizia:
vi entrerò per ringraziare il Signore.
È questa la porta del Signore:
per essa entrano i giusti.
Ti rendo grazie, perché mi hai risposto,
perché sei stato la mia salvezza.  

«Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni, il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto; e vi precede in Galilea».
Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso, portaci la tua salvezza.


Canto al Vangelo  Sal 117,24
Alleluia, alleluia.
Questo è il giorno fatto dal Signore:
rallegriamoci ed esultiamo.
Alleluia.

Vangelo   Mc 16, 9-15
Andate in tutto il mondo e proclamate il vangelo.

Dal vangelo secondo Marco
Risorto al mattino, il primo giorno dopo il sabato, Gesù apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva scacciato sette demòni. Questa andò ad annunciarlo a quanti erano stati con lui ed erano in lutto e in pianto. Ma essi, udito che era vivo e che era stato visto da lei, non credettero.
Dopo questo, apparve sotto altro aspetto a due di loro, mentre erano in cammino verso la campagna. Anch’essi ritornarono ad annunciarlo agli altri; ma non credettero neppure a loro.
Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto. E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura».

Sulle Offerte

O Dio, che in questi santi misteri compi l'opera della nostra redenzione, fa' che questa celebrazione pasquale sia per noi fonte di perenne letizia. Per Cristo nostro Signore.


Prefazio Pasquale I  
Cristo agnello pasquale
E' veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore.
e sopratutto esaltarti in questo giorno
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.

E' lui il vero Agnello che ha tolto i peccati dal mondo,
è lui che morendo ha distrutto la morte
risorgendo ha ridato a noi la vita.
Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale,
l'umanità esulta su tutta la terra,
e con l'assemblea degli angeli e dei santi
canta l'inno della tua gloria:
Santo, Santo, Santo ..

Comunione   Gal 3,27 

Voi tutti che siete stati battezzati in Cristo,
di Cristo vi siete rivestiti, alleluia.



mercoledì 24 aprile 2019

Il Vangelo Mercoledì 24 Aprile 2019


LA PAROLA DEL GIORNO
Mercoledì 24 Aprile 2019
S. Fedele da Sigm.; S. Maria di Cleofa

Ottava di Pasqua At 3,1-
Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.





CANTO AL VANGELO (Sal 118,24)
Alleluia, alleluia.
Questo è il giorno fatto dal Signore:
rallegriamoci ed esultiamo.

Alleluia.


PREGHIERA DEL MATTINO 

Signore, cammina con noi, con tutti coloro che sono oggi in cammino, delusi e inconsolabili, con i sogni distrutti. Signore, ascolta le nostre lamentele, e quelle di coloro che non hanno fiducia nell'avvenire. Signore, pronuncia la parola della quale possiamo fidarci, in modo tale che i nostri cuori scoraggiati si accendano e noi osiamo avere fiducia nelle vie di Dio.


IL SANTO VANGELO 

Riconobbero Gesù nello spezzare il pane.
+ Dal Vangelo secondo Luca 24,13-35
Ed ecco, in quello stesso giorno, , due erano in cammino per un villaggio di nome èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l'hanno visto». Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l'un l'altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
Parola del Signore.


SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 104) 

R: Gioisca il cuore di chi cerca il Signore. 

Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome, 

proclamate fra i popoli le sue opere. 
A lui cantate, a lui inneggiate, 
meditate tutte le sue meraviglie.
Gloriatevi del suo santo nome: 
gioisca il cuore di chi cerca il Signore. 
Cercate il Signore e la sua potenza, 
ricercate sempre il suo volto.
Voi, stirpe di Abramo, suo servo, 
figli di Giacobbe, suo eletto. 
è lui il Signore, nostro Dio: 
su tutta la terra i suoi giudizi. 
Si è sempre ricordato della sua alleanza, 
parola data per mille generazioni, 
dell'alleanza stabilita con Abramo 
e del suo giuramento a Isacco.


PREGHIERA DELLA SERA 

Resta con noi, Signore, quando la luce sparisce e le tenebre calano. Resta vicino a noi a tavola, a casa, così che i nostri occhi si aprano, e noi ti riconosciamo. Resta vicino a noi affinché formiamo una sola comunità che condivida la tua parola e il tuo pane di vita.



Proverbi dal mondo:Mercoledì, 24 Aprile 2019
«Chi non sa comprendere uno sguardo, non potrà capire lunghe spiegazioni (Arabia)»

Una pillola di saggezza al giorno! La tua cura quotidiana per lo spirito ...

Una proposta per ..."vivere"... la Parola!
Lo affermava già san Giovanni Maria Vianney a proposito di una persona che era morta suicida: «Tra il ponte e il fiume, esiste l'abisso della misericordia di Dio».

Non disperare al punto di tentare qualcosa contro il tuo stesso corpo. Siamo templi dello Spirito Santo, abitazione di Dio.
Accadde oggi: (1821) 

Manzoni inizia la stesura di Fermo e Lucia




domenica 21 aprile 2019

Domenica, 21 Aprile 2019 PASQUA – RISURREZIONE DEL SIGNORE:


Domenica 21 Aprile 2019 S. Anselmo
PASQUA – RISURREZIONE DEL SIGNORE
At 10(sera: Lc 24,13-35)
Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo.




CANTO AL VANGELO (cf. 1Cor 5,7-8)
Alleluia, alleluia.
Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato:
facciamo festa nel Signore.
Alleluia.


PRIMA LETTURA

Noi abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti.
Dagli Atti degli Apostoli 10,34a.37-43
In quei giorni, Pietro prese la parola e disse: «Voi sapete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nàzaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui. E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nella regione dei Giudei e in Gerusalemme. Essi lo uccisero appendendolo a una croce, ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che si manifestasse, non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti. E ci ha ordinato di annunciare al popolo e di testimoniare che egli è il giudice dei vivi e dei morti, costituito da Dio. A lui tutti i profeti danno questa testimonianza: chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati per mezzo del suo nome».
Parola di Dio.


SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 117)
R: Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo.
Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Dica Israele:

«Il suo amore è per sempre».
La destra del Signore si è innalzata,
la destra del Signore ha fatto prodezze.
Non morirò, ma resterò in vita
e annuncerò le opere del Signore.
La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d'angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi. 


SECONDA LETTURA


Cercate le cose di lassù, dove è Cristo

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési 3,1-4
Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra. Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria.
Parola di Dio.
SEQUENZA 

Alla vittima pasquale, s'innalzi oggi il sacrificio di lode.
L'agnello ha redento il suo gregge,
l'Innocente ha riconciliato noi peccatori col Padre.
Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa.
"Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via?".
"La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni, il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto; e vi precede in Galilea".
Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso, portaci la tua salvezza.



SANTO VANGELO

Egli doveva risuscitare dai morti.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni 20,1-9
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all'altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.Parola del Signore


OMELIA

La principale domenica di tutto l'anno liturgico celebra un evento straordinario e decisivo nella Storia dell'umanità: la risurrezione di Gesù Cristo. "Questo è il giorno di Cristo Signore, alleluia". I testi biblici indicati per la liturgia eucaristica del giorno costituiscono testimonianze certe sulla presenza del Risorto. Gli Atti degli Apostoli trasmettono la predicazione di Pietro che ricorda la testimonianza dei profeti: "Chiunque crede in lui ottiene la remissione dei peccati per mezzo del suo Nome". Davvero la salvezza è stata attuata grazie al sacrificio del Signore. Ai Colossesi, Paolo indica una strada: "Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio; pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra". Il cambiamento di impostazione di vita è totale e definitivo. Ai cristiani di Corinto, l'apostolo canta: "Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato... Celebriamo dunque la festa non con il lievito vecchio, né con lievito di malizia e di perversità, ma con azzimi di sincerità e di verità". L'invito è categorico: riflettendo sulla propria fragilità, il battezzato avverte l'urgenza della conversione, e ringrazia Dio per il dono della liberazione. Con l'antica sequenza "Victimae paschali laudes", si propone: Alla vittima pasquale s'immoli oggi il sacrificio di lode. L'agnello ha redento il suo gregge, l'Innocente ha riconciliato noi peccatori col Padre. I brani del vangelo riferiscono l'avvenuto miracolo: il sepolcro è vuoto; Gesù è risorto. La buona notizia si trasmette rapidamente. La fede della Chiesa non si stanca mai di contemplare in adorazione l'attuazione del progetto di salvezza. Ogni battezzato è davvero un uomo nuovo, che partecipa al dono della risurrezione con una adesione libera e cosciente, con un impegno di vita nuova, nello Spirito santo. I numerosi testi biblici proclamati nella Veglia pasquale sono un riassunto delle principali tappe della Storia sacra, che è orientata verso la nascita del nuovo Popolo di Dio. (Padri Silvestrini)

MEDITAZIONE

La Chiesa del mattino di Pasqua è prima di tutto un piccolo gruppo di donne che, partendo "di buon mattino" per vedere un sepolcro e imbalsamare un cadavere, scoprono all'improvviso che non devono più cercare fra i morti colui che è vivo... e se ne ritornano in tutta fretta, portando la gioiosa notizia agli apostoli e ai discepoli. Prime a cercare Gesù dopo la tragedia del Golgota, prime ad incontrarlo vivo, prime ad ascoltarne la parola di pace e l'appello all'evangelizzazione, esse formano la prima comunità pasquale. In esse è appena nata la gioia di credere e di dire che Gesù è risuscitato... La Chiesa del mattino di Pasqua è questa donna peccatrice perdonata che piange accanto a una tomba vuota poiché qualcuno, crede, ha portato via il corpo crocifisso del Signore. Poiché non vi è davvero più Gesù vivo, che ella possa almeno stargli vicino da morto! Che almeno le sia permesso di spandere un'ultima volta su di lui il più prezioso dei suoi profumi e asciugarlo con i suoi capelli! Ma ecco che viene qualcuno. Parla... "Perché piangi? Cosa cerchi?". Strana risonanza di domande così banali. Ciò nonostante ella non riconosce Gesù. Se sei tu che l'hai portato via, dimmi dove lo hai messo. è solo quando escono dalle labbra dello straniero le due sillabe del suo nome che il velo si alza. "Gesù le dice: Maria! Lei si volta e dice: Rabbuni!". Primo grido della fede pasquale. Prima professione di fede cristiana. Il credo della Chiesa nel suo scaturire! Ma subito la prima prova. Maria Maddalena vorrebbe proprio trattenere colui la cui assenza l'aveva straziata. Impara che bisogna rinunciarvi. è in altro modo ch'ella rimarrà nell'intimità del maestro amato. "Non mi trattenere!". Compaiono allora, già inseparabili, la prima catechesi e il primo invio in missione. "Va' dai miei fratelli e di' loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro". è questa espressione straordinaria che riassume tutta la testimonianza apostolica: "Ho visto il Signore ed ecco ciò che mi ha detto!".
La Chiesa del mattino di Pasqua è questo gruppo di uomini, ancora divisi, quasi tutti scettici davanti a queste parole che prendono per un delirio. Come potrebbero credere? Come potrebbero anche solo immaginare la risurrezione di Gesù? Non solo colui che hanno seguito è morto, ma è morto sconfessato, sconfessato dal popolo, dai rappresentanti della Chiesa, e, apparentemente, da Dio stesso! Gesù si è sbagliato. Essi si sono sbagliati. "Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele!". La loro speranza è morta... Ciò nonostante, essi si recano al sepolcro. "Ciò che essi vedono corrisponde a quello che avevano detto le donne. Ma lui non lo vedono". Allora? La Chiesa del mattino di Pasqua sono Pietro e Giovanni, i primi discepoli del gruppo degli apostoli. Alle parole di Maria Maddalena, corrono "tutti e due insieme verso il sepolcro". "Il discepolo che Gesù amava, arriva per primo". Ma non entra. Lascia la precedenza a colui che Gesù aveva scelto per prendere il comando del gruppo dei dodici. Già primo nell'affetto si inchina davanti al primo nella missione. "Lo segue: entra e crede". La Chiesa del mattino di Pasqua è Maria, la madre del Signore. Nella casa dove, a richiesta di Gesù agonizzante, Giovanni l'ha accolta dalla vigilia, ella spera contro ogni speranza, con il cuore trafitto, ma in pace. "Fiat!". Ma ecco che la notizia la raggiunge: notizia degli angeli, notizia del sepolcro vuoto, notizia del giardiniere. Ella non ha bisogno di vedere, di sentire, di toccare. Subito, capisce che Dio ha esaudito il grido del suo unico Figlio, e che lei è divenuta la madre di questo popolo immenso di discepoli che Gesù ama come suoi fratelli. Gioia, gioia, pianti di gioia. Allegria grazie a Dio, suo salvatore. Il Magnificat della sua giovinezza non smetterà più di risonare in lei e in tutta la Chiesa per generazioni e generazioni... Chiesa della mattina di Pasqua, come amo i tuoi primi passi, così timidi, così malfermi. Fragile farfalla che esce dalla crisalide, non puoi ancora dispiegare nell'azzurro le tue ali multicolori. Ti occorrerà attendere il gran vento della Pentecoste per prendere il volo. In queste prime ore della settimana pasquale la tua sicurezza emerge appena dal dubbio, la tua pace dall'angoscia e la tua gioia dalle lacrime. Ma già, Chiesa dei poveri ai quali appartiene il Regno e dei cuori puri che vedono Dio, Chiesa di Pietro, di Giovanni e dei loro compagni, Chiesa di Maria, tua madre attenta e devota, tu sei la Chiesa del Cristo risuscitato, la Chiesa del Salvatore del mondo, la Chiesa dell'eterno alleluia!
Card. ALBERT DECOURTRAY


Proverbi dal mondo:
«L'umiltà conduce alla grandezza (Arabia)»

Una pillola di saggezza al giorno! 
La tua cura quotidiana per lo spirito

Una proposta per ..."vivere"... la Parola!
Possiamo chiamare Dio col nome di Padre solamente quando chiamiamo tutti gli uomini, senza distinzioni, col nome di fratelli.
Come un'unica famiglia, Dio ci ama senza distinzioni. Comincia col fare lo stesso e sarai capace di assomigliare sempre più al Creatore.
Ricorrenza di oggi: Giornata della Terra






venerdì 19 aprile 2019

20 Aprile 2019 Giorno liturgico di oggi Sabato Santo


Giorno liturgico di oggi Sabato Santo
di Redazione -19 Aprile 2019

Nel Sabato Santo predomina il silenzio, il raccoglimento, la meditazione, per Gesù che giace nel sepolcro; poi verrà la gioia della sera con la Veglia Pasquale e con la Resurrezione di Cristo, Figlio di Dio.




Sabato Santo          


Preghiere del mattino papaboys 

Nella Settimana Santa della Liturgia cristiana, che va dalla Domenica delle Palme alla Domenica di Pasqua, vi sono tre giorni che primeggiano per la loro solennità ed unicità, ed è il “Triduo Pasquale”. In questi si commemora la crocifissione, sepoltura e Resurrezione di Gesù Cristo ed incomincia con la Messa vespertina del Giovedì Santo, prosegue con i riti del Venerdì Santo. Al suo centro c’è la Veglia pasquale e si chiude ai Vespri della Domenica di Pasqua.

Se nel Giovedì Santo predomina la solennità dell’istituzione dell’Eucaristia, dell’istituzione del Sacerdozio e della Chiesa di Cristo. Nel Venerdì Santo predomina la mestizia, il dolore e la penitenza, nel ricordare la Passione e morte di Gesù, con la sua sepoltura. In questo caso nel Sabato Santo invece predomina il silenzio, il raccoglimento, la meditazione, per Gesù che giace nel sepolcro.

Poi verrà la gioia della Domenica di Pasqua con la sua Resurrezione, ma nel sabato incombe il silenzio del riposo della morte.

La nostra meditazione 


Andiamo col pensiero, alla disperazione e disorientamento degli Apostoli e degli amici di Gesù. Dopo averlo seguito nei suoi itinerari in Galilea, assistito ai suoi prodigi, ascoltato i suoi insegnamenti, così pieni di speranza e innovativi per quell’epoca. L’avevano visto poi morire così tragicamente, senza che qualcosa o qualcuno, tanto meno Lui stesso, abbia bloccato questo ingiusto e assurdo evento.

Tutto prenderà poi un’altra luce. Il peso che opprime il loro animo si trasformerà in gioia e sollievo, alla notizia della Sua Resurrezione, ma il Sabato, cioè il giorno dopo la morte, che per gli Ebrei era il giorno sacro e del più assoluto riposo. Resterà cupo e pieno di sgomento per loro, che ignoravano ciò che sarebbe avvenuto dopo.

Ma nella liturgia, non sempre è stato così, a partire dal IV secolo in alcuni luoghi, in questo giorno i candidati al Battesimo (Catecumeni), facevano la loro pubblica professione di fede, prima di venire ammessi nella Chiesa, rito che avveniva poi nella Veglia di Pasqua.
Verso il XVI secolo, si cominciò con un’anticipazione della Vigilia alla mattina del Sabato Santo, forse perché non era consigliabile stare di notte fuori casa, ad ogni modo questa anticipazione al mattino del Sabato, è durata fino agli ultimi anni Cinquanta del XX secolo.

Ricordo personalmente che la “Gloria” si “scioglieva” verso le 10-11 del mattino del sabato, con il suono delle campane, appunto “sciolte” dai legami messi la sera del Giovedì Santo.
Poi con la riforma liturgica Conciliare, tutto è ritornato come alle origini e il Sabato ha ripreso il significato del giorno della meditazione e penitenza. L’oscurità nelle chiese è totale, non vi sono celebrazioni liturgiche, né Sante Messe. L’unico giorno dell’anno che non si può ricevere la Santa Comunione, tranne nel caso di Viatico per gli ammalati gravi.


Tutto è silenzio nell’attesa dell’evento della Resurrezione

Quanto tempo restò sepolto nel sepolcro Gesù? Furono tre giorni non interi, dalla sera del Venerdì fino all’alba del giorno dopo la festa del Sabato ebraico, che è la Domenica di Pasqua, ma che per gli Ebrei era il primo giorno della settimana. In tutto durò circa 40 ore.

Bisogna dire che con la liturgia odierna, la “Veglia Pasquale” è prevista in buona parte delle nostre chiese e cattedrali, con inizio verso le 22,30-23 del sabato. La “Veglia”, madre di tutte le Veglie celebrate dalla Liturgia cristiana, pur iniziando nell’ultima ora del sabato, di fatto appartiene alla Liturgia solenne della Pasqua.

Durante la “Veglia” viene benedetto il fuoco, il ‘cero pasquale’, l’acqua battesimale. Cercando di far coincidere il canto del ‘Gloria’, con il suono delle campane a festa, verso mezzanotte. In altre zone la “Veglia” inizia verso mezzanotte e quindi la liturgia eucaristica prosegue nelle prime ore notturne.


Autore: Antonio Borrelli



ANNUNCIAMO 

«Di buon mattino,il sepolcro vuoto annuncia il trionfo della vita sulla morte. È Pasqua e la Resurrezione possa concederti la grazia di giorni lieti e sereni.» 

La Santa Pasqua…»

La festa di chi crede nella bellezza dei piccoli gesti, di chi comprende che la vita sa stupire oltre ogni aspettativa.
Che la gioia pervada i nostri cuori, ci illumini della grandezza dell’esempio dell’Altissimo e ci regali felicità inattese…»






mercoledì 17 aprile 2019

TRIDUO A GESU BAMBINO


TRIDUO A GESU BAMBINO
Gesù mio Amore
Per ottenere una grazia speciale

 



O Gesù Bambino, eccomi ad aprirti il mio cuore. Ho bisogno del tuo aiuto! Tu sei il mio tutto, mentre io sono nulla. Tu sei somma potenza, io somma indigenza; tu santità, io peccato; tu bontà infinita, io invece... Ma non disdegnare di guardare la mia nullità; muoviti a pietà di me. Non mi respingere anche se sono una creatura miserabile. Detesto le mie colpe e chiedo umilmente perdono. Sul tuo viso di fanciullo splende il più amabile sorriso e mi dice che tutto è perdonato. E poiché m'infondi confidenza, lascia che ti esponga ciò che mi ha portato ai tuoi piedi... Ti ho detto tutto, o Gesù; da te aspetto ora una parola: "Ti sia fatto come desideri". Dì questa parola onnipotente: io la sospiro e non partirò di qui se non me la farai sentire. Da te solo aspetto la grazia: la mia fede non sarà delusa. Tre Gloria. Santo Gesù Bambino, benedicimi.

 



Ti sei raffigurato, o mio Gesù, in questa immagine di Bambino per attirarci maggiormente al tuo Cuore, per farci meglio sentire il tuo amore ed infonderci confidenza; tu solo sei il nostro appog-gio. Ho sbagliato a rivolgermi in passato alle crea-ture! Troppe volte ho sperimentato l'inefficacia degli appoggi umani; la terra dà facilmente delusio-ni e amarezze. Ma ora non chiedo più nulla alle creature; tutto aspetto da te. Chi di te più potente, chi più compassionevole?... Con la tua promessa "Io vi favorirò" ci dici, o Bambino, che vuoi essere munifico con noi e in maggior misura quanto più ti ameremo. Io promet-to di amarti ogni giorno di più; voglio servirti in avvenire con fedeltà. Dà dunque una risposta benigna alla mia richiesta. Te la presenta la tua Madre Santissima. Per la sua intercessione, per i meriti della tua divi-na infanzia concedimi ciò che ti chiedo. Tre Gloria. Santo Gesù Bambino, ascoltami.


PREGHIERA A GESU' BAMBINO


Asciuga, Bambino Gesù, le lacrime dei fanciulli!
Accarezza il malato e l’anziano!
Spingi gli uomini
a deporre le armi
e a stringersi in un universale abbraccio di pace!
Invita i popoli,
misericordioso Gesù,
ad abbattere i muri
creati dalla miseria
e dalla disoccupazione,
dall’ignoranza
e dall’indifferenza,
dalla discriminazione e dall’intolleranza.
Sei tu,
Divino Bambino di Betlemme,
che ci salvi,

liberandoci dal peccato.
Sei tu il vero e unico Salvatore,
che l’umanità spesso cerca a tentoni.
Dio della pace,
dono di pace

per l’intera umanità, vieni a vivere
nel cuore di ogni uomo e di ogni famiglia.
Sii tu la nostra pace
e la nostra gioia!


Giovanni Paolo II





Hai detto, o Gesù: "Qualunque cosa domanderete nella preghiera, abbiate fede di conse-guirla e l'otterrete". è la condizione per godere dei tuoi benefici: credere nella tua potenza e nella tua bontà. Io ho questa fede, o celeste Bambino. Per questo mi rivol-go a te nelle angustie che mi aflliggono e non dubi-to di ottenere la grazia implorata, qualora non sia di ostacolo al mio vero bene e contraria al tuo beneplacito. Sono ancora tue, o Gesù le parole: "Doman-date e riceverete; bussate e vi sarà aperto". Fiducio-so nella tua promessa, non mi stanco di bussare alla porta del tuo amore. Non tardare, o Gesù Bambino, ad aprirmi i tesori del tuo cuore per far gustare anche a me quell'effusione di bontà e di potenza che consolò tanti altri. Accordami presto la grazia che domando e canterò i trionfi della tua misericordia. Così sia. Tre Gloria Patri.Santo Gesù Bambino, esaudiscimi.






martedì 16 aprile 2019

Il Vangelo del Martedi'16 Aprile 2019


Martedì 16 Aprile 2019
S. Bernardetta Sourbirous; S. Benedetto G. Labre
Settimana Santa.Is 49,
La mia bocca, Signore, racconterà la tua salvezza.




CANTO AL VANGELO
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Salve, nostro Re, obbediente al Padre:
sei stato condotto alla croce,
come agnello mansueto al macello.
Lode e onore a te, Signore Gesù!



SANTO VANGELO 
Uno di voi mi tradirà… Non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni 13,21-33.36-38
In quel tempo, mentre era a mensa con i suoi discepoli, Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». I discepoli si guardavano l'un l'altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Rispose Gesù: «è colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto». Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte. Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire». Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi». Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!». Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte».
Parola del Signore.

PREGHIERA DEL MATTINO 

Padre, tu hai offerto il tuo Figlio unigenito come vittima del tradimento per operare la nostra redenzione. Concedici di identificarci con tutte le vittime, di sperare il perdono di tutti i traditori e di lodarti per la meravigliosa provvidenza per mezzo della quale tutte le cose, per chi ti ama, procedono verso il bene. Signore, nella tua passione, tu, che sei l'amore, sei stato tradito dal segno stesso dell'amicizia. Liberaci dal vizio; purificaci da una virtù finta, perché, come il ladrone pentito, ci confessiamo a te. Ricordati di noi quando verrai nella tua potenza regale.




PRIMA LETTURA  
Io ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza fino all'estremità della terra.
Dal libro del profeta Isaia 49,1-6
Ascoltatemi, o isole, udite attentamente, nazioni lontane; il Signore dal seno materno mi ha chiamato, fino dal grembo di mia madre ha pronunciato il mio nome. Ha reso la mia bocca come spada affilata, mi ha nascosto all'ombra della sua mano, mi ha reso freccia appuntita, mi ha riposto nella sua farètra. Mi ha detto: «Mio servo tu sei, Israele, sul quale manifesterò la mia gloria». Io ho risposto: «Invano ho faticato, per nulla e invano ho consumato le mie forze. Ma, certo, il mio diritto è presso il Signore, la mia ricompensa presso il mio Dio». Ora ha parlato il Signore, che mi ha plasmato suo servo dal seno materno per ricondurre a lui Giacobbe e a lui riunire Israele – poiché ero stato onorato dal Signore e Dio era stato la mia forza –, e ha detto: «è troppo poco che tu sia mio servo per restaurare le tribù di Giacobbe e ricondurre i superstiti d'Israele. Io ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza fino all'estremità della terra».
Parola di Dio.




SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 70)
R: La mia bocca, Signore, racconterà la tua salvezza.
In te, Signore, mi sono rifugiato,
mai sarò deluso.
Per la tua giustizia, liberami e difendimi,
tendi a me il tuo orecchio e salvami. R.
Sii tu la mia roccia,
una dimora sempre accessibile;
hai deciso di darmi salvezza:
davvero mia rupe e mia fortezza tu sei!
Mio Dio, liberami dalle mani del malvagio. R.
Sei tu, mio Signore, la mia speranza,
la mia fiducia, Signore, fin dalla mia giovinezza.
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
dal seno di mia madre sei tu il mio sostegno. R.
La mia bocca racconterà la tua giustizia,
ogni giorno la tua salvezza,
che io non so misurare.
Fin dalla giovinezza, o Dio, mi hai istruito
e oggi ancora proclamo le tue meraviglie. R.



OMELIA 
Dopo le accese polemiche con i suoi indomabili nemici, ci saremmo aspettato il tradimento da uno di loro: da tempo erano nell'aria minacce di morte, avevano tentato ripetutamente di trarlo in inganno, di coglierlo in fallo. Avviene però che il traditore è a mensa con Lui, è lì tra i suoi a condividere una intimità già dissacrata con i cupi pensieri, a fingere una fedeltà già tradita nel cuore. C'è tanta amarezza in ogni tradimento perché è l'offesa peggiore all'amore, all'amicizia, alla fedeltà. Aveva ragione il salmistra a dire con profonda delusione: «Se mi avesse insultato un nemico, l'avrei sopportato; se fosse insorto contro di me un avversario, da lui mi sarei nascosto. Ma sei tu, mio compagno, mio amico e confidente; ci legava una dolce amicizia, verso la casa di Dio camminavamo in festa». Comprendiamo la profonda commozione del Signore: una dei suoi, un commensale, uno a cui aveva riservato stima e fiducia particolari, ora è in preda a satana. Ingoia un boccone e poi s'immerge nel buio della notte. Come è triste quella notte senza luce! Come è turbata quella cena! Che brutta esperienza uscire dalla Luce e immergersi delle tenebre. Gesù però scandisce già la sua vittoria su quelle tenebre: «Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato, e anche Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito». Uno dei discepoli esce e si distacca da Gesù, ma un altro in atteggiamento di amore e di tenerezza posa il capo sul petto di Gesù. Alla trama di morte, già in atto, fa riscontro l'annuncio della glorificazione del Padre e del Figlio. Il piano divino di salvezza sta per compiersi, la redenzione è già in atto, la vittoria sul male e sul peccato troverà il suo sigillo nella ascensione al cielo. Il tutto suono come un addio, ma poi lo stesso Gesù dirà «vado a prepararvi un posto». L'impazienza si Pietro è frenata dalla dichiarazione della sua fragilità e sui suoi rinnegamenti: non può essere la presunzione umana a far cambiare i progetti al buon Dio. Le promesse di fedeltà devono essere prima irrorate dallo Spirito per poter trovare l'attuazione nel momento della prova. (Padri Silvestrini)

PREGHIERA DELLA SERA  

Mi duole, Signore, di non aver saputo essere tuo docile servo in questa giornata. La mia fede ha esitato. Non ho saputo dar da mangiare a mio fratello affamato, non vedendo te in lui; non ho dato nulla a chi ne aveva bisogno, non scoprendo in lui la tua immagine divina. Domani sarà un altro giorno e vorrei fare ciò che non sono riuscito a fare oggi. Perdona i miei peccati. Perdona la superbia del credere di aver agito come dovevo: se anche così fosse, fa' che non me ne attribuisca il merito, ma sappia sempre riconoscere con umiltà di aver fatto solo ciò che dovevo.




Proverbi dal mondo:Martedì, 16 Aprile 2019
«Un sorriso ti farà guadagnare più di dieci anni della tua vita (Cina)»
Una proposta per ..."vivere"... la Parola!
La vera libertà interiore non si attua senza dolore e senza sofferenza.
E come lacerarsi il petto perché ne possa emergere l'essere umano che giace prigioniero nelle profondità del nostro essere.
Abbi il coraggio di tentare!
... Una pillola di saggezza al giorno! La tua cura quotidiana per lo spirito ...

Accadde oggi: (1924) - Fondata la Metro Goldwyn Mayer.



venerdì 12 aprile 2019

Il Vangelo del Sabato 13 Aprile 2019


LA PAROLA DEL GIORNO
S. Giulio I; S. Zeno; S. Giuseppe Moscati
Della 5° settimana di Quaresima.
Nell’angoscia ti invoco: salvami, Signore.




IL SANTO VANGELO

Cercavano di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni 10,31-42
In quel tempo, i Giudei raccolsero delle pietre per lapidare Gesù. Gesù disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre: per quale di esse volete lapidarmi?». Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un'opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio». Disse loro Gesù: «Non è forse scritto nella vostra Legge: "Io ho detto: voi siete dèi"? Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio – e la Scrittura non può essere annullata –, a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo voi dite: "Tu bestemmi", perché ho detto: "Sono Figlio di Dio"? Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non credete a me, credete alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me, e io nel Padre». Allora cercarono nuovamente di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani. Ritornò quindi nuovamente al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava, e qui rimase. Molti andarono da lui e dicevano: «Giovanni non ha compiuto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero». E in quel luogo molti credettero in lui.
Parola del Signore.


S. Giulio I; S. Zeno; S. Giuseppe Moscati

«Non si conosce il valore dei denti finché durano (India)»
Una pillola di saggezza al giorno! La tua cura quotidiana per lo spirito

Una proposta per ..."vivere"... la Parola!
La diffidenza è di solito un peso troppo gravoso, persino per i più forti.
Una volta infranta, la fiducia tarda a ricostituirsi. Ma non scoraggiarti, riprendere fiducia è possibile.

Accadde oggi: (1961) - Primo uomo nello spazio



mercoledì 10 aprile 2019

Il Figlio dell'uomo, allora conoscerete che Io Sono


La Parola del Giorno
Martedì 9 Aprile 2019
S. Demetrio; S. Liborio; B. Antonio Pavoni
5.a di Quaresima Nm 21,4
Signore, ascolta la mia preghiera.




CANTO AL VANGELO (cf. Gv 3,16) 
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Il seme è la parola di Dio,
il seminatore è Cristo:

chiunque trova lui, ha la vita eterna.
Lode e onore a te, Signore Gesù!


IL SANTO VANGELO


Avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora conoscerete che Io Sono.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni 8,21-30
In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire». Dicevano allora i Giudei: «Vuole forse uccidersi, dal momento che dice: "Dove vado io, voi non potete venire"?». E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati». Gli dissero allora: «Tu, chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che io vi dico. Molte cose ho da dire di voi, e da giudicare; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo». Non capirono che egli parlava loro del Padre. Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite». A queste sue parole, molti credettero in lui.

Parola del Signore.





PREGHIERA

Accogli, Signore, questa vittima di riconciliazione,
perdona le nostre colpe, e guida i nostri cuori vacillanti sulla via del bene. Per Cristo nostro Signore.
Signore, tu che guidi e illumini il nostro cammino, insegnaci ad ascoltare la tua voce. Insegnaci a soffocare nei nostri cuori ogni ribellione contro di te. Concedici di credere nel tuo nome e di proclamarlo.




Proverbi dal mondo:
«I savi antichi avevano saggezza sottile e ingegno profondo, tanto profondo che non si riusciva a capirli (Cina)»


Una proposta per ..."vivere"... la Parola!
«Un ciottolo, col suo molto rotolare, non forma limo».
Anche tu, non startene immerso in un continuo sfrenato va e vieni. Riservati uno spazio personale, per coltivare te stesso.
Uno dei modi di volerci bene è dedicare una piccola parte della giornata alla meditazione e alla riflessione.