Visualizzazione post con etichetta Santa. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Santa. Mostra tutti i post

mercoledì 26 agosto 2020

Il Vangelo di Oggi::Tenetevi pronti.

Giovedì 27 Agosto 2020

S. Monica (m); S. Rufo; S. Narno

21.a del Tempo Ordinario

Benedirò il tuo nome per sempre, Signore



Dal Vangelo secondo Matteo 24, 42 - 51


Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi state pronti, perché nell'ora che non immaginate, il Figlio dell'uomo verrà».





PREGHIERA DEL MATTINO

Signore, oggi fammi "crescere e abbondare nell'amore vicendevole e verso tutti", che è la radice di quella santità irreprensibile che tu chiedi ad ognuno dei tuoi figli. Poiché tu non ci chiedi nulla che sia al di là delle nostre forze e poiché tu stesso sei l'amore dell'anima, liberami da ogni noia del vivere, liberami dall'"accidia", dalla tristezza che porta alla disperazione, tristezza che i Padri consideravano peccato. La tua gioia avvolga la nostra vita come una veste. Apri i nostri cuori a quella fiamma che l'acqua non può spegnere.


PRIMA LETTURA

In Cristo siete stati arricchiti di tutti i doni.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi 1Cor 1,1-9

Paolo, chiamato a essere apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Sòstene, alla Chiesa di Dio che è a Corinto, a coloro che sono stati santificati in Cristo Gesù, santi per chiamata, insieme a tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo, Signore nostro e loro: grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo! Rendo grazie continuamente al mio Dio per voi, a motivo della grazia di Dio che vi è stata data in Cristo Gesù, perché in lui siete stati arricchiti di tutti i doni, quelli della parola e quelli della conoscenza. La testimonianza di Cristo si è stabilita tra voi così saldamente che non manca più alcun carisma a voi, che aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo. Egli vi renderà saldi sino alla fine, irreprensibili nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo. Degno di fede è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione con il Figlio suo Gesù Cristo, Signore nostro!

Parola di Dio.



 

(Dal Salmo 144)

R: Benedirò il tuo nome per sempre, Signore.

Ti voglio benedire ogni giorno,

lodare il tuo nome in eterno e per sempre.

Grande è il Signore e degno di ogni lode;

senza fine è la sua grandezza. 

Una generazione narra all'altra le tue opere,

annuncia le tue imprese.

Il glorioso splendore della tua maestà

e le tue meraviglie voglio meditare. 

Parlino della tua terribile potenza:

anch'io voglio raccontare la tua grandezza.

Diffondano il ricordo della tua bontà immensa,

acclamino la tua giustizia. R.




 

CANTO AL VANGELO (cf. Mt 24,44)

Alleluia, alleluia.

Vegliate e tenetevi pronti,

perché, nell'ora che non immaginate,

viene il Figlio dell'uomo.

Alleluia.




 

VANGELO

Tenetevi pronti.

+ Dal Vangelo secondo Matteo 24,42-51

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell'ora che non immaginate, viene il Figlio dell'uomo. Chi è dunque il servo fidato e prudente, che il padrone ha messo a capo dei suoi domestici per dare loro il cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così! Davvero io vi dico: lo metterà a capo di tutti i suoi beni. Ma se quel servo malvagio dicesse in cuor suo: "Il mio padrone tarda", e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a mangiare e a bere con gli ubriaconi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l'aspetta e a un'ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli ipocriti: là sarà pianto e stridore di denti».

Parola del Signore.

 

OMELIA

È la sollecitudine alla vigilanza il richiamo forte del Vangelo di oggi. A noi non è dato di conoscere quando verrà il momento nel quale ci troveremo di fronte al Signore. E' questa l'unica cosa certa di questo Vangelo: l'incontro con il Figlio dell'uomo che verrà. Lo stimolo che abbiamo è una vita retta e costantemente rivolta a Cristo. La via che ci conduce a questo appuntamento è la nostra storia vissuta sulla terra, con le nostre incertezze e le nostre preoccupazioni. In Cristo dobbiamo trovare la forza di superare tutti questi momenti; accostiamoci a lui con fiducia ogni volta che ci sentiamo più deboli e cerchiamo, anche con l'aiuto delle grazie sacramentali, di ritrovare energie spirituali. La vigilanza alla quale ci chiama il Vangelo è proprio un appello per la nostra vita. Abbiamo anche un'altra certezza: la ricompensa sarà grande. Come è forte il nostro desiderio così sarà la gioia nella gloria eterna quando potremmo godere appieno della sua presenza. La prudenza e la vigilanza di oggi saranno poi tramutate nella gioia. La nostra vita, vissuta concretamente su questa terra con prontezza dovrà avere sempre un riferimento che non sia su questa terra ed un desiderio di eternità che sovrasta tutti i nostri piani. La

conclusione e l'incontro con il Signore non sarà allora temuto ma sarà a completamento e la soddisfazione del desiderio che abbiamo espresso con la nostra vita, sulla terra. (Padri Silvestrini)

 


PREGHIERA DELLA SERA

Signore, mentre il giorno cade, io mi raccolgo in te e ti chiedo: "Quando verrai?". Tu ci hai detto: "Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà". Queste parole accendono un grande desiderio nel mio animo. Aspetto il tuo grande sabato; a volte tendo con tutto quanto il mio essere verso la tua venuta nella gloria. Perché tardi? La conoscenza della mia miseria e la consapevolezza della tua misericordia si mescolano e fecondano un mondo di luce. Di chi potrò avere paura, dal momento che tu mi ami infinitamente? Voglio continuare ad essere rivolto verso la tua venuta, che è ancora più sicura dello spuntare del giorno dopo la notte. Mio desiderio è che tu, osservandomi nel sonno, possa dire di me: "Dorme, ma il suo cuore veglia”.


Mercoledì – 21a Tempo Ordinario


Meditazione sul Vangelo di  Mt 23,27-32

Simili a sepolcri imbiancati.

Siamo in prossimità del grande discorso escatologico di Gesù (Mt 24,1ss.) ed assistiamo ad un ultimo forte richiamo agli scribi e ai farisei ipocriti da parte del Maestro. Gli ipocriti vengono descritti con la dura immagine dei sepolcri imbiancati, ricolmi all’interno di iniquità, impurità, cupidigia, intemperanza.

Una tetra immagine di morte spirituale, che Gesù evidenzia in prossimità della propria morte, a cui allude, dicendo: «colmate la misura dei vostri padri!» (Mt 23,32). Può accadere anche a noi di nascondere le nostre debolezze, la nostra poca fede, i nostri vizi, per piacere agli altri. Finiamo così con l’assomigliare ai farisei, il cui comportamento Gesù smaschera e condanna duramente. Il Signore li paragona a sepolcri imbiancati, belli solamente dall’esterno, quasi attraenti, ma pieni di orrore. Un’estrema e meticolosa cura estetica e formale nasconde talvolta una realtà drammatica, che può riguardare il peccato. E questo risulta perfino aggravato proprio dal velo esteriore d’impeccabilità, che vorrebbe giustificare e aumentare il rifiuto dell’amore, il quale per sua natura esige, invece, una continua conversione a Dio anziché a se stessi. Con dure parole Gesù omette di rimproverare uno dei peccati più grandi, quello dell’ipocrisia che genera iniquità, acceca e colloca l’uomo  tra  “razza di vipere” (cfr. 23,33). Gesù conclude così le sue invettive contro le incoerenze del legalismo dei farisei e degli scribi  23,13-31), distribuiti dalla Liturgia della Parola in tre giorni successivi. Al tempo di Gesù essi erano colpevoli di aver serrato le porte del Regno anche ai loro connazionali. Ma la parola del Salvatore suona per noi oggi come un prolungato esame di coscienza, perché anche noi, come discepoli e fratelli, possiamo essere d’inciampo per gli altri nella ricerca di Dio. Sforziamoci invece di essere testimoni coerenti della parola di Gesù.



venerdì 18 ottobre 2019

Dal Vangelo Sabato Ottobre - Lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire.

Lectio Divina Anno 28.A di Tempo Ordinario 
Rm 4,13. Lc 12,8-12
Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza.



PREGHIERA 

Signore Dio, dammi il coraggio e la forza dello Spirito Santo. Che io sappia, in ogni circostanza della mia vita, annunciare Cristo. O Dio, dammi la tua forza per professare sempre la mia fede in Cristo e per essere sempre testimone dei valori immutabili.


PRIMA LETTURA
Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani 4,13.16-18
Fratelli, non in virtù della Legge fu data ad Abramo, o alla sua discendenza, la promessa di diventare erede del mondo, ma in virtù della giustizia che viene dalla fede. Eredi dunque si diventa in virtù della fede, perché sia secondo la grazia, e in tal modo la promessa sia sicura per tutta la discendenza: non soltanto per quella che deriva dalla Legge, ma anche per quella che deriva dalla fede di Abramo, il quale è padre di tutti noi – come sta scritto: «Ti ho costituito padre di molti popoli» – davanti al Dio nel quale credette, che dà vita ai morti e chiama all'esistenza le cose che non esistono. Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza, e così divenne padre di molti popoli, come gli era stato detto: «Così sarà la tua discendenza».
Parola di Dio.





CANTO AL VANGELO (Gv 15,26)
R. Alleluia, alleluia.
Lo Spirito della verità darà testimonianza di me, dice il Signore,
e anche voi date testimonianza.
R. Alleluia.

VANGELO
Lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire.
+ Dal Vangelo secondo Luca 12,8-12
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell'uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio. Chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato. Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».
Parola del Signore.


Vieni Santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce

PREGHIERA 

O Spirito d'Amore, insegnami ciò che devo dire. Proteggimi da me stesso e dalla mia paura. Voglio professare la mia fede in Dio e voglio lodare il suo nome. Aiutami a non cadere sul cammino che Cristo mi propone.

Meditazione sul Vangelo di Lc 12,8-12

Ascoltare lo Spirito Santo.

Nella prima lettura san Paolo continua a presentarci la figura di Abramo, nostro padre nella fede. Egli è l’esempio di uomo fedele, che crede in Dio, sperando contro ogni speranza. Perciò fu costituito “padre di tutti i popoli”. Gesù, nel vangelo, esorta i discepoli a far valere questa fede in Lui, ad accrescerla e ad essere suoi testimoni di fronte agli uomini, affinché alla fine di questa vita il Signore ci riconosca come suoi fratelli di fronte al Padre celeste. Dio ha sempre preso l’iniziativa nei confronti dell’uomo.

Al principio, quando Dio fece il cielo e la terra, fu la sua bontà ad agire liberamente creando l’uomo e la donna. Quando ha scelto i patriarchi, Noè, Abramo, Isacco, Giacobbe, eccetera, lo ha fatto sempre di sua iniziativa, con un atto di amore e generosità. In tutta la storia della salvezza è Dio che “scende” per cercare l’uomo, per rivendicare da lui il suo amore. E come il Creatore ha sempre magnanimamente cercato l’uomo, allo stesso modo le sue promesse sono state dettate in quella liberalità e per amore dell’uomo. L’unica cosa che Dio chiede in cambio è che l’uomo, accettando il dono della fede, vi resti coerente. E molto facile credere in Dio: l’uomo non deve fare alcuno sforzo sovraumano, basta semplicemente che apra il suo cuore al dono di Dio e accolga con amore il dono che gli viene offerto. E nonostante tutto, quante volte anche noi che riceviamo tanti doni da Dio siamo restii  a riconoscerlo come nostro Signore e Padre, perché ciò richiede da parte nostra un comportamento coerente, cioè abbandonare la via del peccato. Tale è stata la storia del rapporto tra Dio e l’uomo: un amore generoso che si offre liberamente e generosamente, ed un egoismo che esige prove, che tradisce, che idolatra che si prostituisce. Poi, l’uomo che si umilia, che chiede perdono e Dio che gli apre di nuovo le braccia per accoglierlo come un figlio. Così è stato e così sarà sempre fino alla fine dei tempi. Ma dobbiamo fare attenzione, come ci avverte Gesù, perché “chi bestemmia contro lo Spirito Santo non verrà perdonato”. Qual è la bestemmia contro lo Spirito Santo? Il non accettare, il chiudersi alla voce di Dio che sussurra alla nostra anima e al nostro spirito, il non voler riconoscere Dio come nostro Supremo Creatore e Signore.Siamo umili, siamo coerenti e sinceri con la nostra stessa natura, che spontaneamente tende a riposare in Dio. “Il mio cuore è inquieto, Signore, finché non riposerà in te” , diceva sant’Agostino. 

Nel Nome di Dio' Pace & Bene





martedì 30 luglio 2019

Dal Vangelo secondo Luca 10,38-42- Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose.

Lunedì 29 Luglio 2019
S. Marta; S. Lazzaro; S. Olaf
17.a di Tempo Ordinario
1Gv 4,7-16; Sal 33; Gv 11,19-27 opp. Lc 10,38-42
Gustate e vedete com’è buono il Signore.




PRIMA LETTURA Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi. 
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo 1Gv 4,7-16
Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. In questo si è manifestato l'amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui. In questo sta l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati. Carissimi, se Dio ci ha amati così, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri. Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l'amore di lui è perfetto in noi. In questo si conosce che noi rimaniamo in lui ed egli in noi: egli ci ha donato il suo Spirito. E noi stessi abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figlio come salvatore del mondo. Chiunque confessa che Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio. E noi abbiamo conosciuto e creduto l'amore che Dio ha in noi. Dio è amore; chi rimane nell'amore rimane in Dio e Dio rimane in lui. 
Parola di Dio. 




(Dal Salmo 33) 
R. Gustate e vedete com'è buono il Signore. 
Benedirò il Signore in ogni tempo, 
sulla mia bocca sempre la sua lode. 
Io mi glorio nel Signore: 
i poveri ascoltino e si rallegrino. R. 
Magnificate con me il Signore, 
esaltiamo insieme il suo nome. 
Ho cercato il Signore: mi ha risposto 
e da ogni mia paura mi ha liberato. R. 
Guardate a lui e sarete raggianti, 
i vostri volti non dovranno arrossire. 
Questo povero grida e il Signore lo ascolta, 
lo salva da tutte le sue angosce. R. 
L'angelo del Signore si accampa 
attorno a quelli che lo temono, e li libera. 
Gustate e vedete com'è buono il Signore; 
beato l'uomo che in lui si rifugia. R. 
Temete il Signore, suoi santi: 
nulla manca a coloro che lo temono. 
I leoni sono miseri e affamati, 
ma a chi cerca il Signore non manca alcun bene. R. 



CANTO AL VANGELO (cf. Gv 8,12) 
R. Alleluia, alleluia. 
Io sono la luce del mondo, dice il Signore; 
chi segue me, avrà la luce della vita. 
R. Alleluia. 



VANGELO  
Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose. 
+ Dal Vangelo secondo Luca 10,38-42
In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t'importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c'è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta». 
Parola del Signore.

OMELIA 
Il brano evangelico, tratto da San Luca è caratterizzato dall'accoglienza del Signore. Le due sorelle, in due modi diversi accolgono lo stesso Gesù. L'una è preoccupata a pulire la casa e rendere accogliente l'ambiente che deve essere degno di ricevere Gesù. Maria invece è interessata ad accogliere la Parola stessa di Gesù in un atteggiamento raccolto da sua discepola. I due atteggiamenti non devono essere contrapposti, anzi possiamo unirli in un'unica esigenza per chi si accinge a partecipare alla Santa Messa. Per accogliere degnamente Gesù, nella forma Eucaristica dobbiamo prima purificare il nostro cuore. La Chiesa ci suggerisce come diventare degni di partecipare al banchetto eucaristico e richiede, quando necessario, la confessione sacramentale. In questo imitiamo Marta che pulisce la casa. E' anche importante il nostro atteggiamento che favorisca l'unione intima con Gesù. In questo, invece,imitiamo Maria che si è scelta la parte migliore. (Padri Silvestrini

PREGHIERA DELLA SERA 

Possa, Signore, la mia preghiera, come quella delle anime molto pure, non essere altro che il riflesso di te, che a te ritorni quando ti chini su di me. Signore, non privarmi della tua grazia, così che non cessi mai di pregarti. (André Gide)



Meditazione sul Vangelo di Gv 11,19-27
Lunedì – 17.a Tempo Ordinario – S. Marta – P

Una fede che si irrobustisce nella prova.


Oggi abbiamo la possibilità di rivalutare santa Marta e di riconoscere in lei il modello del discepolo chiamato a credere in Cristo, anche nel momento della prova. La sua professione di fede, infatti, anticipa il credo della Chiesa nel Signore risorto. La morte dell’amico Lazzaro che Gesù – come gli rimprovera amichevolmente Marta – avrebbe potuto impedire, diventa l’evento dal quale partire per “glorificare Dio e suo Figlio”, Gesù Cristo, ed ottenere che “i discepoli credano in lui”. Anche in questo viene anticipata la fede fondante della Chiesa nel Signore crocifisso e risorto. Marta ha già un inizio di fede: crede che Gesù, in quanto uomo di Dio avrebbe potuto allontanare la morte dal fratello Lazzaro, come avevano fatto Elia ed Eliseo nell’Antico Testamento. E credeva, come insegnavano i farisei del tempo, che Lazzaro sarebbe risorto «nell’ultimo giorno». Gesù s’inserisce in questo nucleo di fede e chiede all’amica e discepola di credere prima ancora che il fratello esca dalla tomba, che Lui è già, “al presente”, «la risurrezione e la vita». Di crederlo anche di fronte all’evidenza della morte, in modo da «vedere [in tutto ciò] la gloria di Dio». È quanto chiede anche a noi la Chiesa, quando perdiamo una persona cara. Non dobbiamo trattenere le lacrime, dato che Gesù ha pianto davanti alla tomba dell’amico; abbiamo anche il diritto, come hanno fatto Marta e Maria, di chiedere conto al Signore di quello che ci è accaduto, ma poi dobbiamo credere in Lui e affidargli i nostri cari defunti perché con Lui abbiano «la risurrezione e la vita».
Pace & Bene


Preghiera finale

Signore, chi abiterà nella tua tenda? 
Chi dimorerà sul tuo santo monte? 
Colui che cammina senza colpa, 
agisce con giustizia e parla lealmente. (Sal 14)



lunedì 22 luglio 2019

Dal Vangelo secondo Giovanni 20,1-2.11-18 CATTOLICO

Santa Maria Maddalena, festa



Cantico dei Cantici 3,1-4a.
Così dice la sposa:
“Sul mio letto, lungo la notte, ho cercato
l’amato del mio cuore;
l’ho cercato, ma non l’ho trovato.
“Mi alzerò e farò il giro della città;
per le strade e per le piazze;
voglio cercare l’amato del mio cuore”.
L’ho cercato, ma non l’ho trovato.
Mi hanno incontrato le guardie che fanno la ronda:
“Avete visto l’amato del mio cuore?”.
Da poco le avevo oltrepassate,


Salmi 63(62),2.3-4.5-6.8-9.
O Dio, tu sei il mio Dio, all’aurora ti cerco,
di te ha sete l’anima mia,
a te anela la mia carne,
come terra deserta, arida, senz’acqua.

Così nel santuario ti ho cercato,
per contemplare la tua potenza e la tua gloria.
Poiché la tua grazia vale più della vita,
le mie labbra diranno la tua lode.

Così ti benedirò finché io viva,
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Mi sazierò come a lauto convito,
e con voci di gioia ti loderà la mia bocca.

A te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all’ombra delle tue ali.
A te si stringe l’anima mia
e la forza della tua destra mi sostiene.



Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 20,1-2.11-18.
Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand’era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro.

Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».

Maria invece stava all’esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù.

Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto».

Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù.

Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo».

Gesù le disse: «Maria!». Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: «Rabbunì!», che significa: Maestro!

Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma và dai miei fratelli e dì loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro».

Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli: «Ho visto il Signore» e anche ciò che le aveva detto.


Parola del Signore…

Riflessione

Gesù non è stato riconosciuto dalla persona che più Lo aveva amato, dopo la Madre Santissima, e che a Lui doveva la guarigione da una immoralità illimitata e la liberazione dei demoni dal suo corpo. Maria Maddalena sorella di Lazzaro e Marta ha condotto per diversi anni una vita dissoluta, fino a diventare una prostituta per svago... A Lei non occorreva denaro, la sua famiglia possedeva ricchezze.

In questo caso vediamo che la vita altamente peccaminosa ha permesso ai diavoli di prendere il possesso del suo corpo, diventando una posseduta, vivendo in lei e togliendole ogni possibilità umana di ravvedersi. Con il tempo trascorso nei peccati gravissimi, aumentava il pesante carico dei peccati commessi da Maria Maddalena e gli scandali.

Le testimonianze degli esorcisti sono chiare sulla presenza dei diavoli nelle persone possedute. Non solamente avvengono per le fatture e le potenti maledizioni dei cattivi, le cause sono anche le sedute spiritiche, le frequentazioni di maghi e fattucchiere, l’odio verso altri, le opere vendicative, la personale dedizione all’occultismo, i peccati gravi ripetuti e non confessati.

Il cattolico che non si confessa e legge queste cause non rimane contento, ma queste sono alcune delle cause delle possessioni diaboliche.

Maria Maddalena era risoluta e sfrontata quando si allontanò dalla casa paterna, un agire che oggi rientra nella norma, a quel tempo suscitava un grande scandalo. Ella non controllava le tentazioni sessuali, era in balìa del Male e la mente sconvolta non le permetteva di pregare Dio e di superare gli impulsi carnali.

Chi non prega è sempre vinto dalle tentazioni, la sua vita scivola di continuo verso il buio delle tenebre e della confusione.

Con i peccati si distrugge l’armonia interiore, l’equilibrio voluto da Dio, mentre i cristiani che praticano il rinnegamento, ricevono abbondanti Grazie.

Chi sostiene che oggi è difficile non peccare di continuo per quello che offre la società, sbaglia e lo dice il Vangelo. «Tutto è possibile per chi crede» (Mc 9,23). Chi chiede umilmente a Gesù la forza superiore alle tentazioni che patisce e il suo aiuto per vincerle, riesce davvero a superare qualsiasi seduzione!

Ogni volta che si vince una tentazione sessuale, nel cristiano aumenta la Grazia di Dio, si diventa sempre più simili a Lui.

Se Maria Maddalena avesse pregato bene, non sarebbe giunta a fare la prostituta.

Dopo la sua conversione ottenuta per le preghiere di Lazzaro e Marta ma promessa da Gesù in largo anticipo, Maria Maddalena divenne una grande Santa per l’amore totale verso il Signore, vedendolo come suo Salvatore e Guaritore.

Non solo si è convertita, Ella ha scoperto il Volto di Dio e Lo ha adorato intensamente. Visse per osservare la Parola di Gesù e si elevò nella santità.

Gesù a casa di Simone il fariseo spiegò il motivo del perdono dei peccati della donna che gli baciava i piedi ed era Maria Maddalena.

«Vedi questa donna? Sono entrato nella tua casa e tu non m'hai dato l'acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi. Per questo ti dico: Le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco, ama poco» (Lc 7,44-47).

S’intende che ha molto amato Gesù, un purissimo amore che ha cancellato tutti i suoi vergognosi peccati. Tanto è capace di compiere l’amore e quando avviene la vera conversione si rimane meravigliati nel percepire una pace intensa, una gioia interiore presente anche quando si soffre.

Maria Maddalena vinta dalla Grazia, comprese l’abisso in cui era finita, si rinnegò e riuscì a cambiare vita, mortificando l’amor proprio.

Nella Santa di oggi troviamo quei passaggi indispensabili per mettere al primo posto Gesù, continuando a vivere la vita ordinaria ma in modo straordinario. Questo è sempre possibile se l’intenzione è pura e si ricerca sinceramente la gloria di Dio. Bisogna principalmente rinnegare la gloria umana.

Questo ha compiuto Santa Maria Maddalena e le lacrime effuse quando cercava inconsolabilmente Gesù morto, testimoniano la sua grandeFede. 

La Santa è forse tra i comuni mortali la testimone principale dell’Amore di Dio, capace di trasformare una prostituta in una grande Santa.

Gesù apparve a Maria Maddalena perché Ella era riuscita ad adorare il Signore rinnegandosi pienamente. Questa è la vera prova dell’amore.

Tutti i Santi hanno lottato ottenendo risultati meravigliosi. Occorre decisione e molta spiritualità per mortificare e dominare l’orgoglio!

1 Ave Maria per Padre Giulio






domenica 28 aprile 2019

Lunedi' 29 Aprile : Santa Caterina da Siena, patrona d'Italia e d'Europa

Santa Caterina da Siena, patrona d'Italia e d'Europa - Preghiere e vita.


Ieri si è conclusa la Novena alla Santa (20/28-Aprile)

 Preghiera a Santa Caterina da Siena

O sposa del Cristo, fiore della patria nostra. Angelo della Chiesa sii benedetta.

Tu amasti le anime redente dal Divino tuo Sposo: come Lui spargesti lacrime sulla Patria diletta; per la Chiesa e per il Papa consumasti la fiamma di tua vita.

Quando la peste mieteva vittime ed infuriava la discordia, tu passavi Angelo buono di Carità e di pace. Contro il disordine morale, che ovunque regnava, chiamasti virilmente a raccolta la buona volontà di tutti i fedeli.
Morente tu invocasti sopra le anime, sopra l'Italia e l'Europa, sopra la Chiesa il Sangue prezioso dell'Agnello.
O Caterina Santa, dolce sorella patrona Nostra, vinci l'errore, custodisci la fede, infiamma, raduna le anime intorno al Pastore.
La Patria nostra, benedetta da Dio, eletta da Cristo, sia per la tua intercessione vera immagine della Celeste nella carità nella prosperità, nella pace.
Per te la Chiesa si estenda quanto il Salvatore ha desiderato, per te il Pontefice sia amato e cercato come il Padre il consigliere di tutti.
E le anime nostre siano per te illuminate, fedeli al dovere verso L'Italia, l'Europa e verso la Chiesa, tese sempre verso il cielo, ne Regno di Dio dove il Padre, il Verbo il Divino amore irradiano sopra ogni spirito eterna luce, perfetta letizia. Amen.

Preghiera di Santa Caterina per la Chiesa

O Padre eterno,
i servi tuoi chiamano a te misericordia:
rispondi loro dunque.
lo so bene che la misericordia ti è propria,

e non la puoi togliere a chi te la domanda.
Essi bussano alla porta della Verità tua, l'Unigenito tuo Figlio.
Dunque apri, disserra e spezza i cuori induriti delle tue creature;
non per loro che non bussano, ma fallo per la tua infinita bontà
e per amore dei servi tuoi che bussano a te per loro.
E che cosa chiedono?
Il sangue di Cristo, porta e Verità tua;
perché nel sangue tu hai lavato le iniquità del peccato di Adamo.
Il sangue è nostro perché ce ne hai fatto bagno;
onde non puoi né vuoi disdire a chi te lo domanda.
Da' dunque il frutto del sangue alle tue creature,
poni nella bilancia il prezzo del sangue del tuo Figliolo,
affinché i demoni infernali non rubino le tue pecorelle.¢/font>
Oh! tu sei pastore buono,
che ci desti il Pastore vero, l’unigenito tuo Figliolo,
e del sangue ci fece bagno.
Questi è quel sangue che ti domandano come affamati i servi tuoi,
per quel sangue domandano che tu faccia misericordia al mondo
e rifiorisca la santa Chiesa tua di fiori odoriferi,
di buoni e di santi pastori.

Preghiera a Santa Caterina da Siena di PIO XII 

O Caterina santa, giglio di verginità e rosa di carità che ornasti il giardino domenicano, eroina di cristiano zelo che fosti eletta al pari di Francesco singolare Patrona d'Italia, a te noi fiduciosi ricorriamo, invocando la tua potente protezione sopra di noi e sopra tutta la Chiesa di Cristo, tuo diletto, nel cui cuore bevesti inesauribile fonte di ogni grazia e di ogni pace per te e per il mondo.
Da quel cuore divino tu derivasti l'acqua viva di virtù e concordia nelle famiglie, di onesto tratto nella gioventù, di riunione fra i popoli discordi, di rinnovazione del costume pubblico e dell'amore fraterno, compassionevole e benefico verso gl'infelici e i sofferenti, e insegnasti con l'esempio tuo a congiungere l'unione di Cristo con l'amore di patria. Se ami l'Italia e il popolo a te affidato, se la pietà verso di noi ti muove, se ti è cara la tomba in cui Roma venera e onora la tua spoglia verginale, allora, rivolgi benigna il tuo sguardo e il tuo favore sulla nostra pena e sulla nostra preghiera e compi i nostri voti.
Difendi, soccorri e conforta la tua patria e il mondo. Sotto il tuo presidio e tutela siano i figli e le figlie d'Italia, i nostri cuori e le anime nostre, i nostri travagli e le nostre speranze, la nostra fede e il nostro amore: quell'amore e quella fede che furono la tua vita e ti fecero immagine di Cristo crocifisso nello zelo intrepido per la sposa di lui, la santa Chiesa.
O eroica e santa messaggera di unione e di pace per la Chiesa di Cristo, che restituisci al seggio apostolico romano nel suo splendore di autorità e di magistero il Successore di Pietro, proteggilo e consolalo nella sua paterna universale sollecitudine, nei suoi affanni e nei suoi consigli per la salvezza e la pace dei popoli; e ravviva, conserva e accresci in noi e in tutti i fedeli cristiani, o celeste Patrona, l'affetto e la sottomissione che tu nutrivi per lui e per l'ovile di Cristo, nella tranquillità del mondo. Amen.

Preghiera a Santa Caterina da Siena

O Caterina irresistibile Santa , alla tua parola, non resistevano i cuori dei peccatori, e neppure il Cielo alla tua fede ardente e alle tue insistenti preghiere. Come allora, anche oggi facci sentire il potere della tua intercessione, confermare la pace tra gli uomini, liberare gli oppressi dalle ingiustizie o avversità d'ogni genere, confortare e sanare i malati dell'anima e del corpo. Prega per la pace di tutto il mondo per l'unità e la fedeltà del popolo di Dio al supremo Pastore e per il bene della patria nostra. E ricordati di me, che ti invoco con fiducia sapendo che non abbandoni nelle difficoltà coloro che ti considerano come Madre e Maestra.

Padre Nostro :

Padre Nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo Regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

Ave Maria :  

Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te, tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.

Gloria al Padre :

Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, come era nel principio, ora e sempre nei secoli, nei secoli. Amen.