lunedì 25 marzo 2019

La Parola Annunciazione del Signore

Lunedì 25 Marzo 2019
S. Lucia Filippini; S. Nicodemo
ANNUNCIAZIONE DEL SIGNORE
Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.






CANTO AL VANGELO (Gv 1,14) 
R. Lode e onore a te, Signore Gesù.
Il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria.
R. Lode e onore a te, Signore Gesù.




IL SANTO VANGELO 

Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.
+ Dal Vangelo secondo Luca 1,26-38
In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.
Parola del Signore.




PREGHIERA DEL MATTINO 

Padre misericordioso, quando hai mandato fra noi tuo Figlio, nella pienezza dei tempi, per legarci a te con un amore eterno, tu hai guardato con amore particolare la Vergine di Nazaret. Tu l'hai fatta nascere e crescere perché fosse la tua figlia prediletta, la Madre di tuo Figlio e il Tempio del tuo Spirito Santo. Maria ha scoperto la meraviglia del tuo essere comunione di Persone infinite, così come ha appreso la verità altrettanto meravigliosa per cui le tre Persone aprivano ora la loro unità per accogliere lei con il resto dell'umanità. Padre amoroso, ispiraci anche solo una parte della fede di Maria. Per mezzo dello Spirito Santo, apri i nostri cuori di nuovo a Gesù, tuo Figlio e nostro Salvatore, perché in essi possa nascere, crescere e raggiungere la piena maturità.







PRIMA LETTURA 
Ecco, la vergine concepirà.
Dal libro del profeta Isaia 7,10-14; 8,10c
In quei giorni, il Signore parlò ad Acaz: «Chiedi per te un segno dal Signore, tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure dall'alto». Ma Acaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore». Allora Isaìa disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta stancare gli uomini, perché ora vogliate stancare anche il mio Dio? Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele, perché Dio è con noi».
Parola di Dio.





SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 39)
R. Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.
Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto,
non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.
Allora ho detto: «Ecco, io vengo». R.
«Nel rotolo del libro su di me è scritto
di fare la tua volontà:
mio Dio, questo io desidero;
la tua legge è nel mio intimo». R.
Ho annunciato la tua giustizia
nella grande assemblea;
vedi: non tengo chiuse le labbra,
Signore, tu lo sai. R.
Non ho nascosto la tua giustizia
dentro il mio cuore,
la tua verità e la tua salvezza
ho proclamato. R.




SECONDA LETTURA  

Ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontà.
Dalla lettera agli Ebrei 10,4-10
Fratelli, è impossibile che il sangue di tori e di capri elimini i peccati. Per questo, entrando nel mondo, Cristo dice: «Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato. Non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato. Allora ho detto: "Ecco, io vengo – poiché di me sta scritto nel rotolo del libro – per fare, o Dio, la tua volontà"». Dopo aver detto: «Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici né offerte, né olocausti né sacrifici per il peccato», cose che vengono offerte secondo la Legge, soggiunge: «Ecco, io vengo a fare la tua volontà». Così egli abolisce il primo sacrificio per costituire quello nuovo. Mediante quella volontà siamo stati santificati per mezzo dell'offerta del corpo di Gesù Cristo, una volta per sempre.

Parola di Dio.



PREGHIERA SULLE OFFERTE

Accogli con bontà, o Padre, i doni che ti offriamo celebrando l'incarnazione del tuo unico Figlio, e fa' che la tua Chiesa riviva nella fede il mistero in cui riconosce le proprie origini. Per Cristo nostro Signore.
Ecco, la Vergine concepirà è darà alla luce un Figlio: sarà chiamato Emmanuele, Dio con noi.
O Padre, che ci hai accolti alla tua mensa, conferma in noi il dono della vera fede, che ci fa riconoscere nel Figlio della Vergine il tuo Verbo fatto uomo, e per la potenza della sua risurrezione guidaci al possesso della gioia eterna. Per Cristo nostro Signore.




«Chi sa frenare la lingua ha somma prudenza (Cina)»

Una proposta per ..."vivere"... la Parola!

L'ha già detto un poeta: «Sentire nostalgia è segno d'amore».
Sentiamo nostalgia solo delle persone che amiamo.
Quando, in quei momenti, sgorgheranno lacrime dal tuoi occhi, ringrazia il Creatore per il dono dell'amore e innalza una preghiera per la persona amata.




sabato 23 marzo 2019

Preghiera di protezione al Padre Nostro


Ave Maria 
Preghiera di protezione quotidiana con il Sangue di Cristo.
Signore Gesù, oggi voglio mettere sotto la tua protezione la mia vita e tutti i miei averi.





Sigillo la mia salvezza con il tuo prezioso Sangue, sigillo i miei sentimenti affinché tutti i miei affetti siano coperti. Sigillo con il tuo Sangue le mie preoccupazioni per essere sicuro di avere la risposta alle mie necessità. Sigillo il mio cuore affinché nessun spirito di rancore, amarezza, tristezza o paura lo affliggano. Io sigillo con il tuo Sangue la mia volontà affinché sia volta sempre a fare il bene, sigillo la mia mente per far entrare solo pensieri che mi portino gioia, pace e io possa cambiare il mio modo di vivere. Sigillo con il tuo Sangue, Signore, il mio corpo affinché abbia la salute, sia protetto dal peccato, dalle malattie, dagli incidenti e dall’adulterio.




Sigillo il mio passato affinché ogni ferita che mi fa ancora del male sia sanata con il tuo Sangue e benedetta. Sigillo il mio presente in modo che tutte le mie attività siano protette dal tuo Sangue benedetto. Sigillo il mio futuro affinché i miei piani, i miei sogni e i miei progetti siano conservati  da ogni attacco e influenza del maligno.  Sigillo la mia famiglia, i miei cari, le mie amicizie….per metterli tutti sotto la tua protezione Gesù. Sigillo le mie finanze affinché io possa sperimentare sempre la Tua provvidenza nella mia vita.  Sigillo i miei debitiper far scappare e sparire chi mi divora. Invoco il tuo sangue prezioso sulla mia bocca e sigillo le mie parole affinché siano solo di benedizione.


Il tuo Sangue prezioso Gesù mi renda invisibile quando si avvicina il nemico e mi permetta di riconoscerlo e sconfiggerlo per l’invocazione del tuo nome. Sigillo tutto il mio essere e mi metto sotto la tua protezione per essere libero da ogni insidia del male. Con il potere del tuo Sangue Gesù spezza e distruggi ogni potestà di interferenza, interazione del maligno e proibisci ogni comunicazione tra gli spiriti. Ti chiedo Gesù di mandare sulla mia casa, sulla mia famiglia e sul mio lavoro lo Spirito Santo di Dio affinché mi accompagni sempre.




Grazie Signore perchè tu sei il guardiano che non dorme mai. Grazie Signore per il tuo Sangue prezioso perchè grazie a lui siamo preservati da ogni male.Il tuo Sangue ci rende invisibili sia benedetto e lodato per sempre.Amen.




venerdì 22 marzo 2019

Preghiera del mattino al Padre Nostro


Preghiera del mattino 2019.
Padre Nostro, oggi entra nella mia casa e porta via 
ansia e paure, malattie e disperazione.




Padre Nostro nei cieli, vieni nella mia casa,
porta via tutte le mie preoccupazioni, le malattie e le paure.
Proteggi i miei genitori, fratelli, sorelle, i miei figli, gli amici
e tutta la mia famiglia in nome di Tuo figlio Gesù. Amen.



 


Non esiste né silenzio né tristezza che Dio non capisca, o lacrima che non veda.
Caro Dio benedici le mani ed i cuori delle persone che leggono questa preghiera

 illumina i loro occhi e e riempili di Amore e di Benedizioni.
Chiedo che Dio
ti mandi angeli affinché ti stiano sempre vicino
e ti possano confortare lungo il tuo cammino terreno. Amen.







Preghiera Per Realizzare un Desiderio, 
rivolgo la mia Preghiera.
A voi, Santi Angeli che guidate i miei passi e 

custodite la mia vita.

A voi che conoscete ogni mio pensiero, che pesate la mia sofferenza e la mia gioia, chiedo di accorrere, per aiutarmi a realizzare quanto più desidero (esprimere con semplicità e chiarezza quello che si desidera ottenere).

Io chiedo a te 
 Icosiel, che custodisci il tempo; intreccia le coincidenze, accelera i passi di tutti coloro che potranno aiutarmi.

Io chiedo a te 
Tagriel, che infondi coraggio e determinazione: ispira i moventi delle persone giuste, che sappiano scegliere e decidere in mio favore.

E chiedo a te Barinael, che distribuisci le giuste ricompense, con l’aiuto dei tuoi Fratelli Celesti, di portarmi in dono il desiderio realizzato, in cambio di tutte le cose buone e giuste che ho fatto finora.

E a tutti voi santi angeli che custodite la mia vita, va il mio pensiero amorevole, il profondo ringraziamento per quanto mi avete già dato e per quanto mi porterete ancora, che possa portare felicità nella mia vita e illuminazione alla mia anima. Amen.


( “Breviario degli Angeli” )




mercoledì 20 marzo 2019

San Giuseppe: Patriarca

San Giuseppe
La vita di San Giuseppe è stata veramente travolta dalle iniziative di Dio, 
iniziative misteriose, iniziative al di là della possibilità di capire.
San Giuseppe si è lasciato condurre perché era giusto e "giusto" è l'uomo che vive di fede,


San Giuseppe il Patriarca

Dove lo porta il Signore? Non lo sa, Dio non glielo dice, non gli spiega niente e lui obbedisce lo stesso. Ha sempre detto di sì con la vita, non con le parole. Non ha mai avuto questioni da sollevare, dubbi da proporre.

E come è fecondo questo silenzio! Esso permette che tra la parola di Dio e l'obbedienza di San Giuseppe non ci sia soluzione di continuità. Dio parla e San Giuseppe fa.


"Non temere...", e lui non teme, tutti i drammi sono finiti.

"Alzati...", e lui si alza, eccolo già per strada.

"Ritorna...", ed è già di ritorno.

Questa immediatezza di San Giuseppe a tutti i cenni del Signore, 
ci dimostra la sua bella disposizione interiore!


È stupendo questo esempio di San Giuseppe che, pur essendo capo di casa, è semplicemente a servizio, con una familiarità fatta di abbandono e di continua dedizione. San Giuseppe non misura la vita di Gesù e della Vergine sulle sue esigenze, ma mette la sua vita a servizio delle loro. Non parte per l'Egitto quando fa comodo a lui, ma quando l'interesse di Gesù lo richiede.

San Giuseppe è un laico nel senso più pregnante della parola, laico perché non caratterizzato da nessuna funzione ufficiale: è un uomo come tutti, inserito fino in fondo nelle realtà terrene per offrirle come supporto all'Incarnazione. Il Verbo si incarna in una famiglia di cui San Giuseppe è il capo e vive nella realtà delle creature umane, nella condizione più universale, che è quella del lavoro e della povertà. San Giuseppe ci insegna come si offra al Cristo il servizio di una vita totalmente inserita nelle realtà terrene.
Il suo non è un patronato più o meno trionfalistico, ma qualcosa di più profondo, che deriva da una realtà interiore. San Giuseppe ci fa comprendere il contenuto del servizio per il Regno e ci aiuta ad essere nella storia della salvezza coloro che in Cristo credono, a Cristo obbediscono e di Lui si fidano.


Dalla iniziativa di Dio, San Giuseppe si trova inserito in modo estremamente compromissorio nel mistero dell'Incarnazione del Verbo:

    San Giuseppe è lo sposo di Maria

    San Giuseppe sarà il padre putativo di Gesù

    Porterà avanti l'Incarnazione come avvenimento storico, come fatto umano e societario.

    Sarà San Giuseppe a presiedere la famiglia di Nazareth, a sostenerla con il suo lavoro, a difenderla e proteggerla, senza fare la parte del protagonista, ma lasciando a Dio di esserlo.


    San Giuseppe è il custode della più alta e sacra verginità, quella di Maria, e della immacolatezza del Figlio di Dio. E come lo è stato? Non mettendosi a dire: qui ci sono io che li difendo tutti e due, ma scomparendo... Ha custodito la santità di Gesù e di Maria scomparendo agli sguardi di tutti, fuorché ai loro.

San Giuseppe si è lasciato travolgere dal Signore e condurre per strade misteriose. Ha rinunciato a capire e ha accettato di credere, ha rinunziato a comandare e ha accettato di obbedire.
Eppure, credendo, si è lasciato condurre dal Signore e, questi, lo ha introdotto in un modo particolarmente intimo nel mistero dell'Incarnazione e della salvezza.

San Giuseppe, questo amabilissimo patrono della vita spirituale, ci aiuti ad essere molto presenti solo al cuore e agli occhi di Dio, e quanti più saranno a dimenticarsi di noi, tanto meglio, perché in questo nostro scomparire agli occhi di tutti e agli stessi nostri occhi, il nostro io sappia perdersi nella adorazione umile e silenziosa della infinita grandezza dell'unico Dio e Signore nostro.


Vita - San Giuseppe

Giuseppe nacque probabilmente a Betlemme, il padre si chiamava Giacobbe (Mt 1,16) e pare che fosse il terzo di sei fratelli.

La tradizione ci tramanda la figura del giovane Giuseppe come un ragazzo avente molto talento e di temperamento umile, mite e devoto.

San Giuseppe

Giuseppe era un falegname che abitava a Nazareth. All'età di circa trent'anni fu convocato dai sacerdoti al tempio, con altri scapoli della tribù di Davide, per prendere moglie. Giunti al tempio, i sacerdoti porsero a ciascuno dei pretendenti un ramo e comunicarono loro che la Vergine Maria di Nazareth avrebbe sposato colui il cui ramo avesse sviluppato un germoglio. "Ed uscirà un ramo dalla radice di Jesse, ed un fiore spunterà dalla sua radice" (Isaia). Solamente il ramo di Giuseppe fiorì e in tal modo fu riconosciuto come sposo destinato dal Signore alla Santa Vergine.

Maria, all'età di 14 anni, fu data in sposa a Giuseppe, tuttavia ella continuò a dimorare nella casa di famiglia a Nazareth di Galilea per la durata di un anno, che era il tempo richiesto presso gli Ebrei, tra lo sposalizio e l'entrata nella casa dello sposo. Fu proprio in questo luogo che ricevette l'annuncio dell'Angelo e accettò: "Eccomi, sono la serva del Signore,
avvenga di me quello che hai detto".(Lc 1,38).

Poiché l'Angelo le aveva detto che Elisabetta era incinta (Lc 1,39), chiese a Giuseppe di accompagnarla dalla cugina per aiutarla nei suoi ultimi tre mesi di gravidanza. Dovettero affrontare un lungo viaggio di 150 Km poiché Elisabetta risiedeva ad Ain Karim in Giudea. Maria rimane presso di lei fino alla nascita di Giovanni Battista.

Maria, tornata dalla Giudea, mise il suo sposo di fronte ad una maternità di cui non poteva conoscerne la causa. Molto inquieto, Giuseppe combatté contro l'angoscia del sospetto e meditò addirittura di lasciarla fuggire segretamente (Mt 1,18) per non condannarla in pubblico, perché era uno sposo giusto. Infatti, denunciando Maria come adultera, la legge prevedeva che fosse lapidata e il figlio del peccato perisse con Lei.
(Levitino 20,10; Deuteronomio 22, 22-24).

Giuseppe stava per attuare questa idea quando un Angelo gli apparve in sogno per dissipare i suoi timori: "Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in Lei viene dallo Spirito Santo" (Mt 1,20). Tutti i turbamenti svanirono e non solo, affrettò la cerimonia della festa di ingresso nella sua casa con la sposa.

Su ordine di un editto di Cesare Augusto che ordinava il censimento di tutta la terra (Lc 2,1), Giuseppe e Maria partirono per la città di origine della dinastia, Betlemme. Il viaggio fu molto faticoso, sia per le condizioni disagiate, sia per lo stato di Maria oramai prossima alla maternità.

Betlemme in quei giorni brulicava di stranieri e Giuseppe cercò in tutte le locande un posto per la sua sposa, ma le speranze di trovare una buona accoglienza furono frustrate. Maria diede alla luce suo figlio in una grotta nella campagna di Betlemme (Lc 2,7) e alcuni pastori accorsero per fargli visita e aiutarli.(Lc 2,16).

La legge di Mosè prescriveva che la donna dopo il parto fosse considerata impura e rimanesse 40 giorni segregata se avesse partorito un maschio, e 80 giorni se un femmina, dopo di che, avrebbe dovuto presentarsi al tempio per purificarsi legalmente e farvi un'offerta che per i poveri era limitata a due tortore o due piccioni. Se poi il bambino era primogenito, egli apparteneva per legge al Dio Jahvè. Venuto il tempo della purificazione, dunque, si recarono al tempio per offrire il loro primogenito al Signore. Nel tempio incontrarono il profeta Simeone che annunciò a Maria: "... e anche a te una spada trafiggerà l'anima".(Lc 2,35).

Giunsero in seguito dei e 
Magi dall'orienti (Mt 2,2) che cercavano il neonato Re dei Giudei. Venuto a conoscenza di ciò, Erode fu preso da grande spavento e cercò con ogni mezzo di sapere dove fosse per poterlo annientare. I Magi intanto trovarono il bambino, stettero in adorazione e offrirono i loro doni, portando un sollievo alla Santa Famiglia.

Dopo la loro partenza, un Angelo del Signore, in apparizione a Giuseppe, lo esortò a fuggire: "Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e sta là finché non ti avvertirò; perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo".(Mt 2,13).

Giuseppe partì subito con la famiglia (Mt 2,14) per un viaggio di circa 500 Km. La maggior parte del cammino si svolse nel deserto, infestato da numerose serpi e molto pericoloso a causa dei briganti. La Santa famiglia dovette così vivere la penosa esperienza di profughi, lontano dalla propria terra, perché si adempisse, quanto era stato detto dal Signore per mezzo del Profeta (Os XI,1): «Io ho chiamato il figlio mio dall'Egitto».(Mt 2,13-15).

Nel mese di Gennaio del 4 a.C, immediatamente dopo la morte di Erode, un Angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «Alzati, prendi il bambino e sua madre e và nella terra d'Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino» (Mt 2,19). Giuseppe obbedì subito alle parole dell'Angelo e partirono ma, quando gli giunse la notizia che il successore di Erode era il figlio Archelao, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella Galilea e andò ad abitare in una città chiamata Nazareth, perché si adempisse quanto era stato detto dai profeti: «Egli sarà chiamato Nazareno».(Mc 2,19-23).

La Santa famiglia, come ogni anno, si recò a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Trascorsi i giorni di festa, si incamminarono verso la strada del ritorno credendo che il piccolo Gesù di 12 anni fosse nella comitiva. Ma quando seppero che non era con loro, iniziarono a cercarlo affannosamente e, dopo tre giorni, lo ritrovarono al tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava. Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati ti cercavamo».(Lc2,41-48).

Passarono altri venti anni di lavoro e di sacrificio per Giuseppe sempre accanto alla sua sposa e morì poco prima che suo figlio iniziasse la predicazione. Non vide quindi la passione di Gesù sul Golgota probabilmente perché non avrebbe potuto sopportare l'atroce dolore della crocifissione del Figlio tanto amato.



lunedì 18 marzo 2019

Vangelo Parola del Giorno


Lunedì 18 Marzo 2019
S. Cirillo di Gerusalemme; S. Frediano; S. Edoardo
2. a di Quaresima
Signore, non trattarci secondo i nostri peccati.





CANTO AL VANGELO (cf. Ez 33,11) 
R. Lode e onore a te, Signore Gesù!
Le tue parole, Signore, sono spirito e vita;
tu hai parole di vita eterna.
R. Lode e onore a te, Signore Gesù!



VANGELO 
Perdonate e sarete perdonati.
+ Dal Vangelo secondo Luca 6,36-38
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».Parola del Signore.



 
PREGHIERA DEL MATTINO
Tu hai fatto di noi, Signore, un regno di sacerdoti, un sacerdozio regale, e noi stiamo di fronte a te con le mani alzate: non giudicare il mondo secondo le sue colpe, ricordati dei figli del giusto Abramo che intercedette per Sodoma, ma anche dei figli di Noè, dell'alleanza e della promessa che facesti con questo patriarca al tempo del diluvio. Non disprezzare l'opera delle tue mani. è da parte del mondo intero che noi veniamo verso di te con tutto il cuore, ed è per ogni creatura che noi facciamo penitenza. Noi piangiamo per coloro che non piangono, affinché abbondi in loro la consolazione.




PREGHIERA DELLA SERA
"Seguendo l'esempio di Lot, che fuggì il fuoco che cadde dal cielo e consumò la terra di Sodoma, vengo a rifugiarmi sulla santa montagna della penitenza e del pentimento. Fa' che io possa scampare all'incendio devastatore del peccato e al fuoco della tua giusta ira. Non essere come la moglie di Lot, o anima mia, trasformata in statua di sale per aver volto lo sguardo indietro. Tieni il tuo sguardo davanti a te sul cammino che porta al Signore". Per la maggior parte degli uomini la terra si è raffreddata per mancanza d'amore. 
Signore, concedi alla mia anima di ardere del tuo ardore divino




Proverbi dal mondo:
«La persona che parte per un viaggio non è la stessa persona che torna (Cina)»

Una proposta per ..."vivere"... la Parola!
Tu, che sei padre o madre, costruisci per i tuoi figli la più grande ricchezza che un'eredità possa contenere: il tesoro dei buoni esempi.
L'esempio rimane, malgrado i distacchi che la vita contempla.
Non dimenticare: i buoni esempi formano il vero uomo e la vera donna di domani.







sabato 16 marzo 2019

Dal Vangelo secondo Matteo

Sabato 16 Marzo 2019
Ss. Ilario e Taziano; S. Eriberto; B. Giovanni Sordi
1.a di Quaresima
Beato chi cammina nella legge del Signore.





CANTO AL VANGELO (cf. 2Cor 6,2b) 
R. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Ecco ora il momento favorevole,
ecco ora il giorno della salvezza!
R. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!








IL SANTO VANGELO 

Siate perfetti come il Padre vostro celeste.
+ Dal Vangelo secondo Matteo 5,43-48
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Avete inteso che fu detto: "Amerai il tuo prossimo" e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste". Parola del Signore.



PREGHIERA DEL MATTINO 

Chi ci farà comprendere l'immenso amore con cui Dio ci ha amati? Chi ci farà penetrare questa follia che è saggezza infinita, chi ci farà accettare l'inaccettabile e credere all'incredibile misericordia divina, pronta con tutte le forze ad amare, a dimenticare, a perdonare? Quando capiremo che Dio ci chiama ad essere suoi figli; immagini perfette, immagini rassomigliantissime del suo amore verso gli uomini? Quando ameremo come tu ami, Signore, dicendo di coloro che ci perseguitano: "Padre, perdonali, non sanno quello che fanno"? 



PREGHIERA DELLA SERA

"Maria, Madre di Dio, tu sei senza peccato, e noi veniamo a te, tu sei il porto per coloro che si trovano nella tempesta; rimani in preghiera per noi davanti a tuo Figlio e al Padre misericordioso". Causa della nostra gioia, in te esultiamo come bambini consolati sulle ginocchia della madre, noi sussultiamo come Cristo nel tuo grembo salutando il Precursore che avrebbe aperto la via del Regno predicando il pentimento. Partoriscici alla nuova vita, santissima madre della vita.







Proverbi dal mondo:
«L'acqua e le parole sono facili da versare, ma impossibili da recuperare (Cina)»

Una proposta per ..."vivere"... la Parola!
Basta un frutto marcio per rovinare un intero cesto di frutta.
Nella tua vita ... come sono le tue compagnie? Una cattiva compagnia può anch' essa rovinare una vita.
è diventato celebre il proverbio: «Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei».






giovedì 14 marzo 2019

Vangelo secondo Matteo


Venerdì 15 Marzo 2019
1. a  di Quaresima

Se consideri le colpe, Signore, chi ti può resistere?






CANTO AL VANGELO (cf. Ez 18,31)
R. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Liberatevi da tutte le iniquità commesse, dice il Signore,
e formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo.
R. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!





IL SANTO VANGELO
Va' prima a riconciliarti con il tuo fratello.
+ Dal Vangelo secondo Matteo 5,20-26
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: "Non ucciderai"; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: "Stupido", dovrà essere sottoposto al sinèdrio; e chi gli dice: "Pazzo", sarà destinato al fuoco della Geènna. Se dunque tu presenti la tua offerta all'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare, va' prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono. Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all'ultimo spicciolo!». Parola del Signore.



Mosè parlò al popolo, e disse: 
«Oggi il Signore, tuo Dio, ti comanda di mettere in pratica queste leggi e queste norme. Osservale e mettile in pratica con tutto il cuore e con tutta l’anima. 
Tu hai sentito oggi il Signore dichiarare che egli sarà Dio per te, ma solo se tu camminerai per le sue vie e osserverai le sue leggi, i suoi comandi, le sue norme e ascolterai la sua voce. 
Il Signore ti ha fatto dichiarare oggi che tu sarai il suo popolo particolare, come egli ti ha detto, ma solo se osserverai tutti i suoi comandi. 
Egli ti metterà, per gloria, rinomanza e splendore, sopra tutte le nazioni che ha fatto e tu sarai un popolo consacrato al Signore, tuo Dio, come egli ha promesso».

Parola di Dio





Proverbi dal mondo:
«Il cielo ha lo stesso colore ovunque tu vada (Iran)»

Una proposta per ..."vivere"... la Parola!
Non voler porre la persona che ami sotto una campana di vetro. Finirai per soffocarla.
Ricorda la rosa del Piccolo Principe: volendo proteggerla, quasi l'uccideva.
Le campane di vetro distruggono la vita e sono la peggiore delle prigioni, perché danno l'idea di una falsa libertà.