lunedì 22 luglio 2019

Dal Vangelo secondo Giovanni 20,1-2.11-18 CATTOLICO

Santa Maria Maddalena, festa



Cantico dei Cantici 3,1-4a.
Così dice la sposa:
“Sul mio letto, lungo la notte, ho cercato
l’amato del mio cuore;
l’ho cercato, ma non l’ho trovato.
“Mi alzerò e farò il giro della città;
per le strade e per le piazze;
voglio cercare l’amato del mio cuore”.
L’ho cercato, ma non l’ho trovato.
Mi hanno incontrato le guardie che fanno la ronda:
“Avete visto l’amato del mio cuore?”.
Da poco le avevo oltrepassate,


Salmi 63(62),2.3-4.5-6.8-9.
O Dio, tu sei il mio Dio, all’aurora ti cerco,
di te ha sete l’anima mia,
a te anela la mia carne,
come terra deserta, arida, senz’acqua.

Così nel santuario ti ho cercato,
per contemplare la tua potenza e la tua gloria.
Poiché la tua grazia vale più della vita,
le mie labbra diranno la tua lode.

Così ti benedirò finché io viva,
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Mi sazierò come a lauto convito,
e con voci di gioia ti loderà la mia bocca.

A te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all’ombra delle tue ali.
A te si stringe l’anima mia
e la forza della tua destra mi sostiene.



Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 20,1-2.11-18.
Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand’era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro.

Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».

Maria invece stava all’esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù.

Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto».

Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù.

Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo».

Gesù le disse: «Maria!». Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: «Rabbunì!», che significa: Maestro!

Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma và dai miei fratelli e dì loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro».

Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli: «Ho visto il Signore» e anche ciò che le aveva detto.


Parola del Signore…

Riflessione

Gesù non è stato riconosciuto dalla persona che più Lo aveva amato, dopo la Madre Santissima, e che a Lui doveva la guarigione da una immoralità illimitata e la liberazione dei demoni dal suo corpo. Maria Maddalena sorella di Lazzaro e Marta ha condotto per diversi anni una vita dissoluta, fino a diventare una prostituta per svago... A Lei non occorreva denaro, la sua famiglia possedeva ricchezze.

In questo caso vediamo che la vita altamente peccaminosa ha permesso ai diavoli di prendere il possesso del suo corpo, diventando una posseduta, vivendo in lei e togliendole ogni possibilità umana di ravvedersi. Con il tempo trascorso nei peccati gravissimi, aumentava il pesante carico dei peccati commessi da Maria Maddalena e gli scandali.

Le testimonianze degli esorcisti sono chiare sulla presenza dei diavoli nelle persone possedute. Non solamente avvengono per le fatture e le potenti maledizioni dei cattivi, le cause sono anche le sedute spiritiche, le frequentazioni di maghi e fattucchiere, l’odio verso altri, le opere vendicative, la personale dedizione all’occultismo, i peccati gravi ripetuti e non confessati.

Il cattolico che non si confessa e legge queste cause non rimane contento, ma queste sono alcune delle cause delle possessioni diaboliche.

Maria Maddalena era risoluta e sfrontata quando si allontanò dalla casa paterna, un agire che oggi rientra nella norma, a quel tempo suscitava un grande scandalo. Ella non controllava le tentazioni sessuali, era in balìa del Male e la mente sconvolta non le permetteva di pregare Dio e di superare gli impulsi carnali.

Chi non prega è sempre vinto dalle tentazioni, la sua vita scivola di continuo verso il buio delle tenebre e della confusione.

Con i peccati si distrugge l’armonia interiore, l’equilibrio voluto da Dio, mentre i cristiani che praticano il rinnegamento, ricevono abbondanti Grazie.

Chi sostiene che oggi è difficile non peccare di continuo per quello che offre la società, sbaglia e lo dice il Vangelo. «Tutto è possibile per chi crede» (Mc 9,23). Chi chiede umilmente a Gesù la forza superiore alle tentazioni che patisce e il suo aiuto per vincerle, riesce davvero a superare qualsiasi seduzione!

Ogni volta che si vince una tentazione sessuale, nel cristiano aumenta la Grazia di Dio, si diventa sempre più simili a Lui.

Se Maria Maddalena avesse pregato bene, non sarebbe giunta a fare la prostituta.

Dopo la sua conversione ottenuta per le preghiere di Lazzaro e Marta ma promessa da Gesù in largo anticipo, Maria Maddalena divenne una grande Santa per l’amore totale verso il Signore, vedendolo come suo Salvatore e Guaritore.

Non solo si è convertita, Ella ha scoperto il Volto di Dio e Lo ha adorato intensamente. Visse per osservare la Parola di Gesù e si elevò nella santità.

Gesù a casa di Simone il fariseo spiegò il motivo del perdono dei peccati della donna che gli baciava i piedi ed era Maria Maddalena.

«Vedi questa donna? Sono entrato nella tua casa e tu non m'hai dato l'acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi. Per questo ti dico: Le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco, ama poco» (Lc 7,44-47).

S’intende che ha molto amato Gesù, un purissimo amore che ha cancellato tutti i suoi vergognosi peccati. Tanto è capace di compiere l’amore e quando avviene la vera conversione si rimane meravigliati nel percepire una pace intensa, una gioia interiore presente anche quando si soffre.

Maria Maddalena vinta dalla Grazia, comprese l’abisso in cui era finita, si rinnegò e riuscì a cambiare vita, mortificando l’amor proprio.

Nella Santa di oggi troviamo quei passaggi indispensabili per mettere al primo posto Gesù, continuando a vivere la vita ordinaria ma in modo straordinario. Questo è sempre possibile se l’intenzione è pura e si ricerca sinceramente la gloria di Dio. Bisogna principalmente rinnegare la gloria umana.

Questo ha compiuto Santa Maria Maddalena e le lacrime effuse quando cercava inconsolabilmente Gesù morto, testimoniano la sua grandeFede. 

La Santa è forse tra i comuni mortali la testimone principale dell’Amore di Dio, capace di trasformare una prostituta in una grande Santa.

Gesù apparve a Maria Maddalena perché Ella era riuscita ad adorare il Signore rinnegandosi pienamente. Questa è la vera prova dell’amore.

Tutti i Santi hanno lottato ottenendo risultati meravigliosi. Occorre decisione e molta spiritualità per mortificare e dominare l’orgoglio!

1 Ave Maria per Padre Giulio






domenica 21 luglio 2019

Dal Vangelo secondo Luca - Lc 10, 38-42 - Marta lo ospitò. Maria ha scelto la parte migliore.

Lc 10, 38-42  Chi teme il Signore, abiterà nella sua tenda.


 

In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. 
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi. 
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».


Parola del Signore


Riflessione

Marta e Maria... ecco l'esempio di una vita attiva e di una vita contemplativa...
Marta però, a differenza di Maria, ha avuto un attimo di défaillance!... Andiamo con ordine, Gesù è ospite a casa dei suoi cari amici, Marta, Maria e Lazzaro. L'evangelista Luca precisa che Marta ospitò Gesù... quindi l'iniziativa era partita da lei. Questo è molto lodevole, ma poi... come si dice: dalle stelle alle stalle!!!

Marta, così come suo fratello e sua sorella, amava molto Gesù e voleva accoglierlo nel modo migliore. Prepara un pranzetto con i fiocchi... Proprio come facciamo noi quando invitiamo qualche amico a casa nostra; cerchiamo di preparare delle prelibatezze e naturalmente esageriamo nei preparativi... Così succede che, essendo indaffarati a fare mille piatti, si lascia l'amico in “cantina”... si parla con lui in modo distratto e non lo si ascolta a dovere. E il bello è che poi l'amico si sente dire: "Oh, non lo sapevo, non me lo avevi detto!...", ma come? - Dice l'amico - "...era ore che parlavo!!!"...
Ecco cosa succede quando si invita qualcuno e poi si continua tranquillamente a svolgere i servizi di casa. Alla faccia dell'ospitalità!!! Siamo dei fenomeni!!! Vogliamo sempre strafare... Invece, quando si ospita un amico, forse lui preferirebbe mangiare anche solo un pezzetto di pane e formaggio per poter parlare e dialogare in libertà; un pranzo megagalattico serve solo a farlo stare sul divano come un candelabro!!!

Maria invece si siede ai piedi di Gesù e fa gli onori di casa. Possiamo dire che pendeva dalle sue labbra! E sua sorella che fa?... Sgrida Gesù... è bellissimo!!! Non ci voleva che questo per allietare la festa!!! Non solo, gli dice pure di intervenire, ossia pretende di insegnargli quello che deve fare... Eh, caro Gesù, meno male che c'era Marta che ti consigliava, altrimenti saresti stato proprio in un bel pasticcio!!! - Marta, Marta!!!...

Diceva bene San Bernardo: “Alcuni sono mansueti finché le cose vanno a proprio genio, ma appena sono toccati da qualche avversità o contraddizione, subito si accendono e cominciano a fumare come il monte Vesuvio”. Io direi che Marta era talmente contrariata che sbuffava come un treno in salita!!!
Ma Gesù non si fa impressionare da tanto fumo e con dolcezza le dice: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta». Non è un rimprovero severo quello di Gesù, altrimenti non avrebbe detto per due volte: "Marta, Marta...".

Il problema di Marta era che, anche se si dava da fare per il Signore, le sue esclamazioni rivelavano che in fondo al cuore c'era tanta ansia e preoccupazione, e questo la dice lunga...
Quando infatti facciamo qualcosa per Dio e abbiamo ansia, significa che pensiamo un pochetto a noi stessi... allora ci domandiamo: "E se non va bene?... E se non mi riesce?... E se faccio brutta figura?...". Ecco i nostri pensieri!!! Siamo sempre concentrati sul nostro io... Chi al contrario fa le cose per Dio: sta in pace, niente lo turba, e se non riesce a fare tutto accetta i suoi limiti senza colpevolizzarsi troppo. Dobbiamo sempre accettare i nostri limiti e la nostra pochezza e volerci bene ugualmente; questo atteggiamento è gradito a Dio. Diceva Sant'Alfonso Maria di Liquori in “Pratica di amare Gesù Cristo”: “Chi opera per la sola gloria di Dio, anche se non riuscisse, non si turba affatto. Ha già raggiunto lo scopo; dar gusto a Dio, avendo fatto tutto con retta intenzione”.
Gesù oggi ci invita a distinguere ciò che è importante da ciò che è meno importante. Proviamo allora a riflettere su quello che ogni giorno facciamo e come lo facciamo, perché non basta fare delle cose buone, bisogna farle anche bene. Ma cosa significa fare le cose bene?... Fare tutto per la gloria di Dio senza metterci il proprio io!!!...
Quando facevo volontariato al 118 rendevo un servizio lodevole, ma era un pochetto inquinato dal mio io, perché mi compiacevo un po' troppo della mia bravura... Quindi, mi sa che in quel periodo non ho guadagnato molti punti per il paradiso!!! Rimedieremo!!!...

Spesso poi vogliamo affrontare troppe cose contemporaneamente, così ci facciamo prendere dall'agitazione e dall'ansia; il risultato è che inevitabilmente trasmetteremo agitazione e ansia anche a chi ci sta intorno. E' come se il mondo dipendesse esclusivamente da noi e da ciò che facciamo... come se, senza il nostro servizio, il mondo si fermasse... Come siamo presuntuosi!!!
Non solo, generalmente, con questo atteggiamento tendiamo anche a mettere in evidenza i comportamenti a nostro avviso poco efficienti e sbagliati degli altri... Diciamo: "Devo fare tutto io, altrimenti nessuno lo fa... o se lo fa lo fa male... meno male che ci sono io...".

Ahimè... questi atteggiamenti non sono molto graditi a Gesù, perché, anche se si fanno delle opere per Lui, il cuore è troppo affollato da brontolii, ansie, preoccupazioni, mormorii... Ci sono troppi inquilini!!! Gesù ama la tranquillità e vuole essere l'unico ad abitare nel nostro cuore!!!
Chiediamo al buon Dio di aumentare la nostra fede e di non farci sprecare tempo in tante stupidaggini, che ci attirano tanto, ma non sono utili alla nostra santità.

Poniamoci di più in ascolto ai piedi di Gesù, perché la Sua Parola è vita... pendiamo dalle Sue labbra come ha fatto Maria, perché la Sua Parola è verità... facciamoLo diventare il nostro migliore amico... Stare con Gesù per coccolarLo anche un po' non è una perdita di tempo!

Proviamo allora a vivere i nostri giorni con Cristo amandoLo con cuore sincero, ascoltando e mettendo in pratica la Sua parola, mettendoLo al primo posto nella nostra vita. Allora, un bel giorno, anche noi potremo sentire le sue parole rivolte a noi: “Brava... hai scelto la parte migliore, che non ti sarà tolta”.
Pace e bene