domenica 30 giugno 2019

Dal Vangelo secondo Luca Lc 9,51-62 Prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme. Ti seguirò ovunque tu vada

Lc 9,51-62 Sei tu, Signore, l’unico mio bene.Ogni cammino porta da qualche parte. Noi stiamo andando verso la TERRA PROMESSA per godere delle promesse di Dio. Cammina con noi attraverso i doni che Dio ci ha donato da condividere con te. Possiamo realizzare la nostra vita e aiutare tanti altri a scoprire questo meraviglioso cammino con Dio:

  Lc 9,51-62

PRIMA LETTURA 
Eliseo si alzò e seguì Elia. 
Dal primo libro dei Re
In quei giorni, il Signore disse ad Elia: "Ungerai Eliseo, figlio di Safat, di Abel-Mecolà, come profeta al tuo posto". Partito di lì, Elia trovò Eliseo, figlio di Safat. Costui arava con dodici paia di buoi davanti a sé, mentre egli stesso guidava il dodicesimo. Elia, passandogli vicino, gli gettò addosso il suo mantello. Quello lasciò i buoi e corse dietro a Elia, dicendogli: "Andrò a baciare mio padre e mia madre, poi ti seguirò". Elia disse: "Va' e torna, perché sai che cosa ho fatto di te". Allontanatosi da lui, Eliseo prese un paio di buoi e li uccise; con la legna del giogo dei buoi fece cuocere la carne e la diede al popolo, perché la mangiasse. Quindi si alzò e seguì Elia, entrando al suo servizio. 
Parola di Dio. 

SECONDA LETTURA 
Siete stati chiamati alla libertà. 
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Galati 5,1.13-18
Fratelli, Cristo ci ha liberati per la libertà! State dunque saldi e non lasciatevi di nuovo imporre il giogo della schiavitù. Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Che questa libertà non divenga però un pretesto per la carne; mediante l'amore siate invece a servizio gli uni degli altri. Tutta la Legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: "Amerai il tuo prossimo come te stesso". Ma se vi mordete e vi divorate a vicenda, badate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri! Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste. Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge. 

Parola di Dio. 
Rendiamo grazie a Dio.


CANTO AL VANGELO (cf. Gv 6,68c) 
Alleluia, alleluia. 
Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta: 
tu hai parole di vita eterna. 
Alleluia. 

VANGELO  
Prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme. 
+ Dal Vangelo secondo Luca 9,51-62
Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé. 
Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio.
Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». 
A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». 
Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».
Parola del Signore


Riflessione Personale

Il Vangelo di oggi è pieno di insegnamenti e allo stesso tempo molto impegnativo, perché ci fa riflettere sulla nostra limitatezza.
Gesù oggi vuole aiutarci a conoscere noi stessi, così ci interroga, conducendoci ad una conoscenza di Lui più profonda.
Mi ha subito colpito la frase: “... Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme...”.
Gesù prende dunque la “ferma decisione” di andare incontro alla morte. Lui sa molto bene cosa gli aspetta!
Pensando a tutto il male che gli uomini gli hanno fatto e che si continua a farGli , mi fa stare molto male.
Lui sapeva tutto, eppure ha preso la ferma decisione di andare incontro a tutte le brutture possibili e lo ha fatto per noi.
Il cuore dell’uomo non è mai cambiato. Oggi infatti si continua ad essere dubbiosi, vuoti ed egoisti, proprio come i tre personaggi del Vangelo di oggi che sulla strada verso Gerusalemme avvicinano Gesù con l’intenzione di seguirLo.
Ma come dico sempre, a parole siamo dei fenomeni… è con i fatti che lasciamo a desiderare!
Seguire Gesù non è una passeggiata… significa intraprendere un viaggio che può comportare alienazione. Si tratta di prendere la croce ogni giorno e seguirlo. E’ questo il nostro problema… appena il gioco si fa duro e iniziano i primi intoppi, noi ce la squagliamo!
Una volta che decidi di seguirLo non è un impegno part-time, ma radicale. Gesù ci chiama a mettere da parte tutte le nostre aspettative e questo molto spesso ci fa paura.
E’ una sfida che richiede prima di tutto tanta buona volontà, tanta preghiera, ma sopratutto una fiducia illimitata verso Gesù. Entusiasmo e buona volontà sono importanti, ma non abbastanza.
La fiducia è quindi la base per questo meraviglioso rapporto d’amore con Lui. Se io mi fido di Gesù, lo seguo in ogni luogo e in ogni situazione. Lo seguo come fa un bimbo con i genitori.
Ritornando ai tre “aspiranti generosi”, possiamo notare tre nostri comportamenti di fronte alla possibilità di seguire il Cristo.
Il primo è così pieno di fervore, che promette a Gesù la sua disponibilità ad andare dappertutto e in qualunque circostanza, ma la risposta del Cristo gli fa perdere all’istante l’entusiasmo... «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo»
Gesù voleva semplicemente fargli capire che se si impegnava a seguirLo, non avrebbe vissuto una vita agiata e comoda.
Diciamo pure che la strada per il Cielo è il percorso migliore per la nostra vita, ma non certo quello più agevole!
Le agiatezze e le nostre abitudini da lasciare sono tantissime… e se Gesù non ha “dove posare il capo”, noi aspiranti discepoli non possiamo aspirare di meglio. La via del discepolato non è un cammino facile. Dobbiamo evitare di ingannare i fratelli con l'idea che nessuna privazione è richiesta per seguire Gesù.
Gesù è nato in una stalla, è morto in croce. Ci si aspetta quindi che noi facciamo lo stesso.
Non sarà sempre facile, non sarà sempre gradevole, ma se pensiamo un attimo a quello che Dio ha rinunciato per noi, dobbiamo essere disposti a rinunciare a qualcosa per Lui.
Invece che facciamo? Cerchiamo di tenerci strette le nostre comodità, tutto il nostro tempo per ciò che ci piace fare e dare a Dio solo le briciole, se ne avanzano pure! Trascorriamo la maggior parte del nostro tempo coltivando l'amicizia con il mondo piuttosto che coltivare la nostra relazione con Gesù. Basta guardare le Chiese vuote!!
Il secondo aspirante però, riceve l’invito direttamente da Gesù e questo fenomeno cosa fa?… Prende tempo!
Perchè perdere questa grande occasione?
Semplice… le persone vuote, le persone morte spiritualmente non potranno mai accettare questo invito., perché talmente lontane da Lui, non riescono a sentire la Sua voce, ne tanto meno ad aprirsi a Lui.
Il peccato è la causa di questa rottura di rapporto con Gesù. Che cosa stiamo aspettando ad andare da Lui?
Diceva bene San Josemaria… “Il Signore convertì Pietro — che lo aveva rinnegato tre volte — senza nemmeno rivolgergli un rimprovero: con uno sguardo di Amore. — Con quegli stessi occhi ci guarda Gesù, dopo le nostre cadute. Sapessimo noi dirgli, come Pietro: «Signore, Tu sai tutto: Tu sai che ti amo», e cambiare vita” . (Solco,964)
Permettiamo allora a Gesù di vivere dentro e attraverso di noi .
Ricordiamoci che per una vita piena e di valore, la ricetta è camminare sulla via della Luce ,della Gioia, della Verità che solo Dio può dare.
Il terzo personaggio è quello forse più comune nella nostra società di oggi. Promette infatti di seguire Gesù, ma ahimè… non riesce a rompere il legame con il passato.
Siamo a volte così presuntuosi da convincerci che gli altri abbiano sempre bisogno di noi. Se Gesù ci ha detto di portare i pesi gli uni degli altri, non voleva che noi li portassimo letteralmente! (Cfr Galati 6,5)
Impariamo invece a lasciare che i nostri cari attraverso il nostro comportamento e le nostre preghiere possano conoscere l’amore di Dio e la sua infinita misericordia. Gesù penserà a fare il resto.
Non permettiamo a nessuno di ostacolare la strada verso il nostro Gesù. Proviamo a camminare con Lui passo dopo passo verso Gerusalemme, senza voltarci indietro.
Guardare indietro significa infatti evitare di vivere appieno questo giorno che Dio ci ha donato.
Il cammino con Gesù non è così insensato. E’ complicato solo se scegliamo di renderlo tale. E’ invece un meraviglioso viaggio di abbandono. Un viaggio che si prende così come è… senza compromessi. Dio infatti non viene a patto con noi. Siamo noi che dobbiamo adeguarci a Lui. Oppure vogliamo la fede alle nostre condizioni? L’ammorbidente si usa solo nel bucato!
Non condanniamo però, neanche chi ha cercato scuse.
Nella Bibbia ci sono tanti personaggi che sono stati riluttanti ma che poi hanno fatto ciò che Dio ha chiesto, come ad esempio Mosè … "Chi sono io per andare dal faraone e per far uscire dall'Egitto gli Israeliti?"(3, 11) ; Gedeone.. "Signor mio, come salverò Israele? Ecco, la mia famiglia è la più povera di Manàsse e io sono il più piccolo nella casa di mio padre"( Giudici 6, 15); Giona...” Fu rivolta a Giona figlio di Amittai questa parola del Signore: "Alzati, và a Ninive la grande città e in essa proclama che la loro malizia è salita fino a me". Giona però si mise in cammino per fuggire a Tarsis, lontano dal Signore...” ( Giona 1, 1-3)
Che il buon Dio ci aiuti a capire veramente l’infinito valore dell’Eternità.
La Mamma celeste con San Giuseppe siano sempre i nostri esempi da imitare in tutto, nella nostra vita. Solo così vedremo il buon Gesù come il nostro unico vero bene.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
Pace & Bene.





sabato 29 giugno 2019

Dal Vangelo secondo Matteo 16, 13-19-Ss. PIETRO E PAOLO AP.


PIETRO E PAOLO 


Tu sei Pietro, a te darò le chiavi del regno dei cieli.



PRIMA LETTURA 
Ora so veramente che il Signore mi ha strappato dalla mano di Erode.
Dagli Atti degli Apostoli 12, 1-11
In quel tempo il re Erode cominciò a perseguitare alcuni membri della Chiesa. Fece uccidere di spada Giacomo, fratello di Giovanni. Vedendo che ciò era gradito ai Giudei, fece arrestare anche Pietro. Erano quelli i giorni degli Àzzimi. Lo fece catturare e lo gettò in carcere, consegnandolo in custodia a quattro picchetti di quattro soldati ciascuno, col proposito di farlo comparire davanti al popolo dopo la Pasqua. Mentre Pietro dunque era tenuto in carcere, dalla Chiesa saliva incessantemente a Dio una preghiera per lui. In quella notte, quando Erode stava per farlo comparire davanti al popolo, Pietro, piantonato da due soldati e legato con due catene, stava dormendo, mentre davanti alle porte le sentinelle custodivano il carcere. Ed ecco, gli si presentò un angelo del Signore e una luce sfolgorò nella cella. Egli toccò il fianco di Pietro, lo destò e disse: «Àlzati, in fretta!». E le catene gli caddero dalle mani. L'angelo gli disse: «Mettiti la cintura e légati i sandali». E così fece. L'angelo disse: «Metti il mantello e seguimi!». Pietro uscì e prese a seguirlo, ma non si rendeva conto che era realtà ciò che stava succedendo per opera dell'angelo: credeva invece di avere una visione. Essi oltrepassarono il primo posto di guardia e il secondo e arrivarono alla porta di ferro che conduce in città; la porta si aprì da sé davanti a loro. Uscirono, percorsero una strada e a un tratto l'angelo si allontanò da lui. Pietro allora, rientrato in sé, disse: «Ora so veramente che il Signore ha mandato il suo angelo e mi ha strappato dalla mano di Erode e da tutto ciò che il popolo dei Giudei si attendeva».
Parola di Dio




(Dal Salmo 33) 
RIT: Il Signore mi ha liberato da ogni paura.
Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino. R
Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato. R
Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce. R
L'angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono, e li libera.
Gustate e vedete com'è buono il Signore;
beato l'uomo che in lui si rifugia. R




CANTO AL VANGELO (Mt 16,18) 
R. Alleluia, Alleluia.
Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa
e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa.
R. Alleluia.




VANGELO 
Tu sei Pietro, a te darò le chiavi del regno dei cieli.
+ Dal Vangelo secondo Matteo 16, 13-19
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell'uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Parola del Signore





MEDITAZIONE 
La disposizione voluta dalla Verità perdura, e san Pietro, perseverando nella solidità che ha ricevuto, non ha abbandonato il governo della Chiesa, affidato alle sue mani. Poiché è stato istituito prima degli altri, a causa del suo nome Pietro, proclamato fondamento, costituito custode del regno dei  cieli, preposto come arbitro per legare e sciogliere per mezzo di giudizi, la ratifica dei quali risiede in cielo, affinché tutto ciò ci insegni, attraverso gli stessi misteri di questi appellativi, quale fosse la sua intimità con Cristo. Attualmente, egli assolve più pienamente e più efficacemente i compiti che gli sono stati affidati e tutto ciò che è di competenza delle sue funzioni e della sua sollecitudine egli lo compie in colui e per colui dal quale è stato glorificato. Ecco perché se vi è qualcosa che noi compiamo bene, qualcosa che decidiamo bene, qualcosa che otteniamo dalla misericordia di Dio per mezzo delle nostre preghiere quotidiane, è tutto grazie al lavoro ed ai meriti di colui il cui potere, nella sua Sede, continua a vivere, e la cui autorità a manifestarsi. Tale è infatti, prediletti, la ricompensa di questa professione di fede che, ispirata da Dio Padre al cuore dell'apostolo, si innalzò più in alto di tutte le incertezze delle opinioni umane e ricevette la fermezza di una roccia che nessuna scossa può far vacillare. Poiché è nella Chiesa intera che Pietro dice ogni giorno: "Tu sei il Cristo, Figlio del Dio vivente", e che ogni lingua che conferma il Signore è istruita dall'insegnamento di questa parola. 
SAN LEONE MAGNO

La Pace sia con voi.