giovedì 23 maggio 2019

Il Vangelo di Oggi: Venerdì 24 Maggio 2019



Venerdì 24 Maggio 2019
B.V. Maria Ausiliatrice; S. Vincenzo di Lerins; S. Servulo
5.a di Pasqua
At 15,22-31; Sal 56; Gv 15,12-17
Ti loderò fra i popoli, Signore.




PREGHIERA DEL MATTINO 
Dio di infinita maestà, creatore dell'universo e di ogni singola anima, tuo Figlio ha rivelato agli apostoli il tuo disegno sull'umanità. Attraverso gli apostoli e i loro successori, il collegio dei vescovi, guidaci verso la sola verità che può renderci liberi e uniti in Cristo, che vive e regna nei secoli dei secoli. 

PRIMA LETTURA  
E' parso bene, allo Spirito Santo e a noi, di non imporvi altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie. 
Dagli Atti degli Apostoli 15,22-31
In quei giorni, agli apostoli e agli anziani, con tutta la Chiesa, parve bene di scegliere alcuni di loro e di inviarli ad Antiòchia insieme a Paolo e Bàrnaba: Giuda, chiamato Barsabba, e Sila, uomini di grande autorità tra i fratelli. E inviarono tramite loro questo scritto: «Gli apostoli e gli anziani, vostri fratelli, ai fratelli di Antiòchia, di Siria e di Cilìcia, che provengono dai pagani, salute! Abbiamo saputo che alcuni di noi, ai quali non avevamo dato nessun incarico, sono venuti a turbarvi con discorsi che hanno sconvolto i vostri animi. Ci è parso bene perciò, tutti d'accordo, di scegliere alcune persone e inviarle a voi insieme ai nostri carissimi Bàrnaba e Paolo, uomini che hanno rischiato la loro vita per il nome del nostro Signore Gesù Cristo. Abbiamo dunque mandato Giuda e Sila, che vi riferiranno anch'essi, a voce, queste stesse cose. È parso bene, infatti, allo Spirito Santo e a noi, di non imporvi altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie: astenersi dalle carni offerte agli idoli, dal sangue, dagli animali soffocati e dalle unioni illegittime. Farete cosa buona a stare lontani da queste cose. State! bene!». Quelli allora si congedarono e scesero ad Antiòchia; riunita l'assemblea, consegnarono la lettera. Quando l'ebbero letta, si rallegrarono per l'incoraggiamento che infondeva. 
Parola del Signore





SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 56) 

R. Ti loderò fra i popoli, Signore. 
Saldo è il mio cuore, o Dio, 
saldo è il mio cuore. 
Voglio cantare, voglio inneggiare: 
svégliati, mio cuore, 
svegliatevi, arpa e cetra, 
voglio svegliare l'aurora. R. 
Ti loderò fra i popoli, Signore, 
a te canterò inni fra le nazioni: 
grande fino ai cieli è il tuo amore 
e fino alle nubi la tua fedeltà. 
Innàlzati sopra il cielo, o Dio, 
su tutta la terra la tua gloria. R. 

CANTO AL VANGELO (Gv 15,15) 
R. Alleluia, alleluia. 
Vi ho chiamato amici, dice il Signore, 
perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio 
l'ho fatto conoscere a voi. 
R. Alleluia


VANGELO 
Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri 
+ Dal Vangelo secondo Giovanni 15,12-17
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l'ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri». 
Parola del Signore. 

PREGHIERA DELLA SERA 
Signore Gesù Cristo, dopo l'ultima Cena hai chiamato "amici" i tuoi discepoli più cari, perché tu avevi fatto conoscere loro tutto ciò che avevi sentito dal Padre e avevi loro comandato di amarsi gli uni gli altri come tu li avevi amati. Concedici di rafforzarci nella fede apostolica della Chiesa e di poter realizzare così il tuo comandamento dell'amore, ora e per sempre.





Una proposta per ..."vivere"... la Parola!
Puoi chiudere le porte del tuo cuore a Dio.
Ciò nonostante, simile a un ostinato raggio di sole, lui non smetterà di bussare ogni mattina ai vetri della tua finestra.
Perché non lasciarlo entrare?
Basta unicamente lo sforzo di aprire la finestra del tuo mondo interiore.
Una pillola di saggezza al giorno! La tua cura quotidiana per lo spirito





lunedì 13 maggio 2019

Vangelo di Lunedì; Maggio. L’anima mia ha sete di Dio, del vivente

Lunedì 13 Maggio 
Beata V. Maria di Fatima (mf); B. Maddalena Albrici
4.a di Pasqua 
Gv 10,1-10
L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente




PREGHIERA DEL MATTINO 

Signore, tu solo sei il Buon Pastore e il vero Re. 
La tua corona fu una corona di spine, il tuo scettro un simbolo di sacrificio. Concedici la grazia di usare il nostro potere al servizio del prossimo e di essere, come il Buon Pastore, la porta attraverso la quale altri entreranno nel Regno.

PRIMA LETTURA  
Dio ha concesso anche ai pagani che si convertano perché abbiano la vita.
Dagli Atti degli Apostoli 11,1-18
In quei giorni, gli apostoli e i fratelli che stavano in Giudea vennero a sapere che anche i pagani avevano accolto la parola di Dio. E, quando Pietro salì a Gerusalemme, i fedeli circoncisi lo rimproveravano dicendo: «Sei entrato in casa di uomini non circoncisi e hai mangiato insieme con loro!». Allora Pietro cominciò a raccontare loro, con ordine, dicendo: «Mi trovavo in preghiera nella città di Giaffa e in estasi ebbi una visione: un oggetto che scendeva dal cielo, simile a una grande tovaglia, calata per i quattro capi, e che giunse fino a me. Fissandola con attenzione, osservai e vidi in essa quadrupedi della terra, fiere, rettili e uccelli del cielo. Sentii anche una voce che mi diceva: "Coraggio, Pietro, uccidi e mangia!". Io dissi: "Non sia mai, Signore, perché nulla di profano o di impuro è mai entrato nella mia bocca". Nuovamente la voce dal cielo riprese: "Ciò che Dio ha purificato, tu non chiamarlo profano". Questo accadde per tre volte e poi tutto fu tirato su di nuovo nel cielo. Ed ecco, in quell'istante, tre uomini si presentarono alla casa dove eravamo, mandati da Cesarèa a cercarmi. Lo Spirito mi disse di andare con loro senza esitare. Vennero con me! anche questi sei fratelli ed entrammo in casa di quell'uomo. Egli ci raccontò come avesse visto l'angelo presentarsi in casa sua e dirgli: "Manda qualcuno a Giaffa e fa' venire Simone, detto Pietro; egli ti dirà cose per le quali sarai salvato tu con tutta la tua famiglia". Avevo appena cominciato a parlare quando lo Spirito Santo discese su di loro, come in principio era disceso su di noi. Mi ricordai allora di quella parola del Signore che diceva: "Giovanni battezzò con acqua, voi invece sarete battezzati in Spirito Santo". Se dunque Dio ha dato a loro lo stesso dono che ha dato a noi, per aver creduto nel Signore Gesù Cristo, chi ero io per porre impedimento a Dio?». All'udire questo si calmarono e cominciarono a glorificare Dio dicendo: «Dunque anche ai pagani Dio ha concesso che si convertano perché abbiano la vita!».
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE (Sal 41e Sal 42) 
R: L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente. 
Come la cerva anela ai corsi d'acqua, 
così l'anima mia anela a te, o Dio. 
L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente: 
quando verrò e vedrò il volto di Dio? R.
Manda la tua luce e la tua verità: 
siano esse a guidarmi, 
mi conducano alla tua santa montagna, 
alla tua dimora. R.
Verrò all'altare di Dio, 
a Dio, mia gioiosa esultanza. 
A te canterò sulla cetra, 
Dio, Dio mio. R.




CANTO AL VANGELO (Gv 10,14) 
Alleluia, alleluia. 
Io sono il buon pastore, dice il Signore, 
conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me. 

Alleluia. 


VANGELO 

Io sono la porta delle pecore. 
+ Dal Vangelo secondo Giovanni 10,1-10
In quel tempo, Gesù disse : «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei». Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro. Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza». 
Parola del Signore. 


OMELIA 
I tratti caratteristici di Gesù, buon Pastore, così come ci vengono descritti in questo brano evangelico ce lo fanno cogliere nella sua vera e profonda personalità e nella piena consapevolezza della sua missione salvifica. Il mondo d'altra parte è pieno di pastori, ossia di gente che sente la vocazione di guidare, di dominare altra gente, ma non tutti per questo sono pastori buoni. Il buon Pastore è uno solo e non è difficile riconoscerlo, perché: "Il buon Pastore offre la vita per le pecore". Egli dunque, il Signore Gesù, acquista il diritto di guidarci, perché ci ha mostrato con i fatti che non ha il gusto di comandarci, ma piuttosto la passione di salvarci. E ancora: "Io sono il Pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me; come il Padre conosce me e io conosco il Padre". Essere conosciuti da Cristo e conoscere Cristo in modo che la sua presenza domini la nostra giornata, il suo Vangelo illumini la nostra mente e infiammi il nostro cuore, questa è pregnanza di vita. "Conoscere" nel linguaggio biblico è condividere l'esistenza; certo la relazione nelle persone divine supera d'intensità la nostra, ma è vera anche la nostra, come nell'amore sponsale. "Ho anche altre pecore, che non sono in questo recinto. Anche di quelle devo diventare pastore". Questa salvezza però non è riservata solo a coloro che attualmente seguono il Signore con fede e dedizione, perché anche altri debbono ascoltare questa voce che chiama a salvezza e debbono diventare parte della comunità dei suoi discepoli. Questo compito di annuncio e di chiamata, Gesù lo ha affidato alla sua Chiesa come suo segno e strumento. (Padri Silvestrini) 


PREGHIERA DELLA SERA 

Signore, tu ci hai fatto dono della parola perché parlassimo con bontà, degli orecchi perché ascoltassimo attentamente, delle mani perché creassimo qualcosa anche noi. Aiutaci a far uso di questi doni per salvare i nostri fratelli, come il Buon Pastore le pecorelle smarrite, dal loro peccato e dalla loro tristezza.

 


SPUNTI DI RIFLESSIONE (Casa di preghiera San Biagio)

Questo è l'apice del discorso sul pastore buono che dà la sua vita, al contrario del mercenario a cui non interessa il bene delle pecore, anzi le rapina. Non ci soffermiamo mai abbastanza su questo aspetto che dice tutta la positività, la gioia sostanziale del vangelo che è appunto "lieta notizia" di vita e non di morte. A volte assolutizziamo il mezzo e perdiamo di vista il fine. Sì, anche la croce, il patire sono solo un mezzo. Gesù ha pagato questo riscatto non per ottenere che noi fossimo dei rinunciatari al banchetto della vita. Al contrario; perché ci liberassimo da tutto quello che è solo illusione, parodia della vita. Sembra, ma non è vero, che se ho tutte le sicurezze materiali del mondo, possiedo la vita. La vita, quella piena, m'inonda di gioia, ma sta da un'altra parte: è libertà da ogni pastoia di egoismo. Ecco perché quando Gesù mi esorta a prendere la croce e a seguirlo, sostanzialmente mi dice che, in questa nostra condizione umana, non ci liberiamo dall'egoismo senza accettare di soffrire. Ma oltre la sofferenza accettata per amore ecco la gioia, la vita piena.