sabato 8 giugno 2019

Giugno S. Efrem Pentecoste


Domenica 9 Giugno 2019
Giugno S. Efrem Pentecoste At 2,1-11; Sal 103; Rm 8,8-17; Gv 
Manda il tuo spirito, Signore, a rinnovare la terra.




RIMA LETTURA  
Tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare. 
Dagli Atti degli Apostoli 2,1-11
Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi. Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo. A quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: «Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamiti, abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadòcia, del Ponto e dell'Asia, della Frìgia e della Panfìlia, dell'Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirene, Romani qui residenti, Giudei e prosèliti, Cretesi e Arabi, e li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio». 
Parola di Dio. 


CANTO AL VANGELO 
R. Alleluia, alleluia. 
Vieni, Santo Spirito, 
riempi i cuori dei tuoi fedeli 
e accendi in essi il fuoco del tuo amore. 
R. Alleluia. 



VANGELO  
Lo Spirito di verità vi guiderà a tutta la verità. 
+ Dal Vangelo secondo Giovanni 14,15-16.23b-26
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio. Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà". 
Parola del Signore. 


SECONDA LETTURA 
Il frutto dello Spirito. 
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani 8,8-17
Fratelli, camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste. Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge. Del resto sono ben note le opere della carne: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere. Riguardo a queste cose vi preavviso, come già ho detto: chi le compie non erediterà il regno di Dio. Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c'è Legge. Quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. Perciò se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito. 
Parola di Dio. 


MEDITAZIONE 
Quando l'opera che il Padre aveva affidato da fare sulla terra al Figlio fu compiuta, lo Spirito Santo fu inviato, il giorno della Pentecoste, per santificare la Chiesa in modo durevole, affinché i credenti avessero accesso al Padre attraverso il Cristo in un solo Spirito. È attraverso lo spirito di vita, o la fonte d'acqua che scaturisce sino alla vita eterna, che il Padre vivifica gli uomini morti in seguito al peccato fino a quando, infine, restituisce la vita in Cristo ai loro corpi mortali. Lo Spirito abita nella Chiesa e nei cuori dei fedeli come in un tempio, e in loro prega e rende testimonianza della loro adozione filiale. Colui che introduce la Chiesa nella verità intera, e l'unifica nella comunione e nel ministero, la istruisce e la dirige attraverso diversi doni di ordine gerarchico e di ordine carismatico, e l'orna dei suoi frutti. Mediante la forza del Vangelo, egli ringiovanisce la Chiesa, la rinnova perpetuamente e la conduce infine all'unione perfetta con il suo Sposo. Poiché lo Spirito e la Sposa dicono al Signore Gesù: "Vieni!" (Ap 22,17). Così la Chiesa universale apparirà come un popolo unificato, nell'unità del Padre del Figlio e dello Spirito Santo.
PAOLO VI 


Portate a tutti la gioia del Signore risorto. Andate in pace. Alleluia, alleluia.
Rendiamo grazie a Dio, alleluia, alleluia. 



    



mercoledì 5 giugno 2019

Dagli Atti degli Apostoli 20,28-38 Vi affido a Dio, che ha la potenza di edificare e di concedere l'eredità.




Atti degli Apostoli 20,28-38
In quei giorni, Paolo diceva agli anziani della Chiesa di Èfeso: “Vegliate su voi stessi e su tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti come custodi per essere pastori della Chiesa di Dio, che si è acquistata con il sangue del proprio Figlio. Io so che dopo la mia partenza verranno fra voi lupi rapaci, che non risparmieranno il gregge; perfino in mezzo a voi sorgeranno alcuni a parlare di cose perverse, per attirare i discepoli dietro di sé. Per questo vigilate, ricordando che per tre anni, notte e giorno, io non ho cessato, tra le lacrime, di ammonire ciascuno di voi. E ora vi affido a Dio e alla parola della sua grazia, che ha la potenza di edificare e di concedere l'eredità fra tutti quelli che da lui sono santificati. Non ho desiderato né argento né oro né il vestito di nessuno. Voi sapete che alle necessità mie e di quelli che erano con me hanno provveduto queste mie mani. In tutte le maniere vi ho mostrato che i deboli si devono soccorrere lavorando così, ricordando le parole del Signore Gesù, che disse: "Si è più beati nel dare che nel ricevere!"“. Dopo aver detto questo, si inginocchiò con tutti loro e pregò. Tutti scoppiarono in pianto e, gettandosi al collo di Paolo, lo baciavano, addolorati soprattutto perché aveva detto che non avrebbero più rivisto il suo volto. E lo accompagnarono fino alla nave. 

Parola di Dio. 
Vangelo
Siano una cosa sola, come noi. 
+Dal Vangelo secondo Giovanni 17,11b-19
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo: “Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi. Quand'ero con loro, io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si compisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico questo mentre sono nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch'essi consacrati nella verità”. 

Parola del Signore. 
Omelia
Gesù, “alzati gli occhi al cielo” prega per i suoi, prega per il futuro della sua chiesa nascente. Gli apostoli, come inviati e messaggeri dello stesso Cristo e annunciatori del suo vangelo, debbono vivere con lui una intimità di comunione come quella che unisce il Figlio al Padre. Debbo essere, per tutti e per sempre, segno visibile di unità. Li ha mantenuti sotto la sua personale custodia durante la sua esperienza terrena, ora però dovranno affrontare il mondo, immergersi nella storia travagliata degli uomini, spesso contrassegnata da divisioni, persecuzioni e discordie. L'unità è la via privilegiata della pace, è la forza che per realizzare i migliori progetti umani, è il segno visibile e convincente della presenza di Dio nel mondo. La preghiera perenne di Cristo al Padre è la garanzia che rende possibile l'unità nell'amore, è la fonte della vera gioia, è “la pienezza della gioia”, quella che scaturisce dalla certezza della verità, che ci rende consapevoli del trionfo del bene partecipato a tutti. Per questo Gesù chiede al Padre: “Conservali nella verità”. La divisione più scandalosa deriva dalla mancanza di fedeltà alla Parola e alle verità rivelate, deriva dalla colpevole mancanza dello Spirito Santo, che illumina ed unisce nell'unica verità e nell'amore. Costatiamo ancora continuamente che, quando si vogliono vedere e definire le verità di Dio per noi, se non le guardiamo con la stessa luce divina, vengono inevitabilmente deformate e confuse e diventano causa di scismi e divisioni. È quanto è accaduto ripetutamente nella nostra santa Madre Chiesa. È vero che quella parola che ci è stata data, sin dall'inizio ha generato odio da parte del mondo, ma ciò non giustifica le nostre divisioni interne, quelle causate da coloro che s'identificano nello stesso Cristo ed hanno in custodia lo stesso vangelo. Il difficile compito da adempiere è fare la verità nella carità, come afferma San Paolo: “Questo affinché non siamo più come fanciulli sballottati dalle onde e portati qua e là da qualsiasi vento di dottrina, secondo l'inganno degli uomini, con quella loro astuzia che tende a trarre nell'errore. Al contrario, vivendo secondo la verità nella carità, cerchiamo di crescere in ogni cosa verso di lui, che è il capo, Cristo”. La proposta paolina è diventata da sempre l'impegno primario della sua chiesa, anche se soffre ancora divisioni antiche e nuove. Il Signore Gesù ci fa chiaramente intendere che la via dell'unità, non può essere percorsa con strumenti giuridici e confronti e scontri di potere, ma solo mediante l'affermazione del primato nell'amore. A Pietro, chiamato ad essere il primo papa, Gesù chiederà per tre volte se è animato da un amore più grande degli altri undici e solo dopo la triplice confessione gli affiderà definitivamente il compito di guidare la sua chiesa. (Padri Silvestrini) 

Preghiera della Sera 
Padre buono, accogli la nostra lode e gratitudine per l'amore che hai riversato su di noi in questo giorno. Tutto, gioie e dolori, sono stati un dono del tuo amore di Padre. Ti affido i tuoi figli nei quali ho riconosciuto la tua presenza, perché tu li custodisca nell'amore che in Gesù, tuo Figlio, ci hai dato. Come lui, abbiamo consacrato noi stessi per l'umanità. Ti rinnoviamo, Padre, alla fine della giornata, questa nostra consacrazione e tu mantieni sempre acceso nei nostri cuori quel fuoco dello Spirito che ci purifica e ci fonde in un unico 
Corpo.
Allora chiediamo al buon Dio di mandarci sempre dei sacerdoti santi, attenti e premurosi per la vita delle persone a loro affidate. Preghiamo insieme a San Paolo per una Chiesa sana, che sia colma non solo di insegnamenti teorici approssimativi, ma di vera sapienza e di carità attenta e premurosa. Dobbiamo infatti tutti considerare, guide e laici, che la nostra condotta ha il potere di contribuire ad allontanare o a redimere un nostro fratello. Cerchiamo anche di tenere sempre a mente le parole di Gesù: ...A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più” ( Lc 12, 48). Non basta infatti dire di amare Dio e poi fare quello che ci piace. O Signore, conserva e alimenta sempre la luce e l'amore che Tu hai acceso nei nostri cuori.
Pace & Bene.