venerdì 19 aprile 2019

20 Aprile 2019 Giorno liturgico di oggi Sabato Santo


Giorno liturgico di oggi Sabato Santo
di Redazione -19 Aprile 2019

Nel Sabato Santo predomina il silenzio, il raccoglimento, la meditazione, per Gesù che giace nel sepolcro; poi verrà la gioia della sera con la Veglia Pasquale e con la Resurrezione di Cristo, Figlio di Dio.




Sabato Santo          


Preghiere del mattino papaboys 

Nella Settimana Santa della Liturgia cristiana, che va dalla Domenica delle Palme alla Domenica di Pasqua, vi sono tre giorni che primeggiano per la loro solennità ed unicità, ed è il “Triduo Pasquale”. In questi si commemora la crocifissione, sepoltura e Resurrezione di Gesù Cristo ed incomincia con la Messa vespertina del Giovedì Santo, prosegue con i riti del Venerdì Santo. Al suo centro c’è la Veglia pasquale e si chiude ai Vespri della Domenica di Pasqua.

Se nel Giovedì Santo predomina la solennità dell’istituzione dell’Eucaristia, dell’istituzione del Sacerdozio e della Chiesa di Cristo. Nel Venerdì Santo predomina la mestizia, il dolore e la penitenza, nel ricordare la Passione e morte di Gesù, con la sua sepoltura. In questo caso nel Sabato Santo invece predomina il silenzio, il raccoglimento, la meditazione, per Gesù che giace nel sepolcro.

Poi verrà la gioia della Domenica di Pasqua con la sua Resurrezione, ma nel sabato incombe il silenzio del riposo della morte.

La nostra meditazione 


Andiamo col pensiero, alla disperazione e disorientamento degli Apostoli e degli amici di Gesù. Dopo averlo seguito nei suoi itinerari in Galilea, assistito ai suoi prodigi, ascoltato i suoi insegnamenti, così pieni di speranza e innovativi per quell’epoca. L’avevano visto poi morire così tragicamente, senza che qualcosa o qualcuno, tanto meno Lui stesso, abbia bloccato questo ingiusto e assurdo evento.

Tutto prenderà poi un’altra luce. Il peso che opprime il loro animo si trasformerà in gioia e sollievo, alla notizia della Sua Resurrezione, ma il Sabato, cioè il giorno dopo la morte, che per gli Ebrei era il giorno sacro e del più assoluto riposo. Resterà cupo e pieno di sgomento per loro, che ignoravano ciò che sarebbe avvenuto dopo.

Ma nella liturgia, non sempre è stato così, a partire dal IV secolo in alcuni luoghi, in questo giorno i candidati al Battesimo (Catecumeni), facevano la loro pubblica professione di fede, prima di venire ammessi nella Chiesa, rito che avveniva poi nella Veglia di Pasqua.
Verso il XVI secolo, si cominciò con un’anticipazione della Vigilia alla mattina del Sabato Santo, forse perché non era consigliabile stare di notte fuori casa, ad ogni modo questa anticipazione al mattino del Sabato, è durata fino agli ultimi anni Cinquanta del XX secolo.

Ricordo personalmente che la “Gloria” si “scioglieva” verso le 10-11 del mattino del sabato, con il suono delle campane, appunto “sciolte” dai legami messi la sera del Giovedì Santo.
Poi con la riforma liturgica Conciliare, tutto è ritornato come alle origini e il Sabato ha ripreso il significato del giorno della meditazione e penitenza. L’oscurità nelle chiese è totale, non vi sono celebrazioni liturgiche, né Sante Messe. L’unico giorno dell’anno che non si può ricevere la Santa Comunione, tranne nel caso di Viatico per gli ammalati gravi.


Tutto è silenzio nell’attesa dell’evento della Resurrezione

Quanto tempo restò sepolto nel sepolcro Gesù? Furono tre giorni non interi, dalla sera del Venerdì fino all’alba del giorno dopo la festa del Sabato ebraico, che è la Domenica di Pasqua, ma che per gli Ebrei era il primo giorno della settimana. In tutto durò circa 40 ore.

Bisogna dire che con la liturgia odierna, la “Veglia Pasquale” è prevista in buona parte delle nostre chiese e cattedrali, con inizio verso le 22,30-23 del sabato. La “Veglia”, madre di tutte le Veglie celebrate dalla Liturgia cristiana, pur iniziando nell’ultima ora del sabato, di fatto appartiene alla Liturgia solenne della Pasqua.

Durante la “Veglia” viene benedetto il fuoco, il ‘cero pasquale’, l’acqua battesimale. Cercando di far coincidere il canto del ‘Gloria’, con il suono delle campane a festa, verso mezzanotte. In altre zone la “Veglia” inizia verso mezzanotte e quindi la liturgia eucaristica prosegue nelle prime ore notturne.


Autore: Antonio Borrelli



ANNUNCIAMO 

«Di buon mattino,il sepolcro vuoto annuncia il trionfo della vita sulla morte. È Pasqua e la Resurrezione possa concederti la grazia di giorni lieti e sereni.» 

La Santa Pasqua…»

La festa di chi crede nella bellezza dei piccoli gesti, di chi comprende che la vita sa stupire oltre ogni aspettativa.
Che la gioia pervada i nostri cuori, ci illumini della grandezza dell’esempio dell’Altissimo e ci regali felicità inattese…»






mercoledì 17 aprile 2019

TRIDUO A GESU BAMBINO


TRIDUO A GESU BAMBINO
Gesù mio Amore
Per ottenere una grazia speciale

 



O Gesù Bambino, eccomi ad aprirti il mio cuore. Ho bisogno del tuo aiuto! Tu sei il mio tutto, mentre io sono nulla. Tu sei somma potenza, io somma indigenza; tu santità, io peccato; tu bontà infinita, io invece... Ma non disdegnare di guardare la mia nullità; muoviti a pietà di me. Non mi respingere anche se sono una creatura miserabile. Detesto le mie colpe e chiedo umilmente perdono. Sul tuo viso di fanciullo splende il più amabile sorriso e mi dice che tutto è perdonato. E poiché m'infondi confidenza, lascia che ti esponga ciò che mi ha portato ai tuoi piedi... Ti ho detto tutto, o Gesù; da te aspetto ora una parola: "Ti sia fatto come desideri". Dì questa parola onnipotente: io la sospiro e non partirò di qui se non me la farai sentire. Da te solo aspetto la grazia: la mia fede non sarà delusa. Tre Gloria. Santo Gesù Bambino, benedicimi.

 



Ti sei raffigurato, o mio Gesù, in questa immagine di Bambino per attirarci maggiormente al tuo Cuore, per farci meglio sentire il tuo amore ed infonderci confidenza; tu solo sei il nostro appog-gio. Ho sbagliato a rivolgermi in passato alle crea-ture! Troppe volte ho sperimentato l'inefficacia degli appoggi umani; la terra dà facilmente delusio-ni e amarezze. Ma ora non chiedo più nulla alle creature; tutto aspetto da te. Chi di te più potente, chi più compassionevole?... Con la tua promessa "Io vi favorirò" ci dici, o Bambino, che vuoi essere munifico con noi e in maggior misura quanto più ti ameremo. Io promet-to di amarti ogni giorno di più; voglio servirti in avvenire con fedeltà. Dà dunque una risposta benigna alla mia richiesta. Te la presenta la tua Madre Santissima. Per la sua intercessione, per i meriti della tua divi-na infanzia concedimi ciò che ti chiedo. Tre Gloria. Santo Gesù Bambino, ascoltami.


PREGHIERA A GESU' BAMBINO


Asciuga, Bambino Gesù, le lacrime dei fanciulli!
Accarezza il malato e l’anziano!
Spingi gli uomini
a deporre le armi
e a stringersi in un universale abbraccio di pace!
Invita i popoli,
misericordioso Gesù,
ad abbattere i muri
creati dalla miseria
e dalla disoccupazione,
dall’ignoranza
e dall’indifferenza,
dalla discriminazione e dall’intolleranza.
Sei tu,
Divino Bambino di Betlemme,
che ci salvi,

liberandoci dal peccato.
Sei tu il vero e unico Salvatore,
che l’umanità spesso cerca a tentoni.
Dio della pace,
dono di pace

per l’intera umanità, vieni a vivere
nel cuore di ogni uomo e di ogni famiglia.
Sii tu la nostra pace
e la nostra gioia!


Giovanni Paolo II





Hai detto, o Gesù: "Qualunque cosa domanderete nella preghiera, abbiate fede di conse-guirla e l'otterrete". è la condizione per godere dei tuoi benefici: credere nella tua potenza e nella tua bontà. Io ho questa fede, o celeste Bambino. Per questo mi rivol-go a te nelle angustie che mi aflliggono e non dubi-to di ottenere la grazia implorata, qualora non sia di ostacolo al mio vero bene e contraria al tuo beneplacito. Sono ancora tue, o Gesù le parole: "Doman-date e riceverete; bussate e vi sarà aperto". Fiducio-so nella tua promessa, non mi stanco di bussare alla porta del tuo amore. Non tardare, o Gesù Bambino, ad aprirmi i tesori del tuo cuore per far gustare anche a me quell'effusione di bontà e di potenza che consolò tanti altri. Accordami presto la grazia che domando e canterò i trionfi della tua misericordia. Così sia. Tre Gloria Patri.Santo Gesù Bambino, esaudiscimi.